Imprevisti, probabilità, gatti e nanette

La gatta, da ieri, non mangia.

Si è chiusa in un silenzio oscuro, si è posizionata tipo sfinge sul letto e se fai tanto di avvicinarti un attimo, ringhia.

E non mangia.

Ieri l’abbiamo portata dal veterinario perché ci siamo proprio spaventati. Ho ripensato all’estate in cui avevo la frollina in pancia e lei è stata male che l’abbiamo dovuta operare e il dottore le ha tirato fuori dallo stomaco una enorme palla di pelo e poi mi ha detto “se succede un’altra volta è morta”.

Il veterinario l’ha tastata, l’ha toccata in ogni dove e lei tranquilla, pure le fusa gli faceva a lui.

Insomma, secondo la diagnosi questa gatta non ha nulla di fisico che non vada. Secondo il medico la gatta ha subito un forte stress. Ha preso una paura.

E a me è venuto in mente che il giorno prima la frollina, mentre io ero voltata, le ha tirato con veemenza (la differenza tra carezze e ceffoni non è ancora ben chiara alla piccola erede) un lego in testa e addosso.

Insomma, secondo il veterinario la gatta potrebbe avere paura di nostra figlia. La piccola dolce e tenera frollina che gattona come godzilla e quando le si scaglia addosso lo fa con una classe che anche la Ripa di Meana ne ha grande invidia!

Ecco. Ci vuole lo psicologo per la gatta. Ci vuole qualcuno che le sussurri parole rassicuranti all’orecchio e le faccia capire che quella bambina, sotto le spoglie di una crudele nanetta capellona, cela un cuore buono come il cioccolato.

Intanto la lina non ne vuole sapere di mangiare e bere e noi continuiamo a essere preoccupati un bel po’. Domani se continua così la riportiamo dal veterinario, forse urgono esami più accurati.

Nel frattempo la frollina è un’enorme spaccamaroni. C’ha sti due denti che hanno bucato e forse le danno fastidio un bel po’. Fatto è che spacca i maroni. Fa la gnioletta, piagnucola, vuole sempre essere al centro dell’attenzione e non sopporta il passeggino.

Se siamo a casa vuole continue attenzioni. Fuori non tollera più di 15 minuti seduta sul suo  potente mezzo.

Peccato che nel pomeriggio, oggi, io stavo strippando a stare in casa.

Ok giocare con i peluche. Ok costruire torri che lei abbatte. Ok percorrere 203 volte il circuito di casa trascinando sedie.

Ma avevamo tutti bisogno di un po’ d’aria. Così siamo andati alla festa di un quartiere del centro, c’erano i negozi aperti, c’era il musicantedellabrettìa che musicava e le lucine di natale in ogni dove.

Molto bello. Molto natalizio.

Ma noi avevamo il sottofondo musicale. Un tappetino di pianti isterici che ci ha accompagnato in ogni dove.

Fin dentro ad un bar, con il dottor carlo, la babi e il musicante. Per tentare un po’ di vita di persone adulte che hanno anche degli amici e fanno i giovani.

Solo che sembrava di passarsi una anguilla saponata. La frollina era un’anguilla saponata, noi le sue vittime.

Ora sono spossata.

Penso alla possibilità che sia la varicella che cova. Penso alla possibilità che la gattina peggiori. Penso alla possibilità che arrivi lo spirito santo e mi faccia santa senza passare dal via, come al Monopoli quando tiri sù la carta delle probabilità.

E penso che non è possibile.

Perché a me, al Monopoli, mi toccava sempre la carta degli Imprevisti e dovevo passare un giro ferma, nella prigione di stato.

7 commenti
  1. S.B. dice:

    Oggi Penelope sul treno Milano-Firenze ha cominciato a divincolarsi. Non c’era verso di prenderla. Ad un certo punto mi ha guardato ridendo è mi ha detto “Sono un’anguilla!”… Ti capisco ! O_o

  2. Elena dice:

    Ehm, l’avversione del passeggino secondo me va a braccetto con i primi esperimenti di camminata e corsetta. Per noi quella dell’avversione al passeggino (con tanto di lanciamento fuori, che mi è pure caduta sul marciapiede, con allegata sgridata della traspanonna – a me mica al mostro, che comunque non si è fatta niente) è stata una fase durata quasi 3 mesi. Giusto ora si comincia a migliorare!! Ma son stati 3 mesi lunghissimi.
    In bocca al lupo, forza e coraggio
    Elena

  3. ilciappetto dice:

    Eggià!! Oramai ci siamo con i primi passi!
    Che bello…dopo si che non ti passerà veramente più!
    Per quanto riguarda il gatto, ho un’amica che li prende molto sul serio e lo potrà guarire dallo stress…e forse guarisce anche il tuo di stress!

  4. Michy dice:

    beh può essere che ora che frollina sia più grande, la gatta abbia capito che questa qui è fissa in casa e non se ne va…e rompe pure! quindi può essere stressata…anche se pure io la riporterei dal vet se vedi che non passa!
    anche noi ieri avremmo voluto andare alla notte bianca del quartiere di cui parli, ma con simone sempre raffreddato siamo rimasti a casa…che palle però se continua cosi non usciamo più!

  5. Sturm und Drang dice:

    Ma sei sicura che la gatta abbia tali problemi psicologici a causa di tua figlia? Non hai considerato l’influenza che potrebbe aver avuto la Coniglia su di lei? Coniglia e gatto vanno d’accordo? Bho!!!
    Ciao ciao!

  6. Luciana dice:

    Ho avuto gatti e “anguille”, la seconda poi all’età di 6 mesi ha avuto la brillante idea di farsi venire un’allergia agli acari che le faceva venire la bronchite una settimana sì e una no e rischiava di soffocare tutte le notti. Sono sopravvissuta, le figlie sono cresciute e pure bene, i gatti andati e venuti ci sono sempre. Ora c’è la menopausa che è una rottura di palle come i denti della Frollina. Passerà.
    In compenso non credere, come dicono tutti, “figli piccoli guai piccoli, figli grandi guai grandi”. Tra un po’ Serena si laurea e noi con lei, è bella, simpatica, divertente e grande. Livia anche si prenderà la laurea ed è bella anche lei, dolce e protettiva. Due anguilline speciali.
    Tieni duro!

I commenti sono chiusi.