Epidurale garantita e gratuita per tutte le donne: petizione

Oggi voglio parlare di un argomento che mi sta molto a cuore: il diritto alla scelta delle donne circa l’anestesia epidurale. Quando ero incinta di Frollina e ho cominciato a chiedermi se fare o meno l’epidurale sapete cosa mi ha convinto a non farla?

Il fatto che a Bologna, nella dotta e ricca Bologna, l’epidurale fosse appannaggio di chi poteva pagarla o di chi – come in una specie di quiz televisivo – componeva per prima un numero di telefono in una determinata settimana di gestazione. Cioè, la roba era questa: tu ti trovavi nella settimana x, dovevi chiamare il numero y nell’orario z e se arrivavi tra le prime dieci, allora potevi avvalerti dell’epidurale gratuita. Se no potevi pagarla, circa 800 euri.

Io non solo non avevo 800 euri ma mi sembrava così assurdo doverla “vincere” che ho desistito. Poi è arrivato il momento di mettere al mondo la frollina e mi si sono rotte le acque ma non mi dilatavo per niente. Passavano le ore, avevo le contrazioni forti ma non mi dilatavo. Mi hanno farcita di ossitocina.

Ho avuto un travaglio di moltissime ore (sono entrata in ospedale alle 21 del 16 dicembre e ho partorito alle 3 del mattino del 18!) e ho sofferto assai, tanto che arrivata al momento finale, l’ostetrica mi ha guardato e chiesto se avevo diritto all’epidurale e quando ho detto di no mi ha guardata con una faccia un po’ pietosa che ho capito che le cose si facevano pesanti e in effetti ho sofferto un bel po’.

Tanto che per il dolore mi si è bloccata la vescica e ho passato la prima notte post partum con dolori lancinanti perché non riuscivo a fare la pipì, che il dolore aveva anestetizzato e bloccato tutto.

Insomma, io gli 800 euro non li avrei avuti e se dovessi fare un secondo figlio non li avrei ancora. Anche perché certe cose dovrebbero essere garantite per tutte e non solo a quelle poche che se lo possono permettere. Non è giusto.

Poi io non sono nemmeno cattolica e sta storia che partorire nel dolore nobilità (l’ha scritta di certo un uomo!) non la condivido molto.

Nel resto d’Europa le cose vanno diversamente e l’epidurale è stata metabolizzata e non è messa nemmeno in discussione: chi la chiede la ottiene.

Leggo per esempio su TantaSalute che in Italia solo un miserrimo 10% delle donne partorisce con l’anestesia, contro il 70% delle mamme inglesi e il 60% di quelle spagnole (pure a cultura cattolica!).

Allora bisogna che uomini e donne ci muoviamo perché diventi un diritto di scelta per tutte le mamme e perché le informazioni circolino (e non quelle veicolate dalla paura).

Per esempio, l’epidurale non fa così male come alcuni vogliono farci credere. Leggete questo articolo della Stampa che lo testimonia.

C’è chi si sta muovendo con una petizione perché l’epidurale venga resa un diritto per tutte.

Io l’ho firmata e voi???

http://www.firmiamo.it/analgesiaepiduralegratuitaegarantita

C’è anche un blog

http://epidurale.blogspot.com/

E un gruppo su Facebook

http://it-it.facebook.com/group.php?gid=39364373609

17 commenti
  1. Stefania dice:

    Ciao, io l’epidurale non la volevo fare perchè pensavo che sarei riuscita a sopportare il dolore…vabbè! La mia ginecologa mi ha comunque consigliato di fare il colloquio preventivo per poter accedere al servizio qualora ce ne fosse stata necessità, non solo per mio volere ma anche per eventuali complicanze da parto e si fosse resa necessaria una qualsiasi anestesia.
    Quando è iniziato il travaglio ero talmente in preda al dolore che non ho osato contraddire il dottore quando esaminando la mia cartellina ha visto il documento relativo alla richiesta di analgesia e ha dato ordine di procedere, ovviamente mi son ben guardata dal dirgli che non la volevo!
    Io non so se l’epidurale dovrebbe togliere tutti i dolori perchè io ho comunque sofferto lo stesso tanto ma tanto anche se grazie al cielo il tutto è durato solo 3 ore, non voglio neanche immaginare cosa avrei provato senza.
    Ovviamente l’epidurale non l’ho pagata ma allora mi viene il dubbio che, o si sono dimenticati di farmi il conto oppure che le donne che decidono di partorire alla Clinica Mangiagalli di Milano sono più fortunate, ma ti pare?
    Se solo gli uomini che legiferano potessero provare i dolori del parto sono convinta che l’epidurale la garantirebbero anche per farsi togliere le verrucche!
    Un abbraccio
    Stefania mamma di Vittoria

  2. Chiara dice:

    Io l’ho avuta e ne sono felice. Nell’ospedale dove ho partorito si pagava la visita anestesiologica (70 euro, mi pare), ma poi l’epidurale era gartis.

