Tra le cose che non avrei mai pensato di pensare…

c’è che mi sarei trovata a giudicare la mia salute da malata.

Mi spiego.

Anni fa ebbi un attacco d’asma molto forte (non ne avevo mai avuti prima) a causa di un medicinale. Venne l’ambulanza e dopo una cura d’emergenza mi caricarono in barella.

Di quei momenti voglio solo ricordare l’imbarazzo dovuto alla barella che sbanda per via del mio peso e i barellieri che si comportano da piloti di formula uno, tentando di tenere in pista la mia auto improvvisata.

Perché tutto il resto è non respiro. E il non respiro assomiglia molto all’idea che mi sono fatta del morire.

Da allora ho avuto alcuni attacchi di asma. All’inizio abbastanza frequenti, poi diradati. Diciamo uno all’anno.

Sono stata dal pneumologo e non ha visto nulla. Ho fatto la spirometria ed è risultato tutto a posto.

Ogni attacco mi stronca. Mi lascia senza fiato e senza parole e con la sensazione di essere un pesce, un pesce che hanno tirato fuori dall’acqua. Per ciò ho molta pena dei pesci. I pesci fuori dall’acqua.

Ma è sempre bastato fare aerosol e tutto spariva nel giro di qualche ora.

Tornava la calma.

Fino ad una settimana fa. Quando l’idraulico è arrivato, per la prima volta, a casa nostra. Non che mi sia innamorata dell’idraulico, che uno penserebbe che è così che ne scrivo in due post di fila, ma nella mia testa gli eventi sono correlati.

Anche se forse si tratta più di una speranza. Mi spiego.

L’idraulico ha usato dei prodotti, tra cui il silicone. Quella notte io sono stata malissimo. Asma che non voleva finire. I giorni successivi, alla sera, senza la mia dose di cortisone non potevo pensare di mettermi a letto, per via del fischio e dell’effetto pesce fuori dall’acqua.

Le cose sono via via migliorate.

Poi ieri è tornato l’idraulico. Altro silicone. Io ho ricominciato a stare molto male. E ho cominciato ad avere – davvero – paura.

Non so mica perché, ma ora mi sento fragile come cristallo. Non era mai stato così prima. Ho cominciato a fare pensieri foschi, di quelli che si fanno quando la tosse diventa la tua compagna di vita costante e respirare è una conquista di ogni istante.

Anche adesso. Giuro. Sto rantolando. Non posso affrontare una telefonata. Non posso affrontare un discorso che preveda una frase articolata. Arriva la tosse, non respiro.

Sono andata dalla dottoressa che mi ha visitata. Ha detto che ho una bronchite asmatica molto forte. Mi ha prescritto esami allergologici che farò martedì prossimo e una visita urgente dal pneumologo. Ma ora tutti i pneumologi della mutua non hanno posto. Oggi pomeriggio andrò direttamente al cup metropolitano (a Bologna puoi prenotare le visite anche in farmacia, tutte le farmacie sono in Rete con il Cup che è il servizio di prenotazione metropolitano) per vedere se c’è presto un posto. Se no – anche se a malincuore e eticamente contraria, dato il mio grave stato attuale – andrò a pagamento, che non voglio morire.

Morire. Ho detto la parola che da circa una settimana mi assilla. Ho paura di morire. Vorrei dirlo e scriverlo facendovi ridere. Ma non ci riesco mica. Mi sono messa a sperare che sia un’allergia, proprio un’allergia.

Non voglio pensare a tutti gli anni che ho fumato un pacchetto di sigarette al giorno (e che – ironia della sorte! – non ho mai avuto asma!) e non voglio pensare al fatto che mi sento stare male.

Voglio concentrarmi sulle allergie. Solo su quelle. Che se è un’allergia almeno lo so. Non potrò fare molto di più che imbottirmi di cortisonici, ma almeno lo so. Fanculo, sono allergica, mettiamo alla nutella, mettiamo alla pizza, mettiamo pure a mia suocera. Lo so.

Magari ho una buona scusa per non andare più dalla suocera.

Magari dimagrisco pure.

Si. Ora mi concentro. Provo a mettere un respiro dietro all’altro e spero che fanculo, fanculo, fanculo, sia solo un’allergia.

19 commenti
  1. S.B. dice:

    Ma certo che è un’allergia Fra ! Tranquilla ! Lo hai appena scritto. Viene l’idraulico, usa dei prodotti, ti viene l’asma. E’ una forma allergica a qualche sostanza usata dall’idraulico !
    E se ti sento ancora parlare di morte salgo a Bologna e ti riempio di nocchini ! 😉

  2. Ida dice:

    Dai…te lo dico io…non preoccuparti…l’asma non è una malattia gravissima che porta alla morte…e il fatto che tu risponda al cortisone è una buona cosa…lo pneumologo (oppure un immunologo) di sicuro una buona terapia, magari qualcosa di diverso dal cortisone da fare dopo l’attacco (mai usato broncodilatatori?)…stai tranquilla!
    Un bacio!

