Ecco perché sono anticlericale…
Letto questo articolo di oggi su Repubblica, anche se non potrò guardare il programma stasera, sono aghiacciata.
Così come sono agghiacciata per le recenti dichiarazioni della Curia che paragona il festival bolognese di Gender in una kermesse da pornodivi, proponendo un terribile paragone tra omosessualità e pornografia.
Così come mi dà il vomito il Monsignore che ha dichiarato che “la trasgressione e la violenza sono cugine”, accreditando di fatto il pestaggio di due gay nella mia città.
Nel mio animo di rispettosa delle altrui convinzioni ma anche liberopensante, ho sempre coltivato (e negli anni, purtroppo, si è andata rafforzando) la tesi che chi si fa prete quasi mai lo fa per vera vocazione.
E fin qua posso anche comprendere.
Quel che della religione cattolica proprio non mi va giù è l’amore insano per l’apparenza che spesso copre una sostanza becera e marcia, senza alcun fondamento.
No al preservativo perché mina la “famiglia normale”. Si all’aids o alle gravidanze indesiderate o a malattie altrettanto pericolose.
In chiesa ci si va tutte le domeniche. Con il Suv, a far vedere il macchinone e la pelliccia.
Se sei cattolico arrivi vergine fino al matrimonio. Ma come molti ciellini che ho conosciuto, puoi andarci giù di brutto con petting spintissimo e ti basta non centrare il santo “buchino”.
Se sei cattolico confessi i tuoi peccati, espiando con qualche padrenostro. Non prima di aver commesso ogni genere di nefandezza, tanto con un sano senso di colpa e un buon confessionale, ripulisci tutto e buonanotte ai suonatori!!!
I preti non devono avere rapporti carnali…almeno non in maniera pubblica.
Qualcuno ha tentato di raccontarlo al bimbo biondo che si scoprì fosse il figlio del prete del paese. Gli ha riso in faccia.
Ecco, non dico che tutti i cattolici siano così, ne conosco di coerenti, attivi e liberopensanti – anche tra preti e frati – , ma che un uomo – spesso peggiore di tanti altri – mi venga a far la morale, mentre sotto la tunica si titilla il pisello (spesso votato a una finta castità perché inutilizzabile diversamente) guardando ragazzini che pretende di “educare”, proprio non mi va giù…( e si limitasse a guardare!)
Perché è vero che il marcio sta ovunque, ma allora silenzio. Non erigiamoci a giudici degl’altri, a giudici del mondo e dell’operato dei Comuni e del mondo civile.
Detto questo: sono orgogliosa di non stare creando “una famiglia normale” col matrimonio in abito bianco e tutte quelle robe che fanno tanto giornata speciale.
Sono orgogliosa che Frollina sarà esclusa dalla pratica masochistica di imparare a pappardella l’Io credo, senza capirne una parola e senza che nessuno si premuri di spiegargliela.
Sono orgogliosa di avere rispetto degli altri ma di non imporgli le mie scelte…se Frollina vorrà, quando sarà più grandicella potrà scegliere in autonomia se frequentare una parrocchia, una moschea, diventare buddista o protestante o restare come la mamma.
Una che va a pregare nei piccoli cimiteri di montagna o ai fiori delle spianate in collina.
Spero di non avere offeso la sensibilità di nessuno con questo post…
Perché davvero, conosco anche tanti onesti e bravi cattolici che non fanno la morale agli altri e vivono con coerenza la propria fede, riconoscendo i limiti del proprio umano.
Ed è forse proprio per loro che mi dispiace di più di quel che si vede in giro per il mondo del cattolicesimo…
Quello dell’immagine, si che lui era uno che ne sapeva: di amore, rivoluzioni e solidarietà…
io credo che ogni forma di costrizione, repressione, controllo esasperato crei violenza e malessere e sarei più felice se la chiesa cattolica la smettesse di predicare contro una vita sessuale normale e sana. Paradossalmente l’Islam è più aperto in questo: non esiste un clero in astinenza sessuale, la legge islamica prevede l’aborto assistito e non c’è la concezione del sesso al solo scopo procreativo. Ecco, se i preti fossero più umani e avessero libertà di movimento sotto la tunica capirebbero molto di più sulla ricchezza della vita in generale. Per lo più invece sono bigotti, intrisi di pensieri grassi e peccaminosi, pieni di malessere.
Comunque da quel poco che so, se un giorno smetterò di lavorare a nero e avrò il mio 740 darò l’1×1000 alla comunità valdese…meglio scegliere loro che lasciare che vada alla chiesa cattolica già ricca, prepotente e troppo proibizionista.
Sei mitica come al solito: la penso al 100% come te… Anzi, io forse sono ancora più anitclericale 😛
Educata al pensiero cattolico come il 90% degli italiani, sono riuscita a sfuggire – spero totalmente – a questo condizionamento. Mia figlia non l’ho battezzata, né lo farò. E non mi interessa nemmeno chi fa tutti quei discorsi del tipo: “Ah, va bè, quando sarà grande sceglierà da sola se farlo o meno”. E perché dovrebbe scegliere di diventare cattolica? Purtroppo la nostra società è ancora molto catto-omologata….