Mia figlia mi odia, mia suocera pure ma questo già lo sapevo
La Frollina è un tipino molto particolare. Credo che stia accusando un po’ il nido e gli spostamenti (due pomeriggi alla settimana dai nonni) e che nel suo modo me lo voglia comunicare. Mentre un altro bambino piangerebbe come un pazzo, cercando il caldo abbraccio della mamma, lei mi tratta malissimo. Quando la accompagno al nido, al momento del saluto mi ignora. Quando vado a riprenderla è un incubo: comincia a spingermi per allontanarmi, si nasconde dietro le gambe delle dade e urla che non vuole venire a casa con me. A volte mi sento perfino in imbarazzo! Il mio cuoricino è sempre sul punto di spezzarsi ma poi penso e mi ripeto a oltranza che è il suo modo per elaborare il distacco, che è il suo modo per dirmi che mi vorrebbe sempre con se’. Le ripeto che le voglio bene, che devo solo lavorare e poi torno e che comprendo la sua rabbia ma deve tentare di stare serena anche se per il momento tutto questo sembra non avere alcuno effetto.
Non appena siamo in strada, uscite dalla “casa dei bimbi” comincia a urlare e sbraitare ed è difficilissimo portarla a casa o metterla in macchina se la sto accompagnando dai nonni.
I pomeriggi che passa con i miei suoceri, quando la vado a riprendere si ripete, identica, la stessa solfa. Si abbranca a mia suocera – con grande gioia della stessa – e si nasconde da me. Devo mettermi paziente e buona a giocare con lei a casa loro, cercare di riacquistare la sua fiducia e poi, forse, possiamo tornarcene a casa.
Ovviamente mia suocera gongola come una matta. Oggi ha avuto il coraggio di dire che è perché le piace molto stare con loro, perché sente quella come casa sua e deve solo capire che lei ha due case.
Fottiti in culo avrei voluto dirle. Ma non me ne frega niente: lei è insicura e ha bisogno di sentirsi migliore degli altri abbassandoli e in questa situazione va a nozze.
Non voglio tornare nel loop dell’anno passato, quando lei e mille altre persone mi dicevano quello che dovevo fare, come mi dovevo comportare e dove stavo sbagliando con la frollina: sono una mamma un po’ più matura e ora credo di conoscere abbastanza mia figlia (almeno empaticamente) per sapere discernere quando viene usata come un mezzo e le sue azioni sono interpretate in quella direzione.
Però sono un po’ preoccupata. Non so bene se sto facendo bene con frolli. Il rischio, in questi casi, è di diventare poi una mamma che pur di ottenere il consenso della Prole si fa mettere i piedi in testa e si instaurano ricatti morali che non tollero più (nella mia famiglia d’origine erano il modo comune di relazionarci e li trovo veramente una pratica vomitevole!) e che ho giurato a me stessa non dovranno mai diventare meccanismi della famiglia Panzallaria.
Noi parliamo e ci confrontiamo. Cerchiamo di sciogliere i nodi e arrivare al succo delle cose.
Ma cosa faccio? Per il momento uso l’arma della comprensione e tento di darle affetto e coccole fisiche non appena lei me lo permette (poco, a volte prima di dormire), le spiego con serenità perchè la mandiamo all’asilo e rimango molto allegra ma allo stesso tempo ferma sulle cose.
Lei nel fine settimana mi si attacca come un’edera: teme costantemente che io me ne vada e si guarda intorno perché le attenzioni della sottoscritta siano rivolte a lei e solo lei. Poi ricomincia il tango degli addii: il lunedì rimette su questa sua tattica furbesca del ti ignoro e a tratti ti odio che mi mette a dura prova.
Qualche consiglio dalla blogosfera?
A volte mi sento l’unica a essere trattata così: gli altri bimbi del Nido quando vedono dalle finestre arrivare la loro mamma cominciano a saltare di gioia e le corrono incontro pieni di baci e abbracci, mentre lei mi tratta come se fossi il rapitore mascherato.
Per fortuna per altri versi il suo caratterino indipendente ha degli indubbi vantaggi: da 4 giorni fa la pipì sul vasino quando siamo a casa. Avvisa sempre, va a prendere il vasino e poi si tira giù i pantaloni da sola. La cosa meravigliosa è che non abbiamo deciso noi di imporle il vasino ma un giorno lei è arrivata e ci ha chiesto di fare la pipì lì, dato che all’asilo la portano al bagno una volta al giorno e come tutti si deve sedere sul cessetto.
allora,
a me al nido le dade mi piglian sempre per il kiul, perchè gaia sta 8 ore e quando arrivo non mi dice ciao mamma, ma scappa urlando “ancora un minuto all’asi!!!”
non so mica se lo fa per farmi dispetto. Secondo me quel posto lì le piace e basta.
