Orecchie naso e gola

Il grande mondo della maternità si spalanca ogni giorno vieppiù a noi novellini; quei sentito dire delle mamme, delle zie e delle sorelle più grandi prolemunite diventano realtà anche per noi.

I mali di stagione. Le corse dal pediatra. Le file in farmacia per acquistare batterie di sciroppini, goccine, antibiotici e supposte.

Le notti insonni.

Le orecchie che fanno male (non le vostre, quelle del pupo di turno…)

Tu e tuo marito che scoprite che alle 4.30 del mattino, su Italia uno danno “Il mio amico Arnold”, mentre cercate di arenare la cascata di muco che produce vostra figlia.

Lei che dopo aver mangiato – con fatica – la pappa, mentre tu la tieni in braccio per farla digerire, per via di una tosse secca e isterica ti vomita addosso tutto il passato di verdura…

ed è la III volta in 10 giorni!

Son cose indimenticabili.

Telefonate alla vostra pediatra che è più impegnata di Bush, nella ora – dalle 8 alle 9 del mattino – in cui si presta per le consulenze telefoniche.

La bambina in quel momento ha solo una forte tosse e raffredore. Non pensate che la cosa si evolverà tragicamente nel corso della giornata.

Dovete lavorare, domani avete un incontro e dovete prepararlo. Portate la bimba dai nonni, come al solito.

Con medicine e raccomandazioni.

Non passano due ore che vostra suocera vi telefona urlando che sta andando a comprare le gocce per le orecchie, che questa bimba ha una forte otite che non mangia che piange come un vitello che bisogna correre correre che se si rompe la membrana addio che suo marito è diventato sordo così, per un’otite non curata e che lei lo sa perché la conosce sua nipote che voi le avete fatto prendere freddo e a lei non interessa niente se dite no, lei la porta da quel farmacista che fa il farmacista da 40 anni ed è quasi un dottore e fanculo la pediatra, fanculo tutti, attenzione attenzione, al fuoco al fuoco.

Correte dai nonni, con una certa agitazione – anche se non capite chi possa avervela attaccata… – e trovate una bimba che non sta mica tanto bene.

Occhio da pesce lesso, naso rosso, pianto inconsolabile.

La nonna è preoccupata e vi guarda con riprovazione, chissà cosa avete fatto a sua nipote perché le sia preso un malanno del genere!

Vi urla in faccia di tutto. Come se la figlia fosse sua e voi foste la baby sitter irresponsabile. Vi sentite in colpa alla grande, vorreste mandarla a cagare sta parruccona cotonata, ma non potete: vostra figlia sta OGGETTIVAMENTE male, forse lei c’ha pure un po’ ragione e comunque ora bisogna pensare alla frolla.

Tentate di farla dormire. In braccio a voi, che siete pur sempre quella ingrata, irresponsabile della mamma. Ma sta proprio da cazzo sta bambina. Voi che non avete dormito siete stanca, molto stanca.

E dovete tenere duro e non farvi prendere dall’ansia. Anche se la nonna dice che sta per mettersi a piangere, che soffre quanto sua nipote nel vederla stare così, che sta morendo di preoccupazione.

Provate a chiamare la pediatra. In cuor vostro sapete che è solo una forte influenza con febbre e mal di orecchie. Ma cosa è giusto fare, visto che la pediatra – ovviamente – non si trova?

Prendere le medicine che vi ha prescritto al mattino, aspettare il domani e portarla a fare vedere solo dopo tante ore?

Chiamate anche una pediatra che vi ha consigliato l’amica Salsicciamamma, ma anche questa è impegnata.

La suocera sta per piangere.

Il suocero urla, complicando le cose semplici. La suocera dice che a lei non interessa niente, va a comprare le supposte e poi gliele mette. Voi vorreste arenare questa psicosi collettiva, vorreste mettere anche un freno alla lingua biforcuta ma non avete che in testa vostra figlia.

E il magico mondo delle OtitiLaringoFaringitiRiniti e sti cazzi.

Alla ennesima scena tragicomica della suocera che urla “dobbiamo andare al pronto soccorso, dobbiamo andare al pronto soccorso!” cedete.

Vi fate accompagnare dal suocero al pronto soccorso.