  3. Trasparelena dice:

    @Stefania, in Lombardia l’epidurale è gratis, solo che devi andare in un ospedale dove ci sia l’anestesista H24. Io ho partorito alla Melloni e l’ho avuta gratis, al S.Paolo ad es se non eri nell’orario previsto non te la facevano (se però pagavi gli 800 euri che dice Panz allora te la garantivano sempre).
    Anche io ho sofferto parecchio, devo dire, e comunque l’epidurale serve, serve assolutamente, non ti annulla completamente il dolore ma comunque aiuta, e poi, come ha scritto Panz, da quello stesso catetere mi hanno iniettato poi l’anestesia x il cesareo.
    Domanda: ma lo scorso anno l’allora ministra della Sanità (scusa che non ricordo il nome) non l’aveva già resa gratuita x tutte?

  4. angela e giorgia dice:

    ti ho mandato un link con un esempio di parto molto alternativo…ma è possibile,il che mi fa pensare che potremmo farcela tutte a partorire così,se solo ci insegnassero come si fa.

  5. ba dice:

    ah, io gli 800 eurelli li avevo da aprte sotto il materasso, ovviamnete il quiz a premi non l’avevo vinto alla settimana x. Che presa per i fondelli. Che oltretutto se pagavi te la garantivano 24 ore la giorno, se l’avevi vinta ne avevi diritto solo in certi orari.
    Io poi ho vinto il cesareo quindi si son anche fregati da soli, sarò ben costata più di 800 euro? 😛

  6. Igraine dice:

    esatto, in lombardia è gratis. io non l’ho fatta perché all’ospedale han detto che era troppo tardi quando l’ho chiesta. ho sofferto parecchio, ma ora ho rimosso. certo, provo ancora invidia verso chi l’ha fatta.

  7. Laura dice:

    io per il secondo figlio avevo fatto il colloquio pre-anestesia, poi durante il travaglio, dato che era il secondo parto mi hanno praticamente convinto che non ce ne era bisogno. Anch’io non mi dilatavo ma per fortuna con l’ossitocina e due spinte ho partorito. Tutto sommato è andata bene così, comunque firmo, grazie panz.

  8. gekina73 dice:

    Grazie Panz! Che bello vedere che la petizione viene promossa anche in altri blog. E nel tuo pergiunta!
    Anch’io sono stata imbevuta di ossitocina come una spugna. Ma solo per farmi spicciare. Era appena un ora che travagliavo… e dopo 1 ora e 20 minuti è nato il mio frolino. Occhio che io avevo fatto tutta la trafila per l’epidurale. Ma da me dopo le 20:00 te la scordi. In linea di massima l’ostetrica poteva chiamare l’anestesista per vedere se poteva seguirmi. Ma le ostetriche sono ideologicamente contro l’epidurale (non tutte, molte diciamo)!
    L’epidurale non c’è nei LEA (livelli essenziali di assistenza) perchè Prodi era al capolinea e nessuno voleva tirare fuori i fondi.
    La legge c’è e l’epidurale dovrebbe essere garantita tant’è vero che le regioni entro il 2009 si devono dotare di una legge che regolamenti l’analgesia in travaglio di parto.
    Veneto e Lombardia sono le prime che dal 2007 hanno legiferato in materia.
    Ma i fondi non ci sono. Nessuno li vuole trovare. E sapete perchè?
    Perchè l’epidurale non fa ricco nessuno (solo le donne che ci guadagnano in libertà di scelta e serenità).
    Gli anestesisti dovrebbero lavorare di notte (le donne partoriscono soprattutto quando arrivano le tenebreeee…) e studiare (è prevista la nuova figura dell’anestesista ostetrico).
    Le ostetriche non potrebbero più vendere a caro prezzo i parti alternativi, magari a casa, per sfuggire alle macellerie in ospedale. E anche loro dovrebbero studiare.
    Insomma la cosa è chiara: donne facciamoci sentire altrimenti qua non succede nulla.
    FIRMIAMO NUMEROSISSIMISSIME!

  9. Elisa dice:

    Anch’io pensavo di potercela fare senza ma ho fatto il colloquio dall’anestesista in via preventiva e per fortuna che l’ho fatto , infatti il mio parto è stato ben diverso da quello “ideale” , sono stata indotta con il gel alla settimana 42 +3 , quindi ero molto provata psicologicamente perche da più di un mese ero monitorata costantemente per una sospetta preeclampsia , tra le altre cose il giorno del termine una mia conoscente a termine con me ha perso il bambino , immaginate con quale spirito ho vissuto quegli ultimi dieci giorni, ma tornando all’induzione non la augurerei nemmeno al mio peggior nemico , il gel come tante piccole coltellate dopo qualche ora mi visitano e senza avvisarmi mi rompono le acque , urlo,il ginecologo di turno mi chiede se voglio l’epidurale e mi sollecita a farla visto che “urlo per così poco” (chiamimolo terrorismo psicologico) , da allora fino alla fase espulsiva è stata una passeggiata , altrimenti non credo che ce l’avrei fatta da sola … quindi corro a firmare

  10. Alessandra dice:

    Mi ripetero’ visto che ne ho gia’ parlato nel blog di mammaimperfetta, ma io l’epidurale NON LA CONSIGLIO A NESSUNO. Se la sbagliano hai dei dolori che quelli del parto sembrano una passeggiata sulla spiaggia. I dolori tremendi del parto li accantoni dentro di te, i dolori dell’epidurali sbagliata si insinuano dentro di te per uscire ogni qualvolta ci pensi. Per dettagli…sono qui a vostra disposizione.

