Non anniversario

Ieri io e Tino abbiamo compiuto 8 anni. Mi fa una certa impressione. Io che prima, anche solo 8 mesi mi sembravano una storia lunghissima!

Abbiamo cooptato mia mamma fin dal mattino e lui ed io siamo partiti in scooter. Come ai vecchi tempi

gitarella

Quanto era passato dall’ultima volta. Un viaggio in due. Sulla sella. A parlare di tutto, senza fretta, senza mete precise. Siamo arrivati a Dozza.

Paesino che conosciamo bene perché quando capita andiamo a farci un giro per le stradine medievali e a rimirare gli affreschi sui palazzi. Che a Dozza c’è questa manifestazione, ogni anno a settembre, per cui artisti da tutta Italia arrivano in paese e dipingono i muri delle case. I migliori rimangono come intonaco del paesaggio. Ci siamo comprati la crescenta appena sfornata e seduti su una panchina, davanti alla Rocca, a darci baci come ragazzini, a prendere il primo sole caldo della primavera e a rilassarci come da tempo non facevamo. Perché abbiamo potuto mettere in off i pensieri di allerta, quelli che sono sempre svegli quando intorno hai una creatura che nel giro di un secondo potrebbe finire nei guai e una ne pensa, cento ne fa.

Bellissimo tornare via Stradelli Guelfi

In mezzo ai frutteti in fiore e a strade deserte. Peccato per i numerosi macchinini del traffico, quelli che fotografano chi va forte e incutono sempre terrore anche a chi viaggia nei limiti.

Una giornata molto bella se non fosse per il fatto che

ieri

è nuovamente sbocciata l’orticaria e il lichen alla sottoscritta.

Come un anno fa.

La gita in vespa non ha aiutato: l’aria, probabilmente, ha irritato la mia pelle ultrasensibile e così sono arrivata a casa che fumavo dal dolore articolare e dal prurito. Quando in serata ho cominciato ad avere meno male all’orticaria, hanno cominciato a prudermi le mani e le prime “papule” di lichen si sono aperte, come piccoli vulcani in eruzione primaverile.

Mi sono chiusa in bagno e ho pianto un sacco

Poi

ho pensato

che bon

andrà come andrà

non potrà essere peggio dell’anno passato che non ne sapevo nulla

è la mia vita

la devo vivere così

e quest’anno, lo giuro, questa malattia non mi invaliderà le giornate, costi quel che costi!

E poi ho avuto i miei 4 mesi di latenza in cui sono stata bene. Potevano non esserci nemmeno quelli.

E poi ieri era un giorno di festa.

Perché

a me

Tino

mi ha reso la vita ancora più bella

e

sono grata a tutti i grovigli del destino

che

ci portarono a 8 anni fa e ora

a essere una famiglia che si ama.

7 commenti
  1. angela e giorgia dice:

    brava panz!
    è così che bisogna reagire!
    hai tutta la mia ammirazione e il mio affetto!
    angela e giorgia!

  2. Ondaluna dice:

    Commovente, vero, unico, incredibile, amorevole, coraggioso, sofferto, forte, speranzoso, allegro, ma triste, emozionante, pieno di luce.
    E’ così tutto quello che hai scritto.
    Sei adorabile.

  3. nonnamoderna dice:

    ce la farai, come sempre. con la tua forza ed il tuo buon(u/a)more. ed io ci sono quando vuoi

I commenti sono chiusi.