Non se ne voleva più andare
“Devo dare altro ritocco in questo muro di cazzo”
“Oggi no altro fare. Peccato per questo caldo di cazzo”
“Italia bella, paese più bello di mondo ma caldo eBerlusconi di cazzo”
“Caldaia di cazzo potevano montarla in angolo di cazzo del bagno”
Queste sono alcune delle frasi che ieri ha pronunciato Muratore x al termine TOTALE dei suoi lavori e che non voleva più lasciarci.
Anche a me, per la verità è dispiaciuto: dopo due mesi ti affezioni anche alle catene, figurarsi se non ad un omone polacco di 2 metri, nato lo stesso giorno di Tino e con i piedi piatti di cazzo come Tino.
Con cui abbiamo parlato di pallone, papa, campi di concentramento (lui viene da Auchwiz), cibo italiano e polacco, Berlusconi e bambini e con cui abbiamo condiviso caffettini al bar, bestemmie in otto lingue in casa e sudate fenomenali.
E’ arrivata la Valentina. E’ andato tutto abbastanza bene, è bellissima anche se ci hanno montato due pensili al contrario (poi con più tempo vi racconterò) e ora la mia cucina è una roba talmente borghese che io mi sento fin a disagio a starci dentro.
C’è da pulire una massa e non vedo il fondo. L’orticaria aumenta e mi sono dovuta arrendere al cortisone per non sembrare una lebbrosa.
Muratore x ci ha salutato sulla porta che non voleva scendere le scale. Lo inviteremo presto a cena mi sa.
Dopo con Tino parlavamo in poloitaliano in suo onore.
“queste piastrelle di cazzo!”
“vetri di cazzo da pulire!”
“sono stanca di cazzo, porcaboia!” e così via.
Per onorarne la memoria.
Appena ho forze, tempo e voglia faccio reportage fotografico, per il momento mi chiudo nei miei lavori matti e disperatissimi
E’ bello sapere che, a dispetto delle opioni di certuni, l’integrazione avviene in maniera così profonda, fin nei più sofisticati dettagli linguistici 🙂
Buone fatiche
Giuliana
la fine dei lavori merita pur un festeggiamento, o no!!??? dai dai daiiiiiiii
aggiungere ‘di cazzo’ a tutto mi piace assai, lo userò!!! un bacione 🙂
In bocca al lupo panz, ce la puoi fare!