    PS: preciso pero’ che sono per la liberta’ di scelta e che so che a molte donne funziona senza danni, ma alle mie piu’ care amiche NON la consiglio mai.

  11. la coniglia dice:

    pare che pure qui in sardegna sia aggratis…ci spero fermamente anche se il messaggio di Alessandra mi ha messo addosso un pò di inquietudine!!!

  12. Mammamsterdam dice:

    Allora, io se non mi faccio del male non sono contenta, però mi ero detta la prima volta, non ho mai partorito, che ne so se poi davvero ce l’avrei fatta senza (perché concordo, è una cosa bellissima, un diritto sacrosanto e va data gratis e ho firmato, e quando serve serve, però le sue tante e belle controindicazioni le ha, non crediamoci).

    Pare che abbia avuto un travaglio da dimenticare, io infatti l’ho dimenticato e mio marito è lì a confermare che ho fatto bene ma che lui come testimone oculare se la ricorda diversamente. Per dire che mia madre appena lo ha visto ha battezzato il cucciolo in articulo mortis (o come si chiama), con tutto che cià il padre ateo e antibattezzo.

    La mia amica che ha firmato al terzo mese che lei voleva l’epidurale a tutti i costi e per principio, ha passato guai per due settimane, ri-ricoverata d’urgenza appena uscita, ha perso il latte, la figlia è strapiena di allergie alimentari che non si può dire derivino dall’epidurale e dal latte artificiale, però lei ci crede e che gli voi dì?

    La seconda volta volta mia idem, è stata una cosa breve e in discesa, tranne un 10 minuti in cui mi sono davvero detta, se dura un secondo di più mi butto dalla finestra.

    Quindi concordo, i dolori del parto, se li sopravvivi, te li scordi, quelli dell’epidurale fatta male no e la mia amica ci ha messo 5 anni a decidersi a fare il secondo.

    Per cui, non è detto che l’epidurale sia sempre una mano santa, però il fatto che vada a lotteria e pagamento è una cosa che grida vendetta a dio e se non cominciamo a protestare noi, non credo che il ministro delle pari opportunità ci metta mano spontaneamente.

  13. Panzallaria dice:

    le storie che raccontano alessandra e mammaamsterdam sono da tenere in considerazione – nulla è salvifico – però concordo in pieno con mammamasterdam: è una questione di principio.

    io credo che ogni donna debba avere il diritto di scegliere liberamente. grazie a informazioni complete. grazie a un sistema sanitario che la tuteli.

    o decidiamo che in italia l’epidurale è solo a pagamento (auguriamoci ovviamente di no! in fondo per la maggior parte delle donne non è problematica) oppure la rendiamo gratuita e garantita, poi starà ad ognuno di noi, io credo, scegliere.

    il punto è sempre cercare di non esportare un modello univoco e assolutizzarlo. non so se avete dato un’occhiata al blog sull’epidurale: in un vecchio post è nata una polemica assurda, condita da minacce di donne verso altre donne, tutto perché sembra sempre che due modelli opposti (naturale e medicalizzato) si scontrino, quando invece si cerca solo di rpendere il meglio dall’uno e dall’altro, si dovrebbe farlo senza troppi preconcetti no?

    comunque quando si ha la libertà di scelta, poi si può decidere liberamente: questo non dovrebbe essere un lusso nel nostro paese.

  14. gekina73 dice:

    Quoto panz. L’epidurale non è una pozione magica.
    però ci tengo a sottolineare che è molto sicura e che spesso si tende a fare del terrorismo su epidurale e cesareo.

    Tenete èpresente che l’epidurale è una ptecnica antalgica in uso da più di 60 anni!

    Un esempio:
    Gianni e maria escono di casa per andare a lavoro. Gianni in macchina Maria a piedi.
    Gianni avrà più possibilità di Maria (circa 70 volte in più di probabilità) di non ritornare mai più a casa.
    Non mi risulta che lo Stao, le Regioni o volenterosi cittadini si mettano davanti a ogni macchina aspettando il guidatore e terrorizzandolo con le statistiche.
    ;>

  15. Laura dice:

    Corro a firmare.
    Io ho partorito con la santa e benedetta epidurale gratuitamente, ma a Londra (dove risiedevo quando è nata la mia bambina)!
    Mi sto informando su come vadano le cose qui in Italia, in previsione di un altro bambino, e sono un po’ scoraggiata. Quasi quasi torno all’estero..

  16. Riruwen dice:

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