  3. Trasparelena dice:

    Carissima, non ti preoccupare, che se fosse una cosa diversa dall’asma (che non è certo mortale) il cortisone ti farebbe come l’acqua fresca, ti pare?
    Io propendo per l’allergia, che si è allergici a quel che meno si immagina (io ero allergica a qualche componente dell’apparecchio fisso ai denti, e mi riempivo di brufoli, tolto quello passati pure i brufoli) e tu magari sei allergica al silicone.
    Tra l’altro una mia cuginetta quattrenne ha avuto la stessa tua reazione con la polvere, improvvisamente, purtroppo son cose che capitano.
    Comunque la tua paura la capisco, che da quando c’ho il Mostro pure io c’ho molta moltissima paura di un sacco di cose. Facci sapere mi raccomando!!
    ti abbraccio, che ho letto da qualche parte che per l’asma aiuta (forse su un romanzo dell’Allende, ora che ci penso, quindi non so in effetti quanto sia vero….)
    ciao
    Elena

  4. Nathan dice:

    ma si che è allergia Panz. Una reazione degli anticorpi al pensiero di ristrutturare casa. Oppure al silicone. In questo caso manda una mail alla parietti e a carmen di pietro per sapere se hanno avuto gli stessi problemi e fatti spiegare come li hanno risolti.

  5. la coniglia dice:

    Replico, perchè in questi casi è bene. Sono certissimissima che è allergia. Comunque stasera chiedo un pò di info a mio papy che ha avuto anche lui problemi simili ai tuoi. E in più è bravissimo a calmare le persone. Anzi, quasi quasi ti faccio chiamare…Ma stai serena. Sicura. Serena e rilassata. E’ la sensazione del povero pesce fuor d’acqua che ti fa fare pensieri brutti…

  6. cg dice:

    Cara come ti capisco..io sono la donna più ipocondriaca d’Italia..ma nel ruolo di tranquillizzatrice non mi batte nessuno..è di sicuro un’allergia a sostanza estranea (secondo me è il silicone) per cui non ti fare alcun tipo di problema…tienici informati e guarisci presto

  7. scendi dice:

    Coraggio, vedrai che è “solo” un’allergia.
    E poi pensa a Che Guevara che, con l’asma, ha fatto pure una rivoluzione! 😉

  8. Seamus dice:

    Perdere il respiro per l’idraulico.
    Che banalità! 😉

    Comunque non sei la sola: molti maschietti perdono il respiro alla vista di un po’ di silicone!

    In bocca al lupo.

  9. Alessandra dice:

    Coraggio,
    sarà davvero allergia. Tieni duro. Questa correlazione di eventi potrebbe davvero rivelare la soluzione.

    Ti abbraccio,
    Alessandra

  10. Mammamsterdam dice:

    Dai, che ti scrivo da Salisburgo e ciò ha un effetto taumaturgico non indifferente (mettiti su Mozart, magari, intanto che leggi). Magari è allergia e ci arrivi anche da sola. Magari è uno strascico di enfisema, che se i post sono in ordine l´hai avuto prima dell´idraulico. Il problema non è quello, vai a farti vedere dal medico e qualcosa si trova.

    Ma io credo che ci sia una cosa più complessa legata alla paura di morire, e lo dici pure tu. Allora guardiamola in faccia, questa cosa, che io già ti trovo bravissima per averla tirata fuori da sola, e vuol dire che sei pronta ad affrontarla, sennò con cavolo che ci pensavi.

    Panz, a leggerti tu stai messa come me quando Ennio era piccolo. Io avevo gli incubi tutte le notti, una volta mi cadeva nel canale con tutto il passeggino e io in apnea a tirarlo fuori dall´acqua e non si capiva se poi alla fine ne uscivamo o no. cose così, normalissime quando si è madri di cuccioli piccoli e impegnativi, a cui vogliamo dare del nostro meglio, anche se poi ci serve il tempo per lavorare, anche se poi magari ci dobbiamo abituare davvero a questi nuovi ritmi, e le malattie che non finiscono mai ecc.

    Quando siamo stanchi, stressati ecc. smettiamo di respirare, automatico. O iperventiliamo, tutto stress. Questo mica ci fa tanto bene, oltretutto se ci aggiungi germi, enfisemi ecc. la cosa peggiora. Sicuramente hai anche dormito male perchè col naso tappato vai in apnea.

    A me mi ha sistemato questo e un mucchio di altre cosa una bella terapia del respiro. Proprio in quel periodo che dicevo sopra, Betta, una bolognese che conoscevo per lavoro, mi ha raccontato che lei era coach e la sua cosa si chiamava respirazione consapevole. Ho rizzato le orecchie e mi sono fatta una sessione di prova. Poi ho deciso di pagarmi le dieci sessioni successive. Poi le ho fatte in meno di tre mesi, io non mi rendevo conto, ma mi facevano tanto bene, ho tirato fuori della roba che manco immaginavo di me, tra cui che sono un control freak perchè fondamentalmente non mi fido del mondo. (Insomma, l´ho scoperto dopo che c´è gente che le prime dieci sessioni le fa anche in due anni, che tra una volta e l´altra deve elaborare). E non ti dico sia semplice, me le inventavo tutte, arrivavo sempre in ritardo, parcheggiavo male e prendevo multe, una volta mi sono presa una storta allucinante, 5 mesi di dolore. Ma l´ho fatto, sono scesa a patti con me stessa, e anche se non ho raggiunto il Nirvana vivo sicuramente molto meglio, respiro meglio (anche per cantare e recitare, bei side-effects), ho imparato a riconoscere i segnali di quando mi sto di nuovo raccontando palle per rassicurarmi, e va bene così.

