Panza et Facebook
Sono iscritta su Facebook da qualche mese e fino ad ora non me ne sono fatta una cippa. Tutti a dirmi “ahhh Facebook! ahhh apriamo un gruppo su Facebook, facciamo questo e quello” e non è che poi mi sia molto entusiasmata.
Lento. Non mi gira con Mozilla e ha un template che francamente non mi piace affatto.
All’inizio c’avevo solo due contatti, uno dei quali è il dottor Carlo che se voglio lo chiamo al telefono e che vado sul suo blog e che chattiamo con gmail e così via.
Poi, piano, piano, la gente ha cominciato a chiedermi se volevo diventare sua amica.
E
all’improvviso
dagli scatoloni della storia e dei ricordi sono spuntati vecchi amici, persone che non frequento da anni e volti che abitano la mia adolescenza.
Hanno cominciato ad arrivarmi queste mail di tizio, caio, sempronio e giusberta e pippa che volevano aggiungermi ai loro amici.
E io
mi sono fatta prendere.
Ho cominciato a cercare i vecchi amici. I vecchi fidanzati. Quelli che ho amato. Quelli a cui non l’ho mai data ma avrei voluto dargliela e se tornassi indietro non farei tanto la suora. Quelli a cui l’ho data ma magari era meglio se rimanevamo solo amici. Le amiche del liceo. Quelle dell’università. Le amiche che avrei creduto saremmo rimaste sempre amiche e invece ci siamo perse, impercettibilmente, giorno dopo giorno.
Gli amici di Tino.
Gli amici di mio fratello.
Gli amici del Master.
I compagnucci delle elementari.
Niente: ora c’ho un sacco di amici su facebook. Qualcuno non so nemmeno chi sia, mi devo essere sbagliata e adesso facebook mi racconta che cazzo fa da mane a sera e io non so nemmeno che faccia abbia.
Niente.
Ora c’abbiamo tutti un’altra ineluttabile scusa per non telefonare, non vedere, non parlare diritto negli occhi. Possiamo leggere cosa succede al nostro compagno di merende in diretta.
Prima furono gli essemmesse. Che ho sempre odiato chi non ti fila per mesi e poi ti scrive un sms “ciao, come stai? com’è andata la laurea? ma poi ti sei sposata?” e si capisce che non gliene fotte proprio niente che se no ti telefonerebbe,vi telefonereste, vi vedreste, berreste un birrino alla salute.
Ora è sto aggeggio infernale.
Te ci entri. Come una droga ti metti a digitare forsennatamente nomi sul motorino di ricerca e scopri che Pippo “sta bevendo un caffè bollente” e magari sono 15 anni che non sai nemmeno se ha cambiato sesso il Pippo o se sta ancora a farsi le pippe sul suo divano.
Scopri che ci sono gruppi assurdi. Quelli che odiano Berlusconi. Quelli che hanno un dildo che si chiama Berlusconi. Quelli che lottano perché il latino resusciti almeno durante le partite di calcio e quelli che si eccitano con le parolacce.
Il gruppo per smettere di fumare.
Il gruppo per smettere di frequentare facebook come una droga.
Il gruppo per uscire dalla fotta del gruppo.
Io volevo fondare il gruppo “ex morosi di Panzallaria”, dato che recentemente ne ho ritrovati su facebook almeno 5 e mi sembrava carina questa cosa: poi le mie amiche mi hanno fatto pensare che è di cattivo gusto e non l’ho fatto, anche se mi vedevo già mandare mail private a ognuno di loro con su scritto che era stato il migliore e fare esperimenti sociologici all’interno di questa piccola e allegra comunità per testare il cielodurismo dei trentacinquenni italiani.
Di fatto sto facebook è pieno di guardoni. Siamo una generazione di guardoni. Altro che condivisione. Altro che arricchimento. Ti colleghi e sai cosa sta facendo quello là che è un tuo amico ma non sai più dove abita. Tutti a sentirsi gran sboroni che sono arrivati, che vivono in posti dove fa figo vivere e lavorano lavori alla moda e te a sentirti un po’ sfigata, con il tuo lavoro precario, le bolle precarie e la ciccia stagionata. Tutti con delle foto su facebook che mi chiedo se non c’è un fotografo delle modelle che si sta arricchendo a fare ritratti per il profilo, che a guardarli, anche quelli che nella realtà sono un po’ dei cessi, sembrano tutti dei figoni da paura.
Tutti che hanno figli bellissimi (ma la più bella – inculatevi! – resta la frollina) e hanno vite che raccontano meravigliose e piene di interessi.
Tu dietro al tuo piccì.
A non vedere più nessuno. Ma sapendo a che ora caca o mangia o respira la tua prima fidanzata o l’amichetta del cuore di quando avevi 3 anni.
A gioire delle gioie degli altri.
A spiare gli intrecci amicali dei tuoi amici e anche dei tuoi nemici.
In un’orgia di sguardi rubati, spiate illecite e giri virtuali che ti inebria, eccita e deprime.
Tutto insieme.
E’ un demone sto facebook.
E poi ci meravigliamo che la Borsa crolli e l’economia vada a rotoli? ma come cavolo facciamo ad avere il tempo di lavorare tra blogtwitterfacebook e digitalcazzate???
Scusate.
Vado.
