Tino e i suoi eteronimi
Qualche post fa ho parlato di Tino quando si trasforma nell’uomo attrezzo e di Tino Furber King e del super eroe Monco Boy.
In realtà il mio moroso ha una molteplicità di personalità, un po’ come il poeta Fernando Pessoa: “un baule pieno di gente”.
Per Pessoa si trattava di scrittori e poeti che avevano sviluppato ognuno una propria personalità con cui davano un’impronta personale alle diverse opere (pur essendo contenuti tutti nel buon Fernando), per Tino si tratta di personaggi schizoidi e ossessivi, ognuno dei quali lotta per prendere il sopravvento sugli altri, a seconda della situazione in cui si trova.
Immagine che ritrae Fernando Pessoa
Intanto chi è Tino.
Tino è l’eteronimo principale, quello che – almeno in questo blog – ha l’egemonia sugli altri.
Cognome: Modes (vagamente triestino!) Nome: Tino.
Trattasi di colui che ha sempre una parola su tutto, che sa rispondere a qualsiasi quesito – dalla letteratura all’informatica, al tubo che perde e ai problemi di cuore.
Modes Tino si applica in dissertazioni lunghissime in cui, per spiegarti come funziona un cavatappi, parte dalla sua invenzione e da le leggi della fisica che fanno si che possa funzionare al meglio. Di solito la media di queste lunghe spiegazioni è di circa mezz’ora, ma non ne sono certa perché spesso mi addormento prima. Discovery Channel ha più volte contattato il signor Modes ma lui dice che è troppo modesto per condividere la sua scienza.
L’eteronimo che io preferisco di gran lunga è Romantic Man – a cui ho inventato pure una sigletta “Romantic man, for your romantic moments…” – che dormiente, ogni tanto fa la sua dolce comparsa.
Romantic Man porta fiori e cioccolatini alla sua fidanzata, le accarezza le guancie e ogni tanto le dice che è tanto bella, anche se ultimamente assomiglia a una palla da booling.
Romantic Man, purtroppo, deve lottare contro il male, nella persona dell’Imperatore Crudelio, orrido eteronimo che ogni tanto vuole destabilizzare l’ordine costituito e infonde malvagità in qualsiasi situazione.
Crudelio è quello che se vede una vecchietta attraversare sulle strisce ed è in macchina, accellera sperando – stirandola – di guadagnare più punti Inps…
Crudelio – se sei giù di morale – ti fa la lista di tutte le cose bruttebrutte che potrebbero capitarti, con largo impiego di dettagli supersplatter.
Crudelio non apre lo sportello alla propria fidanzata incinta e quando lei si lamenta le dice “arrangiati!” e spera sempre che qualche cattivone faccia un grave incidente in macchina. Lo vedi l’occhio spiritato di Crudelio, bearsi nella sua crudeltà.
Quando mi lamento perché Crudelio è troppo rude, allora lui mi guarda serafico, con il sorrisetto indemoniato e mi sollecita a fare le mie valigine, a prendere la placentina della nostra bambina (di cui in quei momenti mette in dubbio la paternità), a caricare gatti e palline e cucce e a levare le tende…
Amico e compagno fidato di Crudelio, arriva spesso anche Squallidus, l’uomo che nessuna donna vorrebbe portare alle cene di lavoro perché probabilmente gli partirebbe un ruttino mentre lo presenti al capo o passerebbe la serata a fissare il culo della collega fika.
Squallidus – grazie al cielo! – compare solo quando strettamente necessario, ma nessuno quanto lui, sa riempire un cielo blu di un pomeriggio di primavera di un mefitico e grigio squallore…
Ecco, al fine, vi ho presentato i miei fidanzati. Ognuno di loro ha qualcosa di bello e qualcosa di brutto, ma ormai mi sono abituata a tutti loro e mi fanno – invero – molto ridere.
Ultimamente mi chiedo solo chi sia il padre della creatura, sperando che non si tratti di Squallidus, perché se no mica ho il coraggio di cambiarli i pannolini…
“sa riempire un cielo blu di un pomeriggio di primavera di un mefitico e grigio squallore”
corrige
“sa riempire un cielo blu di un pomeriggio di primavera di un mefitico vapore marrone“