Tino catorcino

Tra i tanti personaggi che popolano la mia casa ce ne è uno, in particolare, verso cui nutro una profonda tenerezza: Monco Boy, la versione catorcio di Tino.

Tino che – ogni tanto – soffre di un terribile mal di schiena da reni infiammati e che si curva tutto da una parte, fino ad assumere, nel corso di 2/3 giorni, l’aspetto di una C.

Gira tutto storto che lo ingaggerebbero volentieri per fare il cartone animato dentro a Lupin III !!!

Insomma, in questi giorni Monco boy vive e mangia con noi.

Tino è fiaccato, gira come un fantasma con il nimesulide al suo fianco e la faccia tirata quasi come quella della Loren dopo il lifting.

Perché sto catorcio di uomo è anche moooolto testardo e non sia mai che si decide a stare un giorno a casa dal lavoro per riprendersi.

Lo Stacanov che alberga in lui non glielo permetterebbe mai!!!! A costo di fare la terza lettera dell’alfabeto per sempre!.

Io mi ci provo a stargli vicino per quanto possibile, ma in questo siamo proprio diversi e a me verrebbe da stare a riposo per qualche giorno, giusto per riprendermi, mentre lui va avanti, come un treno e continua a dire: “guarda che non è grave, guarda che mi sto riprendendo, guarda che ormai è passato, tanto al lavoro sto sempre seduto…”

E allora io, che mi irrito pure un po’, lo lascio perdere. La smetto di fare la mammina preoccupata, che da mammina ne ho già tante da fare e lo prendo un po’ in giro.

Così, per sdramatizzare un po’ e magari per punzecchiarlo, che magari così ci va dal dottore, invece di fare il Monco boy eroico!.

E l’altra sera, nel caldo – afoso, per meglio dire – della nostra alcova, mentre a fatica riusciva a girarsi sul mio lato, dopo avergli fatto un bel massaggino, gli ho chiesto “ma vuoi che chiami subito o aspettiamo domani per l’estrema unzione??”

oppure robe del tipo: “mogano rosso o ciliegio chiaro per la bara???”.

Insomma, tento di tirargli su il morale come posso, facendogli pensare al meglio e dandogli speranza per il futuro, come ogni buona moglie deve fare.

E mentre Tino fa la Cì in un cartone di Lupin, la frollina cresce un bel po’ e la visita mensile dalla pediatra è andata proprio bene.

La ragazza ha raggiunto i 6.750 Kg ed è lunga 70 cm!!!  Un bel traguardo per una bimbetta di 5 mesi. Ieri poi, mi ha stupita con effetti speciali ed è rimasta per buoni 30 secondi seduta, da sola, nel suo lettino.

A me si gonfia il petto come ad un tacchino!!!!

Tra un po’ – dice la pediatra – devo iniziare lo svezzamento, ma visto che tra una settimana partiamo per la corsica e domani c’è il terribile richiamo della vaccinazione, concorda con me di aspettare dopo il 16 giugno, quando saremo tornati.

La vaccinazione mi spaventa un po’: la prima ha creato alla piccola molti problemi di sonno e non vorrei ricadere nello stesso incubo, ora che sono così fiacca e che lei è diventata così brava.

Stanotte la ragazza si è svegliata, verso le 4, e non siamo nemmeno dovuti entrare nella sua stanza. Si è messa a giocare con i suoi pupazzi, ha tirato qualche urlo e qualche risata gorgheggiante da sola, ha ringhiato con Beba la sua pecora e poi si è riaddormentata.

Mi sono sentita molto soddisfatta. Il buon Estevil del famoso “Fate la nanna” sarebbe molto orgoglioso di noi della famiglia Panzallaria.

Il seggiolino per la vasca da bagno funziona alla grande. Così Frollina è ora un pesciolino a tutti gli effetti. Con questo caldo afoso che è arrivato, se non siamo in piscina al corso (ieri siamo state in acqua per 1 ora e un quarto!) la piazzo nella vasca con i giochini.

E si diverte come una matta!!! fa una faccia così rilassata che la invidio anche un po’.

In questi giorni di caldo, che ho ripreso a lavorare di gran foga e che la bambina sta abbastanza bene, fino ad almeno domani, l’unica cosa che manca è proprio che il mio fidanzato si ripigli un po’…

Anche perché non ho proprio voglia di vestirmi di nero con la temperatura tropicoitaliana attuale e i soldi per il funerale mi tocca chiederli ai suoceri che io c’ho da pagare le tasse…

😉