Ma dopo 2 anni che dormiva sola, ora il suo letto èin caera nsotra accanto al mio posto… che ha bisogno della mamma di notte la mia piccolina 🙂
la suocera lasciala perdere. Io vengo da una discussione con mia mamma che volva mettessi a gaia tachipirina per 37.3
baciiiiiiiiiiii
Io non ce li ho i consigli da darti, mi piacerebbe avere la risposta giusta per farti stare meglio anche perchè traspare da quello che scrivi che ci stai male. Queste cose sono brutte e sapere che, intorno, c’è chi se ne approfitta credo che faccia ancora più male. Posso solo dirti di resistere, non so che altro dire, davvero, mi immagino quanto ti possano fare male le urla di tua figlia ma soprattutto il gongolare di tua suocera; resisti!
Ti abbraccio!!!
Per quel che ne posso capire io non è che esista una via giusta e una sbagliata. Farai degli errori con Frollina perchè è normale che così avvenga. Sei un essere umano non un robot-mamma perfetto. L’importante, secondo me, è continuare a mantenere vivo il rapporto con Frollina, fatti raccontare quello che fa, perchè le piace l’asilo e continua a spiegarle come mai devi lasciarla per un po’ affidata a altre persone. Capirà, l’hai detto tu che è una bambina intelligente. Dalle solo tempo. Non è facile staccarsi da chi ti ha tenuto con sè per nove mesi.
Un bacio grande
Fra
PS la suocera mandala a Kiulo
Fra,Silvia ha quasi due anni.
E’ il periodo delle sfide, del volere dimostrare a noi madri ( in genere) che sono indipendenti , che hanno un loro indentita’.
Isabella in questi giorni e’ regredita dal punto di vista della disciplina.
Se in Italia cominciava a fare quello che le si diceva , adesso per sorprendere suo padre , ogni volta che le dico qualcosa , mi viene a dare una botta. Oppure butta all’aria tutto quello che trova a portata di mano.
Insomma , fa’ una gran scena perche’ sa che cosi’ l’attenzione e’ centrata su di lei.
Ti si attacca il fine settimana? Ti adora,non dire che ti odia Fra, i bambini cosi’ piccoli non possono odiare la propria madre. Credo che sia solo confusa e un po’ imbronciata per non essere sempre con te.
E poi queste femminucce sono delle gran pettegole, non c’e’e niente da fare.
Forza Panz , pazienza e calma e continua così , fai quello che ti senti , continua a spiegarle i tuoi motivi e coccolala quando senti di doverlo fare , coi suoceri ancora maggior pazienza che con la frolla , assecondali sul fatto che la bimba sta bene con loro (eccimancherebbe sono i nonni mica dei mostri ) ma sii ferma sui ricatti affettivi , lo so che non è facile ci vuol pazienza , ma come hai detto tu sei una mamma matura e la frollina è una bimba intelligente , vedrai che ne venite fuori … intanto io faccio il tifo , tienici aggiornati … un abbraccio Elisa
Maria Sole ha fatto uno splendido inserimento al nido: per i primi venti giorni mi salutava a malapena e andava dai “pimpi”. In questa fase ha mostrato una fortissima indipendenza, anche nell’addormentarsi. Poi qualcosa è cambiato: le ragazze del nido mi hanno spiegato che aveva realizzato che tra me e lei c’era stato un cambiamento e un piccolo, importante distacco. Insomma, lei stava metabolizzando la cosa (e io avevo appena cominciato, da parte mia…). A quel punto mi si è incollata addosso, per qualche giorno ha piagnucolato un po’ prima di andare a giocare dai bimbi, salvo poi smettere subito quando io ero già per strada. Ha voluto di nuovo addormentarsi solo con me e reclama la mia presenza se vado in un’altra stanza anche per un momento. La riempio di coccole e, come voi, “parliamo” e ci confrontiamo.
E’ una fase di rodaggio per loro, in cui provano sensazioni contrastanti, una forte spinta verso l’autonomia e un desiderio di attaccarsi a cozza a noi mamme.
