In pasticceria tra frolline e cappuccini…
…ci siamo incontrati, finalmente, con Sara – Maestra Zen e Sir James.
Devo dire che ero molto contenta. La frollina stamattina era stata un po’ una noia, per via di un piccolo tiramento di sederino e temevo che mi impedisse di chiacchierare decentemente con i miei amici di blog.
E invece li ha adorati, completamente a suo agio nella blogsfera scesa a terra.
Tutta sorrisi e ammiccamenti e faccine carine e voltamenti di visino come a dire “non mi imbarazzate, lo so che sono una diva, se volete vi firmo anche un autografo…”.
Maestrazen ha un viso botticelliano con due occhi verdi stupendi. I capelli mi ricordano la Boccoli d’oro della mia infanzia. Sir James me lo facevo esattamente così, con lo sguardo attento e indagatore e simpatico.
Abitiamo tutti ad uno sputo, non solo nella blogsfera.
E – tanto per tenere fede ai link esistenziali – ho scoperto che Maestrazen ha frequentato la stessa scuola che ho frequentato io, nella stessa sezione, con gli stessi professori, nove anni dopo!
Così, come due vecchie comari, abbiamo potuto giocare anche al “ti ricordi?”.
Abbiamo parlato fitto fitto per due ore, tra la cameriera che ci rovesciava i cappuccini e la frollina che faceva pernacchie e si guardava intorno estasiata.
Io forse ho parlato troppo.
Come mi capita quando sono emozionata per una cosa bella, che un po’ voglio fare bella figura, un po’ la lingua mi parte come per un tic nervoso e parloparloparlo come una macchinetta.
Personalmente sono stata molto bene.
Volevo fare delle foto ma – nella concitazione dell’uscire di casa con la frollina urlante – ho dimenticato la digitale a casa.
Per fortuna le ha fatte Maestrazen e credo che presto saranno disponibili sul suo sito.
La mia amica digitale, nella sua incarnazione umana ha fatto anche un regalo alla piccola, una roba che erano mesi che dicevo a Tino che volevo:
la palla – lampada che si illumina e proietta pesciolini e stelline!
Di quella la foto, non appena la metto in funzione, la faccio e la metto sul blog.
Sono stata davvero bene, che è arrivata l’ora di dar da mangiare alla bimba che manco me ne sono accorta.
Qualcuno dice che non ci si deve incontrare con le persone di cui leggi il blog e che ti leggono.
Perché di fronte all’idea che ti sei fatta di loro, nel mondo digitale, poi rischi sempre la delusione o il rapporto falsato.
Personalmente credo che sia importante sapere che l’io reale e quello di bit sono due cose diverse, ma che è bello trasformare un rapporto nato per caso, in una ipernavigazione, in qualcosa di reale.
Anche solo per un’ora.
Perché la curiosità che hai delle persone (motivo che ti spinge a leggerne il blog, a condividerne le idee) non rimanga morboso auto ed etero esibizionismo, ma resti curiosità bella, verso mondi nuovi, che non conosci.
Ognuno di noi c’ha i suoi amici reali, quelli di tutti i giorni, quelli che conoscono e amano e criticano e aiutano anche i tuoi difetti.
Quelli che ci sono sempre.
Questa, certo, è un’altra roba.
Ma non ci vedo nulla di male nella convivenza di queste due sfere.
E io, oggi, mi sento più ricca!
Grazie ad entrambi i miei amici digitali con cui ho condiviso un cappuccino…(e una pastarella alla crema, per dirla proprio tutta! :-))
Anch’io ho notato quel post di Quarta di copertina (e ho notato che hai utilizzato la mia dritta, sono contenta 🙂 e sono d’accordo sia con lei che con te.
Nel senso che credo che lei abbia ragione nel caso il blog e la frequentazione dello stesso di pongano obiettivi diversi dalla tranquilla condivisione dei propri pensieri e delle proprie esperienze di vita: per esempio, la ricerca dell’anima gemella, la compensazione di quelle che si ritengono essere manchevolezze personali (credo di valere poco e allora mi invento una cyberpersonalità galattica), etc.: in questo caso la delusione è molto facile.
Ma se uno sul blog scrive davvero quel che gli viene in testa e racconta la sua vita, i suoi affetti, le sue cose, insomma i mazzetti suoi :-))))) con spontanea sincerità e fino a lì ci si piace perché non trasformarsi in persone vere e proprie, con una voce, una faccia e una consistenza corporea? Noialtri bogia nen torinesi i nostri bravi aperiblogger ce li siamo organizzati (anchre se devo dire che al momento la cosa langue) e le persone si sono rivelate simpatiche, cordiali, vere e spero ne faremo ancora.
E se qualcuno in trasferta vuole aggiungersi, sarà il benvenuto!
Giuliana Troppagrazia
ovviamente tanta invidia ma in senso buono 🙂
Perchè non dovremo incontrari e blogamici?
Certo ci saranno anche discrepanze(l’unica che io ho conosciuto di persona ancora mi immagina con le orecchie da coniglia!!!)ma è una cosa meravigliosa…e voi siete una delle tante prove. Io ho deciso che al blog raduno(se si farà) ci sarò. A tutti i costi!!!
Che bell’incontro!
Sono andata a spulciare le voto dell’evento, siete tutti così solari!
Nonostante la giornata non abbia concesso molto sole!
Io personalmente mi intimidisco di sicuro se un giorno abbiamo l’occasione di incontrarci ma se mi assicuri che parli praticamente solo tu a macchinetta allora può darsi che si possa fare!!!
Io nei pochi incontri “dopo blog” ho conosciuto delle persone magnifiche, che se non fosse per la blogsfera non avrei mai incontrato! Il nostro rapporto si è arricchito! Perchè non avrei dovuto ?
grazie!
questo complimentino -botticelliano- ancora mi mancava!
questo era il mio primo incontro bloggers e sinceramente per com’è andato non vedo perchè non avremmo dovuto!
un bacio.
No, no! Voglio anch’io la lampada con stelline e pesciolini!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! La cerco da una vita.
Io non credo che esistano regole… Se a voi andava di rendere reale la bloggoamicizia, perchè rinunciarci? Avete fatto bene… io appoggio gli aperiblog!!!!!!!!!!!!!!!!!!! 🙂
Io li mangeeri volentieri i pasticcini con te Panza ma siamo troppo lontane!
Riguardo la lampada: una cosa simile per Isa..Un’acquario lampada elettrico, dove ci sono gli pseudo pesciolni che nuotano nel pseudo oceano..molto kitch ma carino!