Ferrara a Bologna
Ferrara è venuto a Bologna l’altro giorno.
E’ stato contestato e fischiato da moltissime persone e ci sono state cariche della Polizia.
E’ 3 giorni che i giornali locali e in parte anche quelli nazionali parlano di Ferrara.
Per il nostro tabloid di città – il famigerato e populista Resto del Carlino (non metto il link che non se lo merita) – Ferrara è diventato l’ennesimo martire del “problema sicurezza”.
Ferrara ci dà il voltastomaco a molti da un po’ di tempo.
Però, così, non abbiamo fatto il suo gioco?
Si è trasformato nel politico che non viene lasciato parlare.
Si è trasformato in un mezzo santo (o in due santi e mezzi, viste le dimensioni).
Per una volta mi trovo d’accordo con mio fratello che ha assistito al dibattito perché lavora lì vicino: ma se nessuno dei contestatori fosse andato a fischiarlo e Ferrara fosse stato lasciato parlare ad una piazza vuota, chi lo attacca giustamente e giustamente depreca quello che sta facendo (fosse solo il capro espiatorio di Berlusconi, per distogliere lo sguardo dal nano malefico) non avrebbe vinto molto di più??? Magari si sarebbe potuta sottolineare la mancanza di pubblico con dei bei video ad hoc per mettere in evidenza la pochezza delle sue idee. In luoghi limitrofi si sarebbe potuto organizzare un bel sit – in, un dibattito pubblico, qualunque cosa per costruire una cultura della libertà di scelta e della tutela della salute femminile.
Cioé, io credo che certi soggetti si qualifichino da soli e che porgere il fianco alle critiche (pronte ad avventarsi come avvoltoi) non faccia affatto bene alla sinistra, ai laici, agli anticlericali o a chi – come la sottoscritta – crede semplicemente che si debba recuperare un senso della Politica ormai svenduto e svilito e che il diritto di scelta sia uno dei grandi traguardi di una democrazia.
Ci cadiamo sempre come polli.
Concordo assolutamente. Temo che godere di ciò che è successo ci faccia scivolare nella mancanza di stile su cui abbiamo puntato il dito con blogaction. Non si può passare che è legittimo prendere a parolacce che dice cose “sbagliate”. Si deve argomentare, o ignorare (il che è ben più forte). Trovo pericolosissimo indugere alle stesse forme becere e violente che ci farebbero inorridire se rivolte verso di noi.
Ferrara per me non merita nemmeno un commento. Secondo me cavalca l’onda della legge sull’aborto solo perchè altrimenti nessuno lo candidava e non aveva argomenti. Son d’accordo che meglio che fischiarlo e dargli argomenti per fare la vittima sarebbe ignorarlo, fingere che non ci sia, farlo parlare in piazze vuote.
E invece pare che il balletto continui. A Pescara ha collezionato altri ostaggi. Mi viene quasi il dubbio che da adesso in poi lo utilizzerà lui, direttamente, come metodo per attirare attenzione. Prima di questa uscita a suon di ortaggi era sparito un po’ dalla vista. E si stava bene.
infatti! ferrara doveva parlare ai soli piccioni di piazza maggiore.
anche se… vorrei essere più civile, intelligente e tollerante ma l’idea di zittirlo a fischi mi provoca un insano piacere!
è vero… però che soddisfazione vederlo mentre va via in un coro di fischi!
io credo – ma è sicuramente una presa di posizione forte – che quel senso di paura che ha provato sia utile, e spero che tutti gli anti-qualcosa provino la stessa paura se parlano di togliere la libertà alle persone, di censurare e di tornare a regìmi forti e repressivi.
non è più il tempo delle anti-libertà, e questo deve essere ben chiaro a tutti quelli come Ferrara, secondo me: che la gente è pronta a lottare, per quelle libertà.
Ci caschiamosempre comepolli perchè la tentazione di lanciare un pomodoro a un individuo del genere (per altro è facile beccarlo!) è troppo grande…E’ tutto li il problema!!!
Ti quoto in pieno, quanto sarebbe stato più saggio lasciare che fossero i fatti a parlare!
A proposito di “chi è giuliano ferrara”. Ho appena letto una lettera a La Repubblica (ad Augias) di Ignazio Marino che racconta che il primo Aprile Ferrara non si è presentato ad un dibattito. Ferrara stesso l’aveva organizzado invitando anche Marino. Ha addotto motivazioni di salute. La sera stessa era ad un programma televisivo e il giorno seguente a prendere pomodori nella fredda piazza bolognese…
Posso dubitare, come Marino che lo attendeva con altri compreso un malato attaccato al respiratore, sulle sue motivazioni?
Mi sa che l’italiano è pessimo… scusate!
La prossima volta che passa a Bologna, fossi in voi mi terrei alla larga.
Non vorrei ci fossero vittime innocenti.
