Competition
Siamo (quasi) guarite: io respiro, Frollina rantola meno. Si torna all’opre di grandi e piccoli; tentar di incrementare e mantenere il lavoro per me, gattonare ovunque e scoprire il mondo per lei.
NonnaSuocera, dal canto suo, ha ripreso le sue normali occupazioni di nonna supercompetitiva e possessiva e facciotuttoioperquestanipote.
Il fatto che NonnaMagretta abbia tenuto la creatura per duedicodue! giorni di fila, mentre noi eravamo a Milano, le ha causato uno choc competitivo di proporzioni inusitate.
All’inizio ha retto bene, ma poi deve averci dormito sopra più di un po’ e ravanaravana nella sua mente contorta, ha ceduto alle gioie dell’entrata in gara.
Devo dire che eravamo indecisi, io e il nonmarito, se avvisarla o meno di quanto sarebbe accaduto in quel fatidico week end. “possiamo sempre farle credere che frollina è venuta con noi rimanendo sul generico” “oppure non le diciamo nulla, magari non si accorge nemmeno che siamo andati via”.
Poi abbiamo pensato che non è giusto. Non è giusto fare il suo gioco e deve capire che non è l’unica al mondo, non l’unica nonna, non l’unica che si può prendere cura della creaturina.
E che non siamo all’asilo.
Così, molto serenamente, le ho comunicato il tutto. Lei ha retto bene, sembrava molto serena. “E’ giusto, NonnaMagretta non ci sta mai che è sempre al lavoro…” ha anche detto.
Poi sono passati i giorni.
Mentre pasteggiavamo al matrimonio dell’anno, per la verità, ci ha telefonato. Chiedendo se andava tutto bene e offrendosi di andare da NonnaMagretta, nel caso avesse avuto bisogno, che lei ne sa a pacchi, che lei sa cosa si deve fare con la frollina e così via.
L’abbiamo rassicurata e messo a freno la sua nascente competition.
Poi.
Poi è stato un rotolare verso un’ansia da “forseQuiQualcunoMiVuoleFareLeScarpe” senza fine.
E “le scarpe” le ha fatte lei. Le ha comprate, per il vero.
Cioé: non più di una settimana fa, mentre insisteva che la frollina ha bisogno di scarpe ora che gattona e blablabla, le ho comunicato che io le scarpe non le trovo questa gran figata e che fin quando mia figlia può stare libera di muovere i suoi piedini che dio le ha fatto scalzi, allora vorrei resistere. Quando comincerà a camminare, provvederemo con un paio di scarpe che VOGLIO comprarle io. Ci tengo, le ho detto.
Ieri, arrivata a casa loro, dopo non aver chiuso occhio, con il rantolo da asma nel petto e la frollina sorridente, NonnaSuocera mi ha mostrato i due 2 due due 2,2, 2, 2, 2 paia di scarpe che le ha comprato e che voleva a tutti i costi metterle quella mattina stessa.
Io ho sentito la caffettiera che vive nel mio cervello fare cr cr cr e il caffè è uscito in un attimo, sporcando tutti i fornelli del mio cuore.
I neuroni, affogati in un mare di sonno e rabbia, hanno dovuto pensare a Gandhi per rimanere tranquilli e anche il pelato, occhialuto, umano, buono non ha potuto molto.
E alle mie critiche, ai miei “ma come? te lo avevo detto che mi sarebbe piaciuto comprarle io le scarpe? ma non ti ricordi che ti ho detto che non ci tengo che lei metta scarpe ai piedi prima del tempo…” per tutta risposta lei ha alzato le spalle e mi ha risposto “era tanto che ci tenevo a comprarle delle scarpe!”.
A quel punto la caffettiera era vuota. Completamente rovesciata.
Perché.
Perché è tanto che ci tiene a comprare questo e quello, è tanto che ci tiene che anche a casa sua frollina abbia una stanza, di quelle vere, con TUTTO, come se fosse casa sua.
E’ tanto che le dico di non farla giocare con le sue cazzodiramine di rame con il manico ad uncino, che la piccola si potrebbe fare male e TUTTI i santi giorni la fa giocare con le cazzodiramine.
Perché non fa altro che ripetere frasi idiote del tipo “è troppo bella questa bimba, io non la merito” oppure “abbiamo fatto un capolavoro!” come se la vagina da cui è uscita fosse la sua!
E perché cerca la conferma di essere la migliore del mondo, ti dice che dove vive lei c’è tutto, c’è tutto in casa sua, da noi – certo – è più complicato, ma lei ha una casa grande e allora…
certo che la bimba, si vede che è stata bene con NonnaMagretta due giorni, ma “non ha pianto nemmeno un po’?”
“guarda, oggi abbiamo provato a farla stare sul letto della sua cameretta, così si abitua per quando ce la lascerete per qualche settimana…”
qualche settimana? qualche settimana? qualche settimana?