Lui che è uno discreto si infila sulla pista di entrata delle ambulanze, manco stesse morendo, la povera bimba!
Voi che avete sempre odiato queste cose vorreste sotterrarvi, ma non è il momento.

Portate ancora i segni di una notte insonne, siete vestite alla PeneDiSegugio e avete tra le braccia una bimba che rantola come un treno a vapore.

Ma siete abbastanza tranquille. Perché sapete che non può essere nulla di grave. E vi stupite pure: quando tutto intorno a voi diventa ansia, di solito voi vi trasformate nella reginetta dell’ansia e invece sto giro siete tranquille.

Non avete nemmeno voglia di polemizzare con la suocera. Ne’ di redarguire il suocero che corre a destra e a sinistra come se l’unica malata, in ospedale, fosse sua nipote.

Ci siete voi. C’è il ricordo di vostra madre. Di quando stavate male da fanciullina e lei, comunque sorrideva sempre che era un piacere e voi vi sentivate serena e tranquilla perché lei sembrava serena e tranquilla.

E sapete che ce l’avete nel dna sta roba qua.

Che volete fare uguale.

E infatti la bimba urla e scalpita tra le cure del dottore. Ma voi le sorridete, la abbracciate con amore.

Sapete che presto tornerete a casa, le darete la batteria di medicinali che vi prescrivono. Preparerete il suo lettino.

La accudirete giocando un po’ e tenterete di farla addormentare. Lei, il suo febbrone, le sue orecchie doloranti, la gola rossa e il raffreddore.

Voi che ora siete madre.

Nel modo che vi piaceva lo fosse la vostra.

10 commenti
  1. Quasimamma dice:

    Io e Sara siamo solidali con te e frollina. Domani sarà il mio ventiseiesimo complenno e la mia piccola ha la febbre e il raffreddore..mi sa che questa calata di batteri nn ha risparmiato nessuno…vi siamo molto vicine, tappate in casa e sotto la colata lavica di muco!!!!

  2. Sara dice:

    sei un mito.
    la calma della mamma… sei meravigliosa!
    ti ricordi che ti raccontavo di pediatria?
    in bocca al lupo per la nottata!
    un bacino alla piccola.
    sara

  3. zazie dice:

    Un abbraccio solidale a Frollina. Ho un’influenza terribile dalla scorsa settimana e da un paio di giorni ho contagiato anche T. In casa ormai ci sono solo scatole di medicinali e fazzoletti. =-=;

  4. Chiaretta dice:

    Andrea dice, e io mi associo, che in questa stagione un pezzo come questo meriterebbe spazio su un quotidiano.

  5. Schifezza dice:

    Povera stellina…. però tu sei stata brava!…
    Ma alla fine la diagnosi quale è stata? Sta meglio la pupa adesso?…
    Troppe domande, comunque un abbraccio a tutte e due…
    Bacio.

  6. Chiara dice:

    Benvenuta nel magico mondo del muco: da ora in poi, imparerai tutti i nomi di tutti i farmaci acconci, tradizionali e naturali, e apprenderai nuove mosse di arti marziali sconosciute per riuscire a fare i lavaggi nasali alla Frollina.
    Imparerai la sottile arte dell’appostamento, fisico e telefonico, per trovare la pediatra. Inoltre, imparerai a memoria tutti i tuoi diritti civili per indurre la pediatra a venire a casa tua a visitare una bambina febbricitante, invece di “vestirla bene e portargliela in studio”. Capirai come dosare ansia e freddezza per non passare da quella che rompe ad ogni raffreddore, in modo che ti venga dato il giusto credito.
    E ti ammalerai: mettilo in conto.
    Di buono c’è che tua figlia non va al nido, quindi penso che i momenti più critici saranno l’inizio della brutta stagione e il periodo dell’influenza.
    Bon courage!

  7. Panzallaria dice:

    inutile dire che la notte trascorsa è stata un inferno ed io che in queste cose non sono da meno, dopo tante ore con la rinitebaby, mi sono presa un bell’asma da attacco notturno, di quelli che tino ha dovuto fare la spola tra la piccola rantolina e la sottoscritta!!!

    sto per andare ad un impegno di lavoro piena di entusiasmo e lucidità!

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