Sempre sui giardinetti
Il magico mondo dei giardinetti riserva sempre tante sorprese. Per esempio in questo inizio di autunno, non faccio altro che fare incontri, ai giardinetti.
Gente ingoiata dal tempo e dalla città, che non vedo da anni e che rispunta fuori con figli a carico.
E allora è stata la volta della compagna delle medie. Quella che non vedi da quando avete dato la prima lingua ad un ragazzino.
Sposata con un riccoriccone abita sui colli (quanta strada da quella lingua al cinema, al buio..) e c’ha un figlio di tre anni e uno di quattro mesi.
Divertente aggiornarsi su tutto quello che è accaduto negli ultimi 20 anni….divertente, anche, spettegolare su persone che non vediamo da altrettanto tempo, che bisogna inventarseli gli scoop perché quelli a disposizione puzzano come un cane bagnato!
E poi è stata la volta della compagna di Liceo, quella che l’hanno bocciata in quarta ginnasio, per cui avete frequentato solo una classe insieme.
Ma te la ricordi per una memorabile festa di compleanno e perché se volevi fare fughino (bigiare, non andare a scuola, nonsocomeditevoi ma avete capito…) lei era sempre disponibile. (Uno dei motivi per cui non arrivò al quinto ginnasio).
Lei si presenta con una carrozzina che sembra una fuoriserie e una bimba di 15 giorni. Tu la riconosci, vi date qualche pacca sulla spalla e poi fai la figa, quella che ormai di bebè ne sa a pacchi perchè la frollina c’ha nove mesi e hai un sacco di esperienza e allora le dici “come ti senti?” con quella voce empatica, da donna che capisce il trauma e gli ormoni e tutto il resto.
Lei ti guarda e risponde con un “sai, quando arrivi al terzo diventa un po’ impegnativo…” che ti fa capire che stai parlando con una riproduttrice professionale e levi tanto di cappello.
Riproduttrice professionale e molto devota, almeno a considerare i nomi dei pupi: Benedetta, Mosè e Giuseppe.
Poi ti sposti di giardino in giardino e incontri anche quell’altra compagna di liceo, quella che a dire il vero non la mandi molto giù perché è una falsetta, ma è gentile e ti rendi conto che non ti fa più ne’ caldo ne’ freddo, credevi di averla proprio in antipatia e invece non succede nulla, sei anche contenta per lei, che c’ha una bimba di due mesi più grandi della silvia e l’ha chiamata silvia pure lei.
E poi ieri, ieri troppo bello. Ieri ai giardinetti ho incontrato la mamma di un ex fidanzato della mia amica Irish con il figlio di questo ex fidanzato, che lui ha avuto con quella con cui si è messo dopo l’Irish.
E abbiamo passato il tempo a parlare della Irish che si vede proprio che a questa nonna le piaceva più la mia amica di questa ed era una scena surreale, con il piccolino lì e con la nonna in fase nostalgia dell’ex nuora.
Che mi è venuto in mente quando con l’Irish e questo ex fidanzato andavamo in vacanza nella casa al mare di questa nonna nostalgica e io dormivo nella depandans (che questo ex fidanzato c’aveva tanti soldini) e tutte le mattine mi svegliavo e mangiavo tanti fichi, direttamente dall’albero e poi mi veniva un mal di pancia da competizione, ma i fichi erano troppo buoni.
E mi è venuto in mente che andavamo a farci le canne nelle spiagge coi sassoni della CalabriaquasiBasilicata e della BasilicataquasiCalabria e una volta, a furia di farmi i cannoni con questo ex della Irish che fumava come una ciminiera, credevo che mi sarebbe venuta una paresi, perché non riuscivo a smettere di ridere.
E una volta siamo rimasti bloccati in una spiaggia a causa di un incendio e io ho fatto la civetta – tutto il tempo – con uno che c’aveva forse 6 anni in meno di me e alla fine ci siamo sbaciucchiati a gogogo in mare, con il fumo e tutto che usciva dai boschi e il sale e il sole e io che non me ne fregava nienteniente delle regole e quello lì, anche se era un fanciullino, era proprio un bel fanciullino.
Che poi, ho saputo, l’anno dopo gli sono caduti tutti i capelli, ma quell’anno lì era proprio bello e io mi vantavo, da vera zoccolona, che mi ero sbaciucchiata con un ragazzino bello bellino.
E adesso incontro questa nonna e questo nipote e ripenso che il tempo passa anche attraverso queste riproduzioni, che non ci pensi mica quando fai fughino da scuola per l’interrogazione di greco che la frichettona con cui stai facendo fughino la rivedrai, un giorno, al parchetto e c’avrà tre figli come lo Spirito Santo e che la tua compagna delle medie con cui facevi ginnastica e andavi al cinema e tant’altro, anche lei si è sposata sui colli e vive in una casa con l’ascensore e due bambini.
E che la Irish alla fine avrebbe lasciato il fidanzato di madre nostalgica e sarebbe stata più felice così e lui avrebbe figliato prima di lei pure, lui che un tempo diceva che voleva spaccare il mondo con la rivoluzione anarchica e alla fine, invece, al mondo si è omologato: vive in un super attico, si è sposato una che vota a destra e fa l’avvocato.
E’ una ruota che gira la vita e il mondo.
E non sai mai dove ti porta. Dal sassolino che raccogli ai giardinetti per ciucciarlo tutto, che c’hai i dentini che fanno male, al letto in cui tirerai l’ultimo respiro, in pace o in guerra con te stesso e gli altri.
se fossi un prof di letteratura direi così ‘ed ecco che Panzallaria nel post di oggi ci ha riproposto alcune delle sue tipiche caratteristiche letterarie: il gusto per l’aneddoto, il ricordo offuscato dal sentimento e il fatalismo di come è strana la vita. Il tutto concluso con una frase che, a seconda dei casi, ti lascia quel senso di vuoto o un forte senso di pace…’
A me vien da pensare che prima di incontrare tuo marito i tuoi baci facevano cadere i capelli….meglio di heroes 😀
Bel Blog!!
Siamo tornati su controcopertina.it, aggiornate il link al nostro sito se potete!
meraviglioso, meraviglioso.
E speriamo.
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