Sulla via di Damasco

Il droghello. Il mio amico droghello.

Pare che sia oggetto di una conversione. Pare che qualcosa in lui sia cresciuto e lo abbia cambiato profondamente.

Non urla più improperi.

E’ dimagrito e asciugato molto. Non è un bel ragazzo ma di sicuro ha un aspetto più curato.

Parla amabilmente con il gelataio matto, la sera, quando cenano davanti a qualche partita.

Ma la cosa invero più eccezionale è che oggi, stesa con il bucato, c’era una tuta di quelle che usano gli infermieri sulle ambulanze.

La qual cosa mi ha così colpita e commossa che ora sono molto molto intenzionata a trovare anche a lui – oltre che a dirimpè – una fidanzata con cui possa condividere i suoi giorni felici e quelli tristi.

Che possa appoggiare la testolina sulle sue ampie spalle e farsi coccolare dal suo profumo di uomo verace.

A chi fosse interessata, ci tengo a sottolineare che l’amico mio carissimo è UN BUON PARTITO, che è ordinatissimo e tutti i giorni, dicotutti!, si rifà il letto e spolvera la sua sala da pranzo.

Le interessate devono essere grandi amanti degli UCCELLI…

che avete capito???

mi riferisco al pappagallo che chiacchiera tutto il dì del gelataio matto.

Ormai sollazzo di tutte le signore di mezza età del quartiere. Che da quando la mogliettina è passata a miglior vita, il gelataio se lo porta a spasso sulla spalla, usandolo come esca per intortarsi le gentili pulzelle in età da menopausa…

Scrivetemi numerose.

Mi sento molto maitresse (si scriverà così???)