Un matto (Giuliano)
è come un cieco
non ha bisogno di offese
ma di baci
o di essere ucciso.
Enrico Dignani, a parte che non capisco perché un cieco dovrebbe essere ucciso (a meno che non si stia parlando di un cieco nell’intelletto), ti sei candidato prepotentemente a mio novello mito personale.
E a un posto di riguardo nell’amministrazione dell’Universo, quando ne diverrò sindaco.
.. la poesia come teatro del dire
c’è un senso complessivo chiaro
sante parole, francesca. mi viene in mente una serie fantasy che che vidi in tv , c’era una stregaccia che teneva i tapini in scacco e per ilberarsi lei bastava voltarle le spalle, i tapini lo fecero e lei scomparve. Così si sarebbe dovuto fare con quel sifnore lì che se stesse a casa a litigare con l’anselma, staremmo tutti meglio.
sante parole, francesca. mi viene in mente una serie fantasy che vidi in tv , c’era una stregaccia che teneva i tapini in scacco e per ilberarsi di lei bastava voltarle le spalle, i tapini lo fecero e lei scomparve. Così si sarebbe dovuto fare con quel signore lì che se stesse a casa a litigare con l’anselma, staremmo tutti meglio.
Sono assolutamente d’accordo con Chiara.
Giusi
E invece faccio il bastian contrario e dico che molti italiani dopo aver visto tutto ciò hanno detto: era ora!
Non si vantava di essere un grande provocatore? Non voleva andare a tirare le uova qualche anno fa a Benigni a Sanremo tanto da farsi riprendere a tirarle al proprio televisore pur di far vedere che contestava?
Le donne che hanno praticato l’aborto e tutti noi che sosteniamo la 194 ci sentiamo dare da mesi degli assassini, dei selezionatori genetici nazisti ecc.ecc., ora, vabbè porgere l’altra guancia ma quando la misura è colma almeno una sacrosanta contestazione, eccheccavolo…
Vedete, come dicevo sopra vista la reazione di molte persone si inizia a prendere le distanze dal soggetto:
http://gazzettadimantova.repubblica.it/dettaglio/No-del-vescovo-al-comizio-di-Giuliano-Ferrara/1441338
e comunque MAI lanciare del cibo a ferrara!
io devo dire che ho tradotto nella pratica questo sentire e ferrara, praticamente, lo ignoro al punto che non sapevo che venisse a bologna (lo so, sono sempre estrema, eh)
pero’ forse se l’avessi saputo non avrei resistito, il sacchetto dell’umido me lo sarei portato dietro…
A me quell’individuo fa proprio schifo , come il suo amicone berluscone. Tutti e due viscidi…..
Ma non mi dire che quella bellissima bambina da prendere a bacini e pizzicotti e’ la tua frollina???? Che amore.
bacini
Non sono ancora riuscito a capire quale possa essere la posizione migliore.
Forse occorrerebbe un’approfondita conoscenza storica e del funzionamento di determinati meccanismi politici. Che non solo quando diventano “Real” sanno proprio di merda.
Ci sono dei pro e dei contro da entrambe le parti.
Idealmente sarei dell’idea di ignorare, ma alcune personali esperienze di vita vissuta mi hanno insegnato che è peggio, che se uno fa la voce grossa e viene ignorato dalla “maggioranza silenziosa”, alla fine ottiene quello che vuole.
Non credo sia un caso che parecchi stronzi rivestano cariche importanti.
Ma non so ancora, appunto, se anche questa situazione possa rientrare in tale casistica.
Comunque, qua c’è un punto di vista differente, da parte di una delle “Sorelle”: http://www.saitenereunsegreto.com/index.php/1080/chi-aggredisce-chi/.
@dottor c: non mi sembra un punto di vista tanto diverso. Anche io sono dell’avviso che sia giusto contestarlo ma la contestazione, secondo me, dovrebbe passare attraverso azioni propositive e non solo ai fischi che fanno male solo a se stessi in quanto fomentano una certa opione pubblica populista e le offese – quelle soprattutto – piazzano sempre dalla parte del colpevole, abbassando il livello stesso della contestazione pubblica.
Ferrara da solo in piazza sarebbe stato da solo in piazza e i giornali avrebbero detto che era solo in piazza. I contestatori, numerosi, stanno facendo il suo gioco e lo rendono molto più grande di quel che è. Poi sono d’accordo che fa bene al cuore andare a fischiarlo e avere il gusto di tirargli ortaggi, ma a volte – e ve lo dice una che ragiona molto di panza – bisognerebbe passare dall’emotività alla razionalità. Per il bene delle cause per cui lottiamo e che dovrebbero vederci a promuovere la conoscenza e non solo a voler schiacciare l’ignoranza…
insomma: non è che pensi che ferrara non vada contestato ma in questo modo non facciamo bene alla causa.