Sollievo
A diventare genitori ci sono eventi che si caricano tutti di una simbologia speciale. Eventi che non ci pensi mica prima di diventare genitori ma poi acquistano una loro speciale importanza.
Come quando.
Quando tua figlia c’ha le coliche no, in quell’inferno in terra che sono i suoi primi mesi di vita, che tu ti chiedi chi te lo ha fatto fare, ti chiedi anche se arriverà a 18 anni ancora lì a piangere per il male al pancino e tu a doverla cullare in modi e maniere perverse che se no lei ti urla addosso una disperazione da spezzare il cuore e allora, allora fa una sonora scoreggia, fa una cacca liquida e verde come il blob e tu ti rendi conto che quella cosa lì, quella cacca ti rende più felice di quella volta che hai fatto un ambo e hai vinto ben 15 euri al lotto.
Una cacca che ti salva la vita.
Oppure come quando dorme tutta la notte per la prima volta. Ti senti potente come quando i tuoi genitori ti hanno fatto uscire per la prima volta senza coprifuoco e allora sei andata in giro tutta la notte, così, solo per il gusto di dire “minchia, non ho orari, minchia sono grande e posso fare tutto quello che voglio” finendo la serata a sonnecchiare, in macchina, sotto casa della tua migliore amica.
Ci sono eventi così: cacche, sonni, primi passi che non lo avresti mai detto, prima che ti avrebbero riempito la vita di entusiasmo. Quando telefonavi, disfavi, facevi e lavoravi come una donna in carriera, pur non essendolo affatto, ma ti faceva sentire una che nella vita un po’ era arrivata.
E ci sono eventi che pensi che c’ha proprio ragione tua mamma. Eventi come oggi. Che dopo tre giorni la gattina, che è stata male, lo sai perché ormai la conosci, e non ha mangiato ne ha bevuto per tutti questi tre giorni, ecco: questa gattina si mangia un omogenizzato intero.
Era l’ultimo. Dovevi scegliere tra tenerlo per la figlia o darlo alla gattina malata. Hai scelto per la gattina, che la figlia tanto sta crescendo e hai iniziato a darle cibi veri.
E lei lo mangia. Tutto. A quattro palmenti. E beve pure. E allora tu sei felice, ti si scioglie un po’ di tensione. Applaudi come la frollina, che quando fa una cosa nuova e impegnativa, allora le dici “brava la frollina!!!” mentre applaudi e lei si ferma, si siede, si guarda le manine e poi comincia ad applaudire anche lei, felice che ha fatto una nuova conquista e ti sorride con i suoi tre denti e mezzo ed è il ritratto della contentezza.
Ecco, così, anche per la gattina. Ti applaude il cuore.
Perché c’ha ragione tua mamma.
Voi della famiglia Panzallaria non avete solo una figlia umana.
Avete altri due esserini pelosi. Che non dico mica gli volete bene uguale eh? ma che occupano un posto importante lo stesso.
E sono parte integrante di questo nido caldo che è la casa. Sono parte integrante di questa cosa che avete costruito insieme. Che non è perfetta. Che non volete perfetta. Che a volte vi stanca, stressa.
Ma è la vostra famiglia.
La tua e di Tino.
SOLLIEVO….
Evviva !!!
Meno male, meno male.
Evviva i mici, gli animali più teneri e più belli del mondo.
la frolla che applaude… mitica!! e tutti a ridere intorno a lei…
vostra figlia è un esserino splendido… e non parlo di quella grande!! 😉
non da meno i gatti…
PS: ottima la pizza di totò (via San Valentino): del genere enorme e molto sottile. posto davvero incasinato però!
Lo so. Se una delle mie gatte manca all’appello da troppo tempo, mi angustio come se avessi una figlia adolescente che fa tardi dalla discoteca. Non ti dico quando la Quarta ha avuto quella specie di collasso… che brutto, sono stata davvero male, infatti la mattina del lunedì mi sono attaccata al telefono appena le veterinarie hanno aperto.
E non mi vengano a dire che, quando hai figli, i gatti passano in secondo piano: anzi, ti senti ancora più mamma di tutte le tue creature, quelle pelose e quelle un po’ meno 🙂
Evviva per la rediviva inquilina di casa Panz!
“vostra figlia è un esserino splendido… e non parlo di quella grande” “non da meno i gatti”…
ehmm, Panza, ma… quando è sbucata quest’altra?
come hai fatto a tenerla nascosta?
Concordo con Doc, dove era l’altra sera quella grande? Vuoi vedere che la Sara in realtà, sotto adeguato travestimento, era la vicina che ti ha chiesto se la Coniglia era tua figlia? Sara ti abbiamo beccata!
BEH PANZ, io lo dico sempre che c’ho una bimba umana e 3 bimbi pelosi…
e anche io avrei dato l’omogeneizzato alla micia…
adoro le famiglie mici-umane, anche perchè la nostra per tanto tempo è stata più micia che umana (3 mici contro 2 umani, poi gaia ha un equilibrato ma ora siamo 4 femmine due maschietti… mi sa che dovremmo rimediare in qualche modo… opterei per un giro al gattile!)
eccomi…presente all’appello mamma di due pelosi prima che di un bimbo umano…e unica femmina in casa….
loro sono i miei bimbi, e io sono una mamma che si sente molto in colpa perchè li trascuro….
ma avrei fatto tutto come te, compreso l’omo al gatto e non al figlio!
e tiro un sospiro di sollievo che le cose si stiano risolvendo…
Panza hai fatto bene, i nostri pelosi sono importanti, si meritano le nostre cure e tu sei stata una brava mammina.
Il mio Ginger e’ sotto i ferri ora, ti prego pensalo.
Io sto di merda.