    Ora, tu mi dirai, ma Betta sta ad Amsterdam, e anche se a Bologna ci capita, una terapia è roba complicata a distanza. Vero, però proprio a Bologna ci sono Lucia e Nicola, che fanno lo stesso e anche di più. Puoi sempre parlarci. La loro ditta si chiama Blessyou Italia, li trovi googlando. Vedi se possono dirti qualcosa.

    Male che va impari un paio di tecniche per respirare meglio, mica tutti devono fare i percorsi che ho fatto io.

    Ecco, io ti ho detto in breve come è andata a me, poi tu sei una persona completamente diversa e manco ci conosciamo, quindi mi scuserai se ho detto cose che non ti servono. Però puoi sempre pensarci sopra. Io posso solo dire che mi ha cambiato la vita, perchè mi sono resa conto del perchè stavo male e avevo paura, poi ognuno ha i suoi percorsi e se vanno bene per quella persona specifica, quelli bisogna seguire.

    Ma ripeto, questo puoi deciderlo e tirarlo fuori solo tu, a me sembra che già parlarne sul blog e leggere le reazioni che ti sono arrivate sia una cosa bellissima, coraggiosa e utile a molti. Il tuo modo per capire cosa ti fa star male sono sicura che lo trovi da te.

    Ciao,

    ba

  11. zazie dice:

    E’ solo allergia, vedrai. Peccato che se sei allergica al silicone non puoi piu’ farti le tette bioniche ^-^;
    un abbraccio

  12. Chiara dice:

    Ti capisco, a me farebbe paura da matti questa cosa del pesce fuori dall’acqua. E ha ragione mammaamsterdam, la paura di morire deve essere una dotazione delle madri. Io di tanto in tanto dico aNizam: “Ma se mi succede qualcosa, alla bambina ci pensi tu?”. Lui mi ha fatto notare che finora l’unico che rischia di morire – per spiaccicamento da 5 metri – è lui. Ma io penso piuttosto che un giorno potrei andare fuori di testa e ammazzarmi. ok, detta così sembro già da ricovero. Ma insomma, è una fantasia che a volte mi viene. In bocca al lupo e facci sapere.

  13. VALE dice:

    CIAO BELLA!!!
    STAI TRANQUILLA PER L’ASMA!
    TE LO DICE UNA CHE CI SOFFRE DA QUANDO E’ NATA E CHE OGNI 3X2 ANDAVA ALL’OSPEDALE A “RESPIRARE UN PO'”!!!
    COL PASSARE DEGLI ANNI LE COSE SONO MIGLIORATE….E SE HO CAPITO UN PO’ COME VANNO QUESTE COSE,CREDO CHE IN QUESTO MOMENTO SIA SOLO IL SILICONE DELL’IDRAULICO A BLOCCARTI I POLMONI!!!
    DON’T WORRY….SPARITO L’IDRAULICO SPARITA L’ASMA!
    AH…LA MIA BISNONNA E’ VISSUTA FINO A 96 ANNI CON UN’ASMA DA PAURA!

  14. Il Ciappetto dice:

    forse è il caso di ricominciare a fumare…magari roba buona!
    a parte questo ottimo consiglio te ne scrivo un altro migliore: più si pensa ad una cosa più questa prende il sopravvento. Per esempio l’altro giorno avevo due linee di febbre. Ci ho pensato tutto il pomeriggio. Dover seguire da sola due bimbe con la febbre lo trovavo impossibile.
    Poi è ritornato grande Ciappetto per cui volente o nolente ho dovuto pensare alla cena e la febbre improvvisamente è sparita!!

  15. Quasimamma dice:

    In bocca al lupo panz, io ne so poco, ma detta così anche a me verrebbe da pensare che sei proprio allergica al silicone…o a qualche componente del silicone..però capisco che la sensazione del non respiro sia orribile e che nn sia difficile formulare consequenzialmente un pensiero che contenga il concetto “morte”. Ma stai tranquilla, andrà tutto bene. Farai la tua bella trafila di visite e verr fuori che hai l’allergia a non-so-che (forse ai lavori dell’idraulico) e andrà tutto a posto. Ti abbraccio!

  16. Dottor C. dice:

    Quoto Il Ciappetto a diecimila!!!
    It’s time for water-bong…

    Grandissimo anche il pensiero di Scendi.
    Panza Guevara suona bene; come anche Fidel Tino..

    Per il resto è ovvio che sia colpa dell’idraulico: invidioso per non potere accedere alle gigatette non bioniche e non siliconate, ha pensato bene di vendicarsi facendo uso di prodotti malefici.

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