Insomma, è in TRANS AGONISTICA nonnesca. Vuole che io le dica che lei è brava, buona bella e che in fondo se la merita la nipote, che non può sempre trattarsi così male e pensare solo agli altri ma anche un po’ credere che non è una merdaccia ma può meritarsi tante cose e che quella bimba sta bene con tutti ma con lei in particolare perché un’altra nonna così non c’è al mondo…
E io, che sono una persona buona, gentile e che tenta di comprendere gli altri, sapete cosa faccio?
sto zitta.
perché sono anche uno scorpione.
e a me le persone che vengono ferite dalle minchiate ma non ci pensano due volte prima di faredire cose che potrebbero ferire gli altri (tipomagari ci tenevo a comprare io le scarpe a mia figlia)
fanno un po’ arrabbiare.
poi mi passa eh?
ci sono cose più gravi eh? so che mi aiuta molto eh? le sono grata eh?
ma a volte la caffettiera fa uscire il caffè nel cervello…
Io la mia suocerina ce l’ho a 150 km da modena…evviva!!!
allora panz, ecco cosa fare:
no no cara nonnasuocera, queste scarpette non sono belle, di più!!! e come mi piacerebbe metterle a frollina, solo che il pediatra mi ha assolutamente vietato le scarpe finchè non cammina benissimo, e comunque bisogna andare con frollina a comperarle perchè bisogna esser sicure che il piede calzi perfetto…
Ah, la cameretta per Frollina? che idea stupenda ma non è il caso purtroppo, sempre il pediatra mi ha detto che non è bene che il bimbo abbia due camerette in due case diverse perchè questo potrebbe confondere parecchio le idee di un cervello così giovane… e potrebbe non voler dormire mai nella camera numero 2 tenendovi svegli per tutte quelle settimane che la vorreste ospitare…
A MALI ESTREMI ESTREMI RIMEDI
ba1976 è un genio! Sul serio…forse perchè lo hai descritto così bene, forse perchè reagiamo nella stessa maniera, ma io leggendo mi sono arrabbiato, mi si è proprio chiuso lo stomaco dalla rabbia.
Io le avrei tirato in faccia il caffè…e pure la caffettiera.
Per quel che vale, ti sono vicino 🙂
anch’io sono uno scorpione. ma sarà forse che l’ascendente è pure scorpione… credo che non sarei riuscita a mantenere cotanta calma! capisco molto bene quello che vuoi dire: c’è tanta gente che si piange addosso cercando rassicurazioni poi ci sono quelle persone che per sentirsi meglio feriscono. è proprio un atteggiamento egoista! e io non reggerei.
tra l’altro mia nonna è così.
sei stata brava panz!
andando sul personale…
in tenera età mi trasferivo a Pian del Voglio durante il periodo estivo tipo luglio-agosto-un po’ di settembre per respirare aria buona e non crepare di caldo. un po’ stava con me la mamma, un po’ stavo con i nonni, il papi arrivava il venerdì, per almeno un paio di settimane emigravo al mare.
cmq un anno sono rientrata in casa mia (sempre questa) e non riconoscevo più l’appartamento: non sapevo dov’era il bagno nè la mia camera.
papà si è traumatizzato che sua figlia non si sentisse più a casa e le mie permanenze all'”estero” si sono estremamente ridotte!
è strano no?
un bacio alla gattonatrice!
sara
L’idea della caffettiera rende benissimo la rabbia che sale. La mia caffettiera bolle e ribolle un po’, ma poi scoppia. Dopo spengo il gas e me la faccio passare, ma i segni delle bruciature rimangono.
Mia mamma ha sempre altamente rigraziato:
1) la Marzola, montagna alta 1738 metri che ci divide dalla prima nonna
2) il mar Mediterraneo, con profondità massime di 2800 metri, che ci divide dalla seconda nonna
Eh eh che posizione geografica strategica che si è scelta la mia mamma!
Tu Panz sei stata anche troppo paziente!
sonia
le suocere nonne alla prima nipote sono purtroppo (quasi) tutte uguali….sgancia il secondo e vedrai che si polleggia 😉 e anche tu diventi meno possessiva
baci
Non so proprio come fai a stare zitta. Io non reggerei un minuto.
Ma a Dio piacendo, di suocere non ho bisogno (non come ne hai bisogo tu, voglio dire).
La mia ceffettiera ha la guarnizione molto meno resistente della tua…:-)
Giuliana
A parte il consiglio di Ba1976 a cui mi inchino e che adotterò a breve, volevo dirti che
a) mi sono fatta 4 risate
b) risate amare perchè quella che hai descritto è mia suocera, che vive lontano da noi, ma quando viene fa gli stessi discorsi. E siccome ora la Pulcetta è coi miei di genitori, che sono molto più intelligenti e mai la piazzerebbero davanti alla TV e mai le darebbero da bere il VINO o il caffè, e che la portano in giro e al parco tutti i dì e che MAI LE DIREBBERO CHE SONO MEGLIO DEGLI ALTRI NONNI, beh, 8 giorni fa i miei suoceri hanno detto che per andare a pari del tempo che i miei genitori trascorrono con Pulcetta loro hanno comperato la stanza così il prossimo anno Pulce può passare le ferie da loro. Che per esaudire ogni desiderio di Pulce salterebbero il pasto e che la palla e le scarpe che vorrei comperarle io le vorrebbero prendere loro. Che è un loro diritto fare i regali a Pulcetta e togliersi ogni sfizio.
