Ci inseriamo

Oggi è cominciato l’inserimento al nido della Frollina (e della sottoscritta).

(da blog Alberto Cane)

Mi sono svegliata di buon’ora e mi sembrava di dovermi presentare per il primo giorno di un nuovo lavoro: ero emozionata come quando sono andata in prima elementare e ho passato un’ora a pettinare il mio caschettino anni70 perché volevo assomigliasse all’imperituro caschettino della Carrà.

Ho nutrito la frollina e l’ho lavata e pettinata e vestita con grande cura che non voglio mica faccia la figura della figlia della Schifosa eh?

Alle 9.30, puntuali, eravamo all’entrata del Nido.

La Frollina, non appena ha sentito le vocine degli altri bimbi e ha visto tutti i giochi della grande mansarda, ecco, per poco non le veniva un infarto dalla felicità; copioso moccolo le scendeva dal nasino per il recente raffreddore ma col kaiser che sono riuscita ad acchiapparla per ripulirla!

La piscina con le palline non poteva aspettare e lei stava già nuotando a stile libero in mezzo alla vasca.

E così è iniziata la prima scuola di mia figlia. Con me che lascio alle insegnanti/dade/educatrici/maestre che dir si voglia tutto un malloppo di fogli e foto e vestitini di ricambio e lei che tenta di violentare un altro bimbo che si sta inserendo, riempendolo di baci e carezze a profusione.

Così. Nella piscina con le palle. D’un tratto ha scoperto l’amore, quello con la A maiuscola.

Ci stiamo inserendo (e siamo gli ultimi) in 6: 3 bambini e 3 genitori. Un bambino – quello di cui si è innamorato la frollina – che è nato una settimana dopo della piccola seduttrice e un altro che è più grande, biondo come la paglia e matto come un cavallo.

Oggi siamo stati un’ora. Domani staremo 1.30 ora di cui mezz’ora mi toccherà andare a prendere un caffè con gli altri genitori inseriti. Dato che oggi si è parlato di alta finanza, che questi sono gente che è in carriera un bel po’ e fa lavori prestigiosi e legati ai soldi, ecco io ci sto come il mascarpone sui fagioli. Che poi diciamolo, non ero nemmeno pronta a parlare di Finanza e del Capitalismo che sta implodendo, tra una piscina di palline colorate e una cucina (mooolto più attrezzata della mia!) formato nanetta. Non me lo aspettavo nemmeno, ma questi si vedeva che volevano far capire che loro sono genitori intellettuali che contano e che sanno e che imperano et dominano e così li abbiamo lasciati fari e si è finiti con l’entrare in discorsi che io proprio non capivo e alla fine – per spezzare le gambe al toro – ho saputo solo dire che io sono fortunata, perché io c’ho solo dei debiti e se le banche vanno in malora, allora si portano dietro anche i miei debiti.

Intanto i nostri figli, che non gliene frega niente di contare un bel po’ e nemmeno di sembrare i più fighi, quelli che parlano meglio o che sanno già saltare o salire sulle sedie, intanto i nostri figli, in barba alle logiche sociali dei grandi, si riempivano di bacetti e di coccole e anche di spintoni.

La Frollina ha anche fatto la cacca dietro un salsicciotto di cuscini, cosa che mi ha fatto pensare che allora le piace proprio il Nido, perché lei caga solo dove sta bene, un po’ come la sottoscritta.

E quando ce ne siamo dovuti andare, con tutto che si sentivano le voci dei bimbi già inseriti nel giro della scuola e che erano stati portati in giardino perché non vedessero noi mamme e babbi e non pensassero ai loro, mia figlia col kaiser che voleva mollare l’osso e ho dovuto veramente trascinarla via per i piedi.

A lei l’alta finanza evidentemente non dispiace. Io oggi darò un’occhiata al tigì economico così domani non mi faccio trovare impreparata e mi INSERISCO alla grande nella créme dei genitori che contano un bel po’.