Anche gli zombie si amano
La frollina ha avuto una di quelle nottate agitate che mettono a dura prova nervi e fisico dei suoi genitori. Verso le 3 del mattino ha cominciato ad alzarsi a ripetizione e – come ho scritto anche ieri – voleva solo me. La prendevo in braccio. Le davo un po’ di “cucco” (succo di frutta in frollinese) e la coccolavo fin quando non sembrava addormentata. Tentavo di rimetterla nel suo lettino come se fosse una bottiglia di vetro di Murano, con la paura di spaccarla in mille pezzi e non appena avevo sistemato la bomba addormentata, coperta con il suo piumino e avvolta nell’amore dei suoi amici di nanna, me ne tornavo a letto.
Non facevo in tempo a gustare il tepore del mio di piumino che lei partiva come una sirena. “Mamma!??!!!, Mamma??!!!” sempre più supplichevole.
Tutta la solfa si è riproposta uguale a se stessa fino alle 7.00. Ho tentato di portarla nel lettone ma non ne ha voluto sapere. Mi guardava in lacrime urlando “letto piccolo! letto piccolo!!!!!!!!!” che in frollinese significa:
“Portami nel mio letto ma non prima esserti spaccata la schiena cullandomi fin quando Morfeo non mi avrà riacchiappata! e non osare sederti, truffaldina di una mamma!, io voglio che mi coccoli rigorosamente in piedi, come in quelle torture cinesi che mi fanno tanto ridere. Uah. Uah, Uah”.
Alle 7.00 ha accettato di buon grado di dormire spalmata addosso alla sottoscritta. Tino si è trasferito bofonchiando sul divano e ci siamo goduti una grassissima ora di sonno.
Nel corso di questa epopea, il non marito ed io, come al solito, abbiamo cercato di aiutarci a vicenda e di ottimizzare le risorse, anche se la piccola bastarda da quando si è intestardita che le coccole presonno spettano alla sottoscritta ha rovinato i nostri pianificatissimi cambi da esercito, collaudati già nei due anni precedenti.
Questo ovviamente, quando si è stanchi e infreddoliti dalle notti dicembrine, porta con se’ un piccolo carico di nervosismo e si finisce puntualmente per trasformarsi in Sandra e Raimondo.
Tra tutti i pensieri fatti da Panzallaria mentre si dondolava con la sua bimba nella notte, uno in particolare campeggiava.
Ieri sera, due anni fa, io sono entrata in ospedale per metterla al mondo quella piccola teppista.
Ieri sera, due anni fa, con una scena degna di un film splatter ma anche comico mi si sono rotte le acque al cospetto del marito della mia compagna di stanza che – vuole il caso! – era anche una mia amica di infanzia che non vedevo da quando andavamo alle elementari.
Se non fossi stata presa dai crampi pretravaglio e dall’agitazione dell’evento, mi sarei vergognata molto quando il succitato mi ha seguita, mentre andavo a chiamare le infermiere, per dirmi che c’era qualcosa che penzolava dalla mia gamba e mi sono accorta che si riferiva al tappo mucoso, orribilmente appiccicato a uno dei miei polpacci. (Mi sono sentita tanto dentro a Tutti pazzi per Mary!).
Poi, due anni fa, nel corso di quella notte, iniziò il mio lunghissimo travaglio che ebbe termine alle 3.01 del 18/12 quando i capelli con la frollina intorno uscirono dalla sottoscritta.
Dunque stanotte, mentre lei piagnucolava e non voleva dormire e mi chiedeva il cucco, pensavo che probabilmente stava tentando, nel suo modo di fanciullina, di festeggiare degnamente insieme a me quei “fantastici” momenti che col cavolo che una dimentica il dolore, io me lo ricordo tutto e non è esattamente uno dei pensieri più piacevoli che possa fare 😉
Stamattina non vedevo l’ora di consegnarla al nido. Ero proprio stufa, lo ammetto. Tino aveva un color cartapesta da paura. Prima di rivolgerci la parola è passato un po’ di tempo e quando finalmente l’ho guardato con le mie occhiaie da morticina e il labbro in avanti per chiedergli un bacio che ancora non ci eravamo scambiati, lui con una voce baritonale da sonno privato mi ha risposto:
E’ vero, in fondo anche gli zombie si amano!
