Tinate

Tino, homo tecnologicus per eccellenza, sta subendo degli smacchi pazzeschi dalla stessa tecnologia da lui acquistata con dedizione e amore.

Lui che si picca di essere il Re dei furbi, il Furber King per eccellenza  – che da Mac Donald gli volevano dedicare un panino – ultimamente perde dei colpi vieppiù.

A me poi si dice che sono una recriminatrice, ma non posso non pensare alla macchina fotografica, acquistata su Internet per prendere er mejo della tecnologia, dopo anni che – ammiccante – mi sentivo dire:

“adesso aspettiamo qualche mese, che a gennaio 2007 esce il modello x e quel che ora paghi 100 dopo lo paghi 50…mi sono informato, mi sono informato…prenderemo il meglio pagando la metà!”

poi abbiamo comprato la macchina, a gennaio 2007, come da promessa elettorale del Furber King.

Siamo a ottobre 2007 e riusciamo a scaricare le foto una volta si e 100 no. Spesso mentre stiamo per fare lo scatto dell’anno (che a noi Cartier Bresson ci fa un pippone!) la simpaticona si spegne e ci fa l’ombrello e un ricco ditaculo.

Per non parlare dell’ultimo, astutissimo acquisto.

Al Tino – che in testa c’ha una selva indomabile di capelli che basta gli crescano un centimetro e fa gli alettoni laterali – gli serviva un nuovo rasoio elettrico per raparsi.

Lo abbiamo acquistato nel negozio “di fiducia” e fiduciosi siamo tornati alla nostra magione per procedere all’opra di deparrucco.

Mentre spentolo e spadello domenica sera, sento che il mio prode e fascinoso compagno in bagno sta procedendo al restyling del suo invidiabile bulbo di capelli.

Dopo circa una mezz’ora se ne esce, convinto e sicuro che la sua nuova macchinetta lo abbia fatto ancora più bello e fascinoso.

Lo spettacolo è davvero inquietante.

Tino ha ancora i capelli semilunghi (in proporzione, ovviamente!) al centro della testa e lungo i basettoni, però sui lati, poco sopra suddetti basettoni, c’ha delle specie di crateri di pelata a vista.

Anche dietro la testa.

Sembra uno a cui hanno messo gli elettrodi o hanno fatto una lobotomia d’urgenza.

Roba da accaponare la pelle!!!! Lui sostiene che la macchinetta sia difettosa, io sulle prime penso che invece delle pasticche per la tosse abbia ingerito una delle suppostine della frollina e sia in stato di fattanza drogata.

Lo convinco a farmi procedere ad un restauro completo ma poi succedono delle cose, tipo che la frollina c’ha una crisi (forse dovuta alla vista del di lei babbo!) e devo passare la notte a coccolarla a letto, mentre lui dorme sul divano.

Lunedì mattina il tempo ci è crudele e non riusciamo a metter mano al capolavoro. Sembra che tante piccole astronavi siano atterrate in testa al mio fidanzato e abbiano lasciato impronte come cerchi nel grano.

Passo la giornata a chiedermi se i suoi capi, i suoi colleghi, lo faranno internare o semplicemente lo allontaneranno dall’azienda per il buon nome di essa.

Solo al lunedì sera riusciamo a procedere a un pareggiamento (almeno parziale) del disastro ambientale e tricologico.

Constato che è proprio la macchinetta la colpevole e che il mio povero fidanzato non c’entra nulla.

Constato anche che il suo curriculum di homo tecnologicus si sta sputtanando alla grande e se continua così non lo mando nemmeno più a comprare le pile al supermercato per i giochi suonanti della frollina.

10 commenti
  1. Dani dice:

    Ho la vaga idea di essere affetta dalla stessa malattia del Tino! Anzi, a dire il vero mi sto vivendo alla grande la settimana antitecnologica…che sarà bellissimamente raccontata in un post, appena trovo il tempo e pc permettendo…
    Fra parentesi, cara panz, ti porgo un interrogativo: io odio il marrone, compro tutto nero. Stamattina che volevo comprarmi degli strafighissimi stivali marroni…non li ho trovati!! Perchè il destino me li ha propinati neri????
    🙂

  2. Dottor Carlo dice:

    Va be’, ma non è colpa sua. Insomma, gli oggetti possono anche avere imprevisti difetti (specie se magari vengono fatti a stecchetto – ossia a ca**o – da aziende che potrebbero essere il corrispettivo della mia editoriale…).

    Difendo Tino a spada tratta; e la perfezione non esiste (altrove… MUAH AHA AH AH).

  3. la coniglia dice:

    Aiuto ho le lacrime agli occhi…Povero Tino super-iper-tecnologico!!!!Ma come mai questo calo?
    Io voto l’idea della droga tramite suppostina 🙂

  4. sonia dice:

    Si tratta di una rivolta femminile all’uomo sapiens-tecnologicus: infatti si parla di macchinA fotograficA e macchinettA per tagliare i capelli. Due donnine della tecnologia, claro!
    Girl Tecnological Power!
    sonia

  5. Giuliana Cupi dice:

    AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH…basta ché a furia di ridere m’è venuto il mal di…panza!!!
    Scriverò poi di Max alle prese con il pc, un confronto sublime uomo – macchina…non devo dire che vince ché tanto lo sapete già…
    Baci
    Giuliana

  6. Chiara dice:

    Ti potrei citare per danni, Panz. Leggevo il post nella delicata fase dell’addormentamento della principessa e sono sbruffata a ridere sul più bello, suscitando l’indignazione dell’interessata…

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