La chiave
Adesso che Frollina dorme possiamo uscire. Perché siamo tutti più riposati e pieni di energia. Viene voglia di fare cose e vedere gente.
Yappe ha comprato il tartufo nelle Marche sabato. Organizzata una serata a tagliatelle a casa della Sardina.
Noi abbiamo comprato le tagliatelle. Nel pomeriggio, che siamo andati al supermercato, dopo un bel giretto sui colli con Frollina.
Alle 7 è arrivata la bia a vedere la bimba. Tutti felici, tutti sereni. Avevamo fatto il bagno alla creatura che mi aveva scagazzato in mano, nei tre metri che separano la sua stanza con il fasciatoio – dove l’ho spogliata- al tavolo della sala, sul quale sistemiamo la vaschetta per lavarla.
Dato che era stata malata, era una settimana che non faceva il bagno: dentro a quei pugnetti chiusi avremmo potuto reperire anche il motorino rubato del vicino…
Insomma, lavati, sereni, pronti per la serata. Tutto organizzato come già detto.
Ci prepariamo, latte, tetta, pannolini, tutina di ricambio, borsa del fasciatoio portatile e via. Imbustiamo la frollina nella giacca a vento che la fa sembrare una stella di mare, prendiamo il sacchetto con le tagliatelle e le vettovaglie da portare dalla Sardina, prepariamo le chiavi per chiudere la porta e il cancello di casa, stiamo pronti con la chiave della macchina per partire….ma…”dov’è la chiave della macchina? l’hai presa tu Panzallaria?” “no, tino, hai chiuso tu la macchina dopo la spesa, Io avevo la bambina”.
“Intanto scendi con lei, io le cerco e arrivo” risponde Tino.
Io e la bia e la bambina e tutte le masserizie ci mettiamo in attesa davanti al portone.
Tino non arriva. Passano 5 minuti e poi ne passano 10 e poi torniamo su.
Tino sta sollevando perfino il divano.
Brutto segno.
Ci sono gatti di polvere ovunque, perché a forza di spostare librerie e sollevare divani per cercare le chiavi, si è sollevato anche tutto lo sporco nascosto.
Tino ha un volto cinereo.
Non si trovano le chiavi della macchina.
In una famiglia normale si prenderebbero quelle di riserva, rimandando la ricerca ad un altro momento.
In una famiglia normale.
A casa Panzallaria le chiavi in uso sono già quelle di riserva.
Le chiavi master si sono rotte un anno e mezzo fa.
Domani è sempre il giorno in cui dobbiamo fare il duplicato.
Ci mettiamo a cercare. Non si trova niente.
Io mi trasformo in Nanni Kuker.
Da dove nasce Nanni kuker? Ve lo spiego un’altra volta. Per il momento vi basti sapere che è un segugio, un investigatore meglio del tenente Colombo.
Ripercorriamo insieme la storia delle chiavi, dall’ultima volta in cui le abbiamo viste e la macchina è stata chiusa da Tino, dopo la spesa.
Cosa abbiamo fatto entrati in casa? Quali pantaloni, quale giacca indossava il prode cavaliere?
Nanni Kuker fa domande, Tino esamina la situazione, ripercorre con la memoria il percorso del bene perduto.
Dopo mezz’ora di ricerca in casa, decidiamo che probabilmente – e per malasorte – devono essergli cadute dalla tasca in strada.
L’auto è parcheggiata di fronte a casa.
Tino scende.
Sono rotti due lampioni. Esattamente quelli sopra la nostra macchina!
Tino risale. E’ buio, ha cercato dove ha potuto ma le chiavi non ci sono.
Prende la torcia. La torcia ha le pile scariche e noi in casa non le abbiamo.
Suoniamo a tutti i vicini. Nessuno ha una stramaledetta torcia funzionante!!!
Il tartufo sembra ormai lontano. Gli amici ci chiamano per sapere cosa succede. Decidiamo di mandare la Bia avanti con le tagliatelle e le vettovaglie.
Addio tartufo, addio serata.
E probabilmente addio tanti soldi, per rifare le chiavi della macchina.
Un bel casino! Tino è nero dalla rabbia.
Nanni Kuker indaga. Peccato che ha lasciato la sua lente d’ingrandimento in macchina e la macchina è chiusa…
Torniamo in strada varie volte. Pensiamo alle nostre chiavi spiaccicate sotto un’auto in corsa.
Poi Nanni Kuker decide di usare il suo spirito razionale di investigatore d’altri tempi, con l’impermeabile grigio e il tesserino scaduto.
Le probabilità che le chiavi siano cadute a metà percorso è bassa. Le chiavi possono essere più facilmente cadute dalla tasca nel momento in cui tino ha chiuso la portiera.
Torna in strada Nanni Kuker. In questa notte fredda e tempestosa.
Mentre tutti si divertono.
Noi a cercare. E a vedere sfumare le tagliatelle al tartufo e una serata tra amici.
Attende che passino molte macchine, con i loro fari accesi, Nanni Kuker.
Si piega e sdraia sull’asfalto, sotto l’auto.
Proprio vicino alla portiera dell’autista, ecco un luccichio metallico.
Nanni Kuker è tornato! Più acuto e astuto che mai.
Il caso è risolto.
Una corsa verso casa. Una corsa verso Tino, triste e affranto a cucinare sofficini!
Sventola chiavi sotto il naso Nanni Kuker.
Tino si illumina.
“Tu stasera e domani sarai mio schiavo e avrai piena riconoscenza verso di me!” dice Nanni Kuker e si va a beare della sua astuzia e infinita furbizia sul divano, assaporando un lungo massaggio ai piedi che presto il servo le farà avere…
Momenti di vero godimento di Panzallaria e di Nanni…
Ma Nanni Kuker è parente di Kaiser Sose? 😉
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Ieri notte mi sono svegliata 2 volte per il pianto della bambina (2 anni) della vicina, che sta sfinendo sua madre col non dormire. Temevo che fosse Amelia e che l’interfono non fosse acceso o si fosse guastato. Invece Amelia dormiva come un sasso.
Lì ho capito la fortuna che ho (abbiamo, spero!).
Bacione
Chiara
Panz sei un mito!!!Vieni ance a casa mia a risolvere un caso misterioso?Ho perso 5 gg fa le chiavi di casa ho svuotato borsette,cartelle,ho frugato pure dentro ai libri,ma nulla!!!Solo Nanni può salvarmi. Mio fratello minaccia di cambiare serratura e far pagare a me tutti i costi !!!!