Abbiamo riso molto. Un po’ come ho fatto ieri, da sola, quando mi sono infilata al bar per comprare il succo di frutta per la frollina, che c’abbiamo il rito che la vado a prendere dal nido e mentre le infilo le scarpe lei beve un bibe di succo e ieri ero fuori casa. Trafelata e di corsa sono entrata nel mio bar e ho chiesto se mi davano un cucco alla pera. Giuro, l’ho chiamato cucco.
Perché a essere sinceri, sono i bambini che ci cambiano, più di quanto noi cambiamo loro.
Domani, compleanno della frollina, ci sarà la festa di natale all’asilo. Io preparerò una torta natalizia/augurale e ci hanno permesso di cantarle tanti auguri con la candelina. Pare che i bambini con le educatrici stiano preparando una sorpresa per i genitori (la dobbiamo portare alle 16.30 e poi ripresentarci alle 17!) e dalla quantità di canzoni che sento circolare per casa ad ogni ora, qualche idea mi è venuta. Lei è emozionata. Credo abbia capito che sta per compiere “due” perché mi chiede ogni giorno di soffiare sulle candele. Potrebbe avere 40 anni e festeggiarli degnamente, visto tutto l’allenamento fatto!
Domenica faremo la festa dei bimbi. Prevedo un gigante casino di marmocchi che cercheranno di gambizzare i nostri gatti. Dopo quell’occasione credo che la santificazione della sottoscritta e di tino sarà compiuta.
Invece questa notte i capricci li ho fatti io ed è toccato alla weazel consolarmi…santuomo!
Un bacio alla cucciola, che 2 anni sono un traguardo!
Auguri frol…e auguri a te Panza!
Che sintonia! Io credevo che stanotte mia figlia avesse battuto il record olimpico di “Devasta la mamma”, sport a quanto pare molto praticato. Stamattina ha continuato implacabile finché non l’ho scodellata al nido. Richiudendomi alle spalle la porta a vetri un degenere sorriso mi illuminava tutta. Per qualche ora tocca a loro!!!
sottoscrivo sul dolore del parto
e sopratutto sul sentirsi artificieri che disinnescano bombe quando si cerca di rimetterli a letto senza svegliarli…
i pensieri più cattivi del mondo ti vengono quando non dormi ed è dicembre e fa un freddo boione e ne hai piene le maracas….
io il parto l’ho elaborato al secondo compleanno del mostro, e ci son stata pure un po’ malino, emotivamente.
‘sta fase di vogliosololamamma noi l’abbiamo attribuita ai molarimaledetti, ma forse è proprio una necessità data dal dolore del diventare persona e staccarsi dalla sicurezza che dà la mamma. Ora va meglio ma ci son momenti che deve DEVE avere un contatto fisico con me, e mi accarezza la guancia (o la gamba o il piede o dove arriva in quel momento) pure mentre è impegnata a giocare. E io mi struggo e me la sbaciucchio finchè mi lascia 🙂
Stamattina mi ha detto che vorrebbe da gesùbambino x regalo un pigiamino come il suo per me. Ho pianto 😛
Augurissimi alla piccola grande frollina!!!Anche Mattia è nato il 18, di maggio 2008 però. Noi domani festeggiamo 7 mesi…e leggendo questo post mi sono sentita un po’ meno zombie ma anche un po’ più inquieta: significa che non dormirò ancora così a lungo??????????????
Un bacione
ps: il marsupio l’abbiamo usato molto ma da qualche mese è stato abbandonato causa notevole peso del mio bimbo (quel toro pesa quasi nove chili!!)
Dev’esserci qualcosa nell’aria in questi giorni perchè la Cippola son tre giorni che è insopportabile e scoppia tipo bomba ogni volta che l’appoggio nel lettino … speriamo che passi e tanti auguri a tutti per i festeggiamenti … Ely
ciao Frollina, qui dall’altra parte del mondo siamo gia’ a giovedi’ quindi io voglio essere la prima a mandarti un abbraccio e tanti tanti auguri. E soffia forte, mi raccomando :-).
Ciao, auguri per domani, noi ieri abbiamo compiuto 4 anni…e abbiamo festeggiato degnamente la nottata in bianco…ma per colpa del fratello di 11 mesi.
Auguri ancora.
Credo che dopo tutte queste feste ti ci voglia almeno una settimana di riposo assoluto per riprenderti!!!
Faccio già gli auguri alla meravigliosa peste per paura di dimenticarmene domani!
Un bacio grande piccolina, grazie alla tua mamma ti amiamo un pò anche noi!