Vacanze consessuali
Quella sera, prima della partenza, quando ho messo in moto la Brigitte e la frizione mi è rimasta giù, quasi come un panetto di burro e intanto leggevo l’essemmesse di Tino che recitava più o meno “vedrai che la Brigitte non ci abbandona” e pensavo all’ironia della sorte che faceva accadere le cose così, in contemporanea, quella sera lì ho pensato seriamente che non sarei più partita per la mia vacanza consessuale.
Poi con Tino abbiamo esaminato la situazione: auto suoceri KO, auto famiglia Panzallaria KO, auto mia mamma KO.
Affittiamo una macchina. Si, si, si fa così. “Io vi accompagno e poi torno a Bologna il giorno dopo e riconsegno la macchina. Facciamo i signori, cara la mia Panzallaria!” mi dice Tino.
E va bene.
La mattina dopo devo ancora fare i bagagli e preparare la frollina che intanto pensa bene di cadere dal letto mentre mi depilo e contemporaneamente infilo qualcosa in valigia.
Poi invece arriva mio suocero con una vecchissima Y10 che – per quanto ne so – potrebbe aver rubato a qualche poveraccio e invece è la macchina di cortesia del meccanico e decidiamo di metterci in moto con quella. Piena come un ovetto.
Senza aria condizionata. Partenza intelligente. Di quelle che ti senti parte di un gruppo, di un grande gruppo di persone. Traffico a non finire, bagagli fatti e finiti in fretta e furia, dopo molte ore (il triplo del previsto) giungiamo a destinazione.
Ci incontriamo con la Broke e famiglia e poi arrivano anche LL e FidanzatoQuasimarito e manca solo la Adele che ci raggiugerà al martedì.
La frollina è uno splendore: tutta sorrisi e ammiccamenti al consesso. E’ un cioccolatino di dolcezza e di tranquillità.
Così la sballottiamo ben bene qua e là. Al mare, a mangiare fuori, a cena dalla famiglia di Broke.
Passano sabato e domenica.
Domenica sera Tino parte. Parte che la bimba è un po’ isterica ma si sa che il mare c’ha lo iodio e lo iodio eccita.
E invece ci mettiamo a cena, noi altri, e la frollina comincia a scottare come un braciere.
Ha la febbre a 39 e mezzo.
Inizia una lunga e stancante settimana. Per fortuna ci sono le cene consessuali e le risate e le mie amiche che mi aiutano e FidanzatoquasiMarito che lava i piatti.
Per fortuna stiamo in bungalow e i muri sono quasi di carta pesta, perché più di una volta tento di tirare una testata abbastanza forte da stordirmi, da farmi svenire secca a terra, che magari non sento più il pianto continuo.
Ll la prima sera mi guarda e mi dice: “ma la frollina è un angelo. E’ una bimba fantastica e buona e tranquilla!” e io – tronfiamente – annuisco.
Nei giorni seguenti si pente amaramente di ciò che ha detto e la frollina si trasforma nella figlia di satana. Passa da vomito a pianto a tosse a febbre.
E intanto non vediamo ne’ il mare, ne’ la piscina. Intanto non abbiamo la macchina e mi sento una vera reclusa. Intanto c’è un clima da amazzonia.
Di sera però rido come una matta con le mie amiche, che ci voleva. Parliamo di quelle cose di cui parliamo sempre durante i con-sessi e che non posso dire che sono coperte da segreto militare.
Ci confidiamo e spariamo cazzate che i bambini dei bungalow vicini arrivano in vacanza con il capello liscio e se ne vanno con un voluminoso caschetto di ricci biondi, pronti ad affrontare il mondo e le donne.
Una sera cacciamo FidanzatoquasiMarito e facciamo il con-sesso vero, con tanto di trofeo (lo zoccolino d’oro) di cui non dirò molto altro se no mi indicizzano tra i siti porno.
Il mare è un miraggio e il mio deodorante non basta più. Dovrò passare a qualcosa di più impattante, le mie ascelle non reggono oltre la frollina in piena fase anguilla ammalata e isterica.
Torniamo a casa che Tino ci viene a prendere e l’adele viene con noi. Entriamo e la frollina è una donna nuova: ride e torna mansueta come nei miei ricordi di gioventù.
Come se le sue apine, la sua cameretta, le sue cosine di bimba e il suo papà l’avessero riportata al suo stato ottimale.
Io ora ho bisogno di vacanze.
Per riprendermi dalle vacanze.
Coraggio!
La parte migliore delle ferie arriva adesso 🙂
La figlia di Satana in versione angioletto bolognese è stata adorabile e ha ripagato zia Adele con tanti sorrisi e coccole. Andrà meglio la prossima volta, specie ora che il Grande Cetriolo ha fatto il suo ingresso nella tua deodorazione:-)
Sono stesa per terra dalle risate! E ti mando un grosso bacio 🙂
non so se voglio sapere cos’è il grande cetriolo, ma di sicuro completa la triade consessuale iniziata con zoccolino e polsometro.
Panz, la frollina versione figlia di satana è cmq diecimila volte più buona di qualunque altro bambino mi sia capitato intorno nel suo momento migliore (e non mi ha neanche vomitato addosso, vuoi mettere?) :)))