Pippo mi sta chiamando in chat. Si è offeso molto per quella storia delle pippe e gli devo spiegare che malgrado non ci vediamo da molti anni, ho sempre nel cuore i suoi problemi d’identità sessuale…
Mi fai morire Panz! Non ne posso più dal ridere!!!!
Vuoi che te lo scrivo anche su facebook?? 😉
Splendidamente d’accordo con te. Brava Panz. Felicemente non iscritto a Feisbuc.
ahahahahahahaha hai proprio ragione però devo dire che facebook può essere considerato un vero e proprio esperimento di sociologia applicata per vedere fino a che punto la mente umana riesca a costruire relazioni fasulle dal nulla.
Io ho tra i contatti persone che non ho mai conosciuto ma che siccome mi hanno vista nei contatti degli altri, e magari potrei tornargli utile, allora mi hanno aggiunta:) Alcuni li ignoro, altri li accetto e li ignoro quando mi scrivono:) come nella vita reale no?
Perfettamente concorde. E vogliamo parlare di quelli che ti fanno le condoglianze via sms?
Forte anche delle tue riflessioni, proverò a resistere a Feisbuc nonostante le pressioni (!) di molti amici (mi sorge un dubbio: ma che mi si volessero togliere dalle balle?)
Che io abbia finito di leggere il tuo post e che tu mi abbia chiamato non è un caso…alla faccia di facebook!!!
(ora vado ad iscrivermi!!!)
A questo proposito volevo proprio segnalarti il gruppo “che mi aggiungi a fare su facebook se poi per strada non mi saluti”. Quasi quasi mi aggrego. Ovviamente su Facebook.
Posso fare la voce fuori dal coro? Per me e’ un po’ diverso… quasi tuttti gli amici che ho in facebook (escluso 3 colleghi che sono sullo stesso corridoio, ma con cui non comunico mai via Facebook) non posso raggiungerli con una telefonata, perche’ mi costerebbe una fortuna, e sarebbe anche complicato considerando il fuso orario. E per me che a volte mi sento molto lontana (e lo sono) e’ importante (illudermi di ?) avere un contatto quotidiano con gli amici lontani.
A me gli sms stanno salvando la vita.
no,ma infatti zazie in quel modo lì è fantastico…e poi scherzavo: io ormai ci vado molto spesso, però a volte è morboso
si’, si’, avevo capito l’ironia, ma di primo mattino sono sempre un po’ malinconica :-)). comunque hai ragione, puo’ essere morboso.
come nella pubblicità di Lopez? 😉 se mi mandi il tuo numero di cell ti mando qualche sms salvavita così mi sento più generosa anche io…;-)
Ciao, mio malgrado qualcosa mi costringe a promuovere una iniziativa contro la Riforma Gelmini che mira a distruggere la scuola pubblica ed a creare migliaia di disoccupati. Troverete da me i link per sottoscrivere una petizione e per inviare una mail al Presidente della Repubblica…
Continuiamo a far “RETE”… Aiutatemi a diffondere il messaggio!!!
A presto 😉
come per tutte le cose, secondo me dipende da come le guardi!!
ciao!!
che poi sapere vita morte e miracoli degli iscritti puo’ anche andare bene, se la sono cercata dopotutto. Ma perche’ metterci le foto anche di chi no ha nessuna voglia di starci su feisbuk! Ho chiesto ad una persona di togliere una foto nella quale c’ero anche io e questa si e’ risentita perche’ non sono un’amica. E che ti aspettavi??? MIca ci sono tra i tuoi contatti!
Ma pensa che genio quello che ha inventato facebook. Ci sono nomi che se li digiti su internet non compaiono mentre su facebook sì. Puoi ritrovare il tuo passato in un attimo e capire che hai vissuto una vita di merda oppure capire che non sei poi così sfigata come pensavi. Cioè, io focalizzerei sul genio che ha inventato questa cosa. Per non parlare della miniera di dati personali che ivi girano. Io però attualmente mi trovo nel dilemma se rifiutare o meno persone che vogliono essermi amiche. Penso che lo risolverò come nella realtà. Non le cago.
Ciao panz
soccia che figa che sei frò, mi fai morir dal ridere
Io tramite facebook ho ritrovato la mia migliore amica dell’adolescenza…è stata una serata bellissima! Facebook è utilissimo, bisogna solo stare attenti a non farsi scippare la vita…
Concordo pienamente. I Social Network sono utili nel 10% dei casi, per il resto servono a ricordarti che se non hai sentito un amico per 10 anni e oggi che sei “friend” ancora non lo fai un buon motivo c’era!
Però qualche soddisfazione la danno: http://managerdimestessa.blog.tiscali.it//Facebook_grazie_di_esistere_1935169.shtml
Io personalmente lo trovo un sito molto efficace e divertente,se
saputo utilizzare, come tutte le cose nella vita,con criterio e moderazione,puo’ semplificare e velocizzare i contatti..con i tuoi amici,specie quelli lontani.Chi si ritrova ad avere una dipendenza da facebook e’ predisposto alla dipendenza da qualsiasi cosa…vedi alcol èer es.,un bicchiere di vino al giorno e’ un toccasana..una bottiglia e’ veleno..in medio stat virtus..meditate..gente..ciao
I do not even know with strong you blog greatly that helped me Thank you