Ma Frollina non ti odia, ti ama più di prima. Sii ferma, paziente e affettuosa. E non credere a tua suocera e ai suoi ricatti che di questi meccanismi vogliamo proprio liberarcene, noi mamme mature!
P.S.
In queste fasi critiche io leggo e rileggo Berry Brazelton (Il bambino da zero a tre anni) e la sua teoria dei touchpoints e mi è di grande aiuto. Oppure invoco SOS Tata 🙂
Un abbraccio,
Alessandra
Ciao. Il Mostro non va al nido, va dai nonni, ci va da quando aveva nove mesi. E anche lei all’inizio mi ignorava, non mi salutava e la sera non voleva tornare a casa. Ora quando la lascio mi saluta, quando la prendo mi abbraccia. Ma comunque poi non vuole venire via. E durante il giorno non mi cerca mai. Io preferisco così, perchè l’unica volta che è capitato che mi ha cercata ci sono stata malissimo, quasi da piangere in ufficio.
Ho notato che è utile che io resti a giocare un po’ con lei prima di portarla via. Lo puoi fare tu al nido? Ho notato che lei ci tiene a farmi vedere quello che fa dai nonni, e a farmi conoscere i suoi numerosi amichetti del cortile dei nonni.
Anche il Mostro nel weekend e la sera mi sta appiccicata come una cozza. Ultimamente cerco di assecondarla in questo, e ho notato che quando si soddisfa poi va meglio.
In generale comunque son fasi… vedrai che poi passa.
In bocca al lupo! e complimenti per il vasino, che per noi ancora è una utopia.
Anche io comincio ad entrare in crisi per i primi capricci seri della guerrigliera. In teoria ho le idee chiara: non si urla, serena ma ferma. Questa è la teoria. La pratica è che (almeno per ora) questo approccio non funziona affatto. Se sono serena, mi ignora. Se non lo sono, spesso mi ignora lo stesso. Quella ferma è lei: punta quello che vuole e ricorre a tutti i mezzi finché non lo ottiene. Spesso finisco per accontentarla, ma so che non va e che alla fine metto in campo tutti gli alibi del manuale (passiamo poco tempo insieme, non sprechiamolo a farla piangere, etc etc). Questo solo per dirti che alle volte sapere più o meno che linea si sceglie di avere non è sufficiente. Se poi qualcuno ti rema contro, inzuppandoci il pane…
Ma allora non sono l’unica! Mia figlia mi snobba per chiunque, preferibilmente il suo papà, ma va bene anche qualunque personaggio passi per strada (bhe, scherzo, anche se nn tantissimo). Qando scopri come si fa ad essere amate dalla proria figlia mi fai sapere? grazie 🙂
Strangola la suocera (ovviamente scherzo!!!) e continua ad avere pazienza con la piccola, potresti inventare un gioco o una qualunque attività da fare tu e lei da sole, un “momento speciale” solo per voi due, un momento intimo solo per voi. Non preoccuparti, presto troverete il vostro equilibrio ne sono certa.
E anche questa situazione ci accomuna…Vittoria che ha solo 3 anni e mezzo ha sempre dimostrato una caparbietà e una testardaggine che mi ha spesso destabilizzato. In effetti dopo aver superato un lungo baby blues che mi ha portato a convincermi di non essere in grado di relazionarmi con lei, ho finalmente imparato ad accettare certi suoi atteggiamenti e a trovare sempre un compromesso, anche se ovviamente preferirei che lei mi obbedisse senza troppe storie. Ma poi mi dico che così dimostra forza e carattere che sono proprio delle belle caratteristiche, anche se vanno a mio discapito perchè lei sfoga le sue frustrazioni soprattutto su di me, ma proprio perchè sono la persona che la ama di più a questo mondo e quindi sa che il mio è un amore incondizionato. E nelle fasi di capricci acuti mi domando cosa ho fatto di male nella mia vita per ricevere tale “punizione” ma se è vero che la vita è una ruota che gira non posso far altro che ammettere di essere stata a mia volta una bambina “terribile”. Che dire, ci sono madri che partono avvantaggiate perchè hanno figli più remissivi ma pare che prima o poi gli scontri ci sono e colgono i genitori impreparati.
Dai ci sono mille giustificazioni che ci possiamo dare per consolarci un pò e poi solo il fatto che non siamo le uniche ci fa sentire un pò meno sole e un pò più madri normali. E direi anche ottime madri!
