Tino e il testimone
Ha cominciato a chiamare ad aprile. Il sabato mattina.
La prima volta ha risposto Tino ed è stata la fine di quest’uomo, testimone per vocazione.
Io stavo passando l’aspirapolvere – il sabato mattina Tino ed io si fa le pulizie di casa – e così ho continuato.
All’inizio – visto che la telefonata si protraeva – pensavo si trattasse di mia suocera, con cui Tino ogni tanto si perde in lunghissime discussioni filosofiche (come usa tra madre e figlio!), relativamente a politica, integrazione razziale e campionato di basket.
Poi mi sono resa conto che non stava parlando con Lei.
Perché la discussione era improntata al teologico.
Perché il tono di voce era normale – mentre mia suocera è sorda e bisogna urlare al telefono.
Perché Tino citava la Bibbia – di cui è profondo conoscitore (benché anticlericale e anche un po’ agnostico) per via della sua Tesi in Letteratura Medievale.
Perché Tino aveva monopolizzato la conversazione, mentre sua madre è – quasi – più logorroica di lui!.
La telefonata è terminata su una domanda di Tino che suonava più o meno così: “e allora perché Dio ha inventato il Male?”.
Dall’altra parte un silenzio e un “mi informo e poi la chiamo”.
Quando ha messo giù, Tino mi ha spiegato con chi stava parlando.
Capita che nel 2006, insieme all’evoluzione tecnologica, ai miglioramenti della medicina e ai campionati di calcio truccati, anche altri settori – intramontabili e intoccabili – abbiano subito mutazioni genetiche per adattarsi alle società contemporanee.
I Testimoni di Geova non suonano più alla porta, per sentirsi sputacchiare in faccia, ridere nelle orecchie e mandar via a calci (verbali) in culo.
Ora telefonano.
Capita che Tino faccia parte di una rarerrima categoria di persone che – invece di fuggire, far finta di nulla, improvvisare attacchi di tosse e polmoniti fulminanti alla domanda “lei lo sa che il mondo sta per finire?” che puntualmente ti fanno i seguaci di questa religione, punti al loro annientamento retorico, instaurando ricche e lunghissime discussioni con essi.
Di solito l’attacco di tosse lo simulano loro.
Di solito – quando lo vedono – cambiano strada dissimulando.
Di solito gli stanno alla larga. Si narra che ognuno di loro, tra la prima e la seconda di copertina de la “Torre di guardia” tenga una foto segnaletica di Tino.
Ma il telefono annulla il senso della vista.
E così il Testimone è caduto nella potente tela logorroica e teologica di Tino.
Il sabato dopo, puntualmente alla stessa ora è risuonato il telefono.
Questa volta ho risposto io.
“Sono il Testimone, posso parlare con il Sig. Tino?”
Era emozionato il Testimone, per la prova retorica e teologica che lo aspettava.
Si era preparato e ha saputo rispondere al quesito che Tino gli aveva posto la settimana precedente.
Purtroppo per lui Tino aveva in serbo un’altra -potente e complessa – domanda.
Il Testimone, che non parla mai a sproposito e prima vuol consultare le sue fonti, ha promesso di richiamare.
E così è nato un legame che ancora dura. Una sorta di “Sindrome di Stoccolma”, per cui ormai la nostra famiglia ha un amico in più.
Il nostro Testimone di fiducia crede che un giorno Tino si ravviserà dalla sua vita peccaminosa e sa che prima o poi riuscirà a rispondere a tutte le domande, sciogliendo i dubbi che ancora tengono lontano il mio compagno dalla Fede Vera.
Ha un unico difetto il Testimone: non è portato per il Marketing.
Passi la telefonata alle 10.30 del sabato mattina, che si ringhia un po’ ma ancora la posso accettare.
Passi la telefonata alle 20.25, proprio mentre gli spaghetti fumano nel piatto – che tanto siamo a dieta e di spaghetti se ne vedono davvero pochi.
Ma una cosa che mi fa molto ridere e che – se mi legge – vorrei consigliare al nostro amico Testimone è di non chiamare più durante la finale Italia-Francia dei Mondiali di calcio. Che ok tutto, ok la logorrea di Tino e la voglia dell’amico telefonico di dimostrar il proprio sapere dottrinale, ma siamo pur sempre in Italia e nell’attesa della fine del mondo, dovremo pure scacciar la paura in qualche modo….
Ma riprova. caro Testimone, che Tino ti ha perdonato anche questo ed è pronto ad affrontare con te altre 1000 mirabolanti discussioni…..
Pansè, Tino e Frollina…
questo è un commento serio.
Vabbè che ancora mi stò asciugando le lacrime per stò post…
ma io,mio marito Stefano e la Michi vi volevamo dire:
1)Che siamo tanto felici per voi
2)Che solo al 5 mese durante l’amnio abbiamo saputo che era femmina ed anche noi lo chiamavamo sin dall’inizio ‘il nostro cucciolotto?
3)Che pure che ci fosse l’errore umano e Frollina t’aridiventa Frollino che ve frega? E’un figlio tutto vostro,bello,dolce e con l’alito che profuma di rosa (questa cosa vi sconvolgerà più di ogni altra cosa e diventerete alito-dipendente)
Per cui, seriamente, CONGRATULATIONS!
Tua Gra
Proprio vero. Mi ricordo quando abitavo al Sud e la domenica all’una SPACCATA mia suocera dopo aver impiattato la mitica “pasta al forno” sentiva suonare il citofono. Ma non mangiano loro??
Qui in America sono in ogni metropolitana a dare volantini e domandarti se Dio esiste. Talvolta mi fanno pure un po’ pena perche’ vengono evitati e ignorati da tutti, neanche avessero la peste!