La veggente
Mia figlia è una veggente o una Medium, come usa dire oggi che siamo tutti moderni. Vi spiego.
Ieri mattina è arrivata e mi ha raccontato il sogno che aveva fatto (ho dedotto si trattasse di un sogno).
La Frollina, in preda all’eccitazione di chi comincia a prendere confidenza con i suoi sogni realistici (io potrei scrivere due tomi pieni di avventure che mi sembra proprio di averle vissute, quando dormo alla notte!), durante la colazione mi ha raccontato che un bimbo le aveva fatto la bubba con un gelato.
Un gelato.
Contro la banga (leggi: gamba).
“Un ge-ato su banga. Bimbo fatto bubba ge-ato banga.”
E’ andata avanti così circa un’ora. Con gesti eloquenti e scimmiottamenti di lei che piangeva disperata. Che minchia ti potrà mai capitare – ho pensato io – per colpa di un gelato!!
Insomma, da brava mamma le ho fatto intendere che il gelato è molle e si scioglie e che nessun bimbo le avrebbe fatto della bubba con il gelato. Se mai lei, golosa com’è, avrebbe potuto scippare il gelato a qualche bimbo causandogli seri danni psicologici, ma questa è un’altra storia.
Poi, sempre ieri, stavamo tornando a casa dal Nido e siamo passati davanti una baracchina dei gelati. Dovete sapere che noi a Bologna c’abbiamo questo uso/tradizione (quasi assente, per esempio, in Polentonia) delle baracchine dei gelati. Ce ne è una in ogni angolo. A volte con le sedie e i tavolini, a volte sepolta in mezzo al traffico.
Ma anche questa è un’altra storia.
Dunque passavamo davanti alla baracchina e la frollina camminava quando proprioproprio quando transitavamo noi (transitare è uno di quei verbi che fa molto constatatazione amichevole!) si è aperta la porta di suddetta baracchinaprefabbricato e la gelataia ha tirato una portata in testa alla frollina che pensavo di averla persa.
Cioè si è sentito un botto, ma un botto ma un botto che ho detto “ecco, se da grande mi diventa leghista c’è un motivo!”.
La gelataia costernata, di fronte alla bimba che era talmente rintronata che manco piangeva, le ha offerto subito un gelatino (rovinando ogni mia speranza che la piccola anoressica mangiasse il mio minestrone di verdura!) e la frollina si è messa a fissare questo conetto da cui scendeva scioltarello il fior di latte e poi – abbastanza incazzata – mi ha guardato e mi ha detto “mamma, mamma ge-ato, bubba, ge-ato bubba!!!!”.
Io mi sono sentita una merdina.
Ma che minchia ne posso sapere che mia figlia è una preveggente e vede oltre le malìe del bacio e del pistacchio????
Da sbellicari dalle risate. Come sempre.
Come sta la Frollina oggi? Ma povera stella…(vorrei non ridere della sua disavventura, ma per colpa della mamma che scrive troppo bene non riesco a resistere…;-D Un bacio a tutte e due!)
Andare alla baracchina è un mito, si riesce a chiacchierare con chiunque, conosciuti e sconosciuti.
Prendere la baracchina nei denti invece è meno divertente, ne convengo.
Ma no, per diventare leghista ce ne vuole molto di più.
Chissà che colpo, la gelataia. io sarei morta a far del male a una bambina.
(Va bene, lo so, chissà che colpo e palpitazioni e vaffanculi tu. Ma quelli sono di serie, no?)
Magari potresti invitarla a sognare dei numerilli, magari 6 di quelli buoni che in sti giorni non sarebbe mica male, e magari poi li pubblichi sul blog che fai felici anche i tuoi amichetti che ti leggono, no ecco così per dire sai…
eh. si comincia così, a sognare gelati che fanno la bubba, e poi si diventa sempre più streghe. e si legge la mano, e poi i tarocchi, e poi…
auguri, panz 🙂