Sono meno brava di te a controllarmi e a volte mi incazzo con il Love che nulla c’entra con quei due subumani!
Baciiiiiiiiiiii, E
ba1976 ma mi hai dato un’ideona grandiosa…per le scarpe ci avevo già pensato ma per la cameretta proprio no…e dire che ha una sua logica molto logica!!!
grazie!!!!
“Io ho sentito la caffettiera che vive nel mio cervello fare cr cr cr e il caffè è uscito in un attimo, sporcando tutti i fornelli del mio cuore”.
Questa è una delle frasi più belle che tu abbia mai scritto.
Ma non ho capito un paio di cose.
Davvero non hai sbroccato? Come czz hai fatto???
E soprattutto, come diavolissimo ha fatto Tàino a venire su così con una roba del genere? (senza offesa, eh)
@Rosy: mi sa che hai equivocato.. lo diceva a se stessa, non a Panza… insomma, non scherziamo, che se davvero fosse stato, un pugno fortissimo sul naso non glielo toglieva nessuno.
Vero???
ciao! sono contenta che siete sul piede della guargione 🙂
buon week end!
Ahimè, la mia mammina sta a 250km da me e dalla mia Viola, mentre la suocera sta a 5 minuti a piedi.. Non c’è competizione, ma se non ci fossero tanti km di distacco, son certa che nascerebbe eccome.
La frase “è troppo bella questa bimba, io non la merito” l’ho già sentita. Non detta a me, ma a mia cognata, per il suo primo figlio. La (mia) suocera non si è ancora azzardata a dirlo a me, nè a ridirlo alla cognata per la sua seconda figlia. Ma se ciò dovesse accadere, faccio scendere tutti i santi del paradiso in cui io non credo più, ma in cui lei ha fede. Non c’è niente più crudele che dire a una madre che non merita il proprio figlio. Dovesse succedere a me, la fulmino. All’istante. Che compri pure scarpe, vestitini orrendi al mercato dell’usato di Latina, giocattoli adatti a bambini al di sopra dei tre anni (ricordo che mia figlia ha al momento 6 mesi). Come Lillo, abbozzo. Ma se s’azzarda a dire una tale bestialità, pure mezza volta, succede il bordello.
Non fartelo più dire. Tu ti meriti la frollina ora e più che mai. Esattamente come ogni madre sana di mente si merita la propria progenie.
Al contrario di ba1976, io sono per una soluzione più rude e netta. Bisognerebbe indire un bel V-day_of_the_week anche per la suocera. Facciamo il Lunedì che è sempre il più antipatico?
Un abbraccio,
Rosy e Viola
Dimenticavo: @Ba1976: come si fa ad accedere al tuo blog?
grandiosa!!
io però avrei rigirato ancora un pò di più il coltello nella piaga..
OT- si panz, io è prof ci conosciamo da qualche anno. colpa di blog 😛
baci e buona convalescenza!
Panz tu sai che io ho una diatriba proprio con una persona identica al 100% a tua suocera, quindi ti capisco enormemente. Sia nelle reazioni che nel modo di prender la cosa. Però ho anche capito che stare zitte a volte non serve. Guarda a me che è capitato ‘perchè sono stata zitta’. Ma per te è diverso…E’ una persona mooooolto più vicina, ti auguro solo di avere tantissima pazienza e una caffettiera da 15 persone, perchè se no sporcherai i fornelletti del tuo cuore fin troppo spesso…
ma cosa abbiamo fatto di male per meritarci suocere simili????
io alla mia oramai non dico più quando vorrei comprare qualcosa a Piui perchè lei sennò sgattaiola di nascosto a comprarlo al posto mio (e secondo i suoi gusti de anteguerra!)
@ Dottor C.
Spero vivamente di aver frainteso per quanto riguarda Panz.
Sono però sicura di non aver frainteso, per quanto riguarda mia cognata e mia suocera.
La mia ascia di guerra rimane sempre a portata di mano, perciò.
panz, sto ancora ridendo immaginando la scena,….ma l’hai poi dette alla nonna le cose che ti ha suggerito la ba???
no, perchè io sono reduce dalla prima di quattro ( e sottolineo QUATTRO) settimane con mia mamma, che ha già fatto notare, a me prima, e a mio marito poi, come noi siamo inadeguati a tirar su un figlio…
devo ricordarmi ogni tanto di pregare il san david, ovvero l’angioletto custode di mio marito…perchè dove lo trovo un altro uomo che non sbatta fuori di casa la suocera dopo che lei gli ha detto cotante cattiverie????
che dire….mi sa che le nonne sono tutte uguali…sanno tutto loro…