Un abbraccio. Stefania
Anche la Bianca faceva così con la Barbara, son momenti poi passa e poi magari riinizierà perchè gli dai un fratellino rompiballe e poi rismetterà. Le bimbe con le mamme fanno così.
Un bacio, stai serena
Coraggio Panz, fai bene a lasciarla un po’ nel suo brodo, anche andando contro a quello che ti senti. Perché poi a cercare di soddisfare i nostri desideri si finisce col diventare egoisti. E questo non fa certo bene. E’ come mettere il lettino in camera coi genitori, serve a farci sentire importanti, non certo a dare una giusta educazione. Ma è facile cascarci …
Un bacio.
Di figure di M così ne ho fatte tante con la mia figlia più grande, che mi ignora clamorosamente con tutti gli altri miei familiari. E che devi fare? Niente, il nulla, come se niente fosse. Vedrai che poi le sue manifestazini d’affetto saranno ancora più gradite!
P.S. Io parlo bene, ma la seconda l’ho educata a stare attaccata a me come una cozza! 😉
Guarda, è un classico, qualunque manuale di puericultura ne parla. Non c’è niente che non vada in te e Silvia, lei ti deve un attimo punire per non esserci stata, ma concordo completamente con quanto dice slim. Ha due anni, è anche una fase, e fai bene a non cedere ai ricatti emotivi, che vi tornerà meglio a tutti sul lungo termine anche se ora ci patisci.
L’unica cosa è che non devi permettere a nessuno di farti sentire inadeguata, perché con noi madri è tanto facile, ma non è poi vero. Siamo adeguatissime.
Non ti scordare manco che talvolta le femminucce amano mettersi in competizione con la madre, sempre per la storia dell’affermazione del se.
Insomma, consolati e tieni duro, in genere i manuali a quest’età prevedono grandi sfoggi di indipendenza subito contraddetti dall’appiccicarsi. Tua figlia è da manuale, mettiamola così.
E tua suocera hai ragione a compatirla, deve essere tanto insicura anche lei, ma compatire non vuol dire crederci. Compatiscila, fai buon viso a cattivo gioco e ricordati che così facendo dai un grande esempio a tua figlia.
Mia figlia mi odia, mia suocera pure ma questo già lo sapevo…
ciao, ho appena letto il tuo blog e ne sono rimasta colpita…
anche a me sta succedendo la stessa cosa da una decina di giorni con mia figlia, luli, di 16 mesi. non è ancora arrivata a fare le scenate per strada ma ormai poco ci manca.
e poi mia suocera è proprio come la tua. non ti dico che scene che fa con la bimba…dopo l’ultima di due giorni fa sono qui ancora a piangere!! posso capire che la sua sia insicurezza ma non capisco proprio perchè debba riversare così tanta cattiveria nei miei confronti. è pur madre anche lei!!
ma adesso come sta andando? hai qualche consiglio da darmi? aiutoooooo!!!!!!
Ho un bimbo di tre anni che sia al nido che alla materna non ha mai avuto grossi problemi di inserimento….eppure a cinque mesi ha iniziato ad andare con mia somma apprensione perchè ho un lavoro di responsabilità,la mamma lontana e dovevo portarlo x forza.Comunque x quella che è la mia esperienza un bimbo supera presto qualche momento no legato all’inserimento al nido solo se vede che la figura FORTE della sua vita sei tu, LA MAMMA, nè la suocera, nè tua madre nè la tata nè nessun altro….oltre al papà ovviamente che deve avere una funzione determinante insieme a te.E se tua suocera questa cosa non la capisce è proprio una sciocca, allontanala perchè non aiuta te e tuo marito e non aiuta tua figlia a crescere, non portargliela più perchè è una nonna che non capisce niente se agisce così!Magari i primi tempi quando vai a prenderla al nido proponile dei giochi, dei divertimenti che a lei interessano così si distrae non fa scenate che non vuole venire via e pian piano comincerà ad aspettarti con più voglia perchè vede che la porti a giocare su quello che le piace…..e di qua le cose cambieranno,vedrai! e soprattutto falle sentire che la figura importante della sua vita sei tu,nei giochi come nelle sgridate perchè è quello che un bimbo piccolo vuole, sapere che MAMMA ANCHE QUANDO VA VIA A LAVORARE,POI TORNA!….in bocca al lupo….