Ultimi aggiornamenti

Piove e io amo la pioggia mentre lavoro, mi fa sentire al sicuro e al calduccio….lo so, suona strano, ma io sono nata il 30 ottobre, per cui deve essere proprio genetico, che di rado per il mio compleanno non piove e non fa nebbia.

Stanotte credo di aver sentito – per la prima volta – Frollino muoversi. Verso le 5 mi sono svegliata per la solita capatina in bagno (essere incinta significa anche questo) e poi non riuscivo più a dormire.

Mi sono messa a pensare a mille cose, tipo tutto quello che devo fare da qui a dicembre, dove potrei mandare il mio cv per guadagnare qualche soldo, gli esami del sangue, le ecografie e ancora gli amici che non vedo da un pezzo e che forse nemmeno sanno che aspetto un bimbo.

Ad un certo punto, mentre la mente proprio vagava ed ero arrivata addirittura a ricordare i tempi della scuola, ad un certo punto ho sentito come uno sfarfallio nella pancia, sulla sinistra dell’addome.

E se all’inizio mi sono chiesta che cosa avessi mangiato, se poteva avermi fatto male, o se fosse stato il freddo (che stanotte la temperatura è scesa di molto), poi mi è venuto in mente che c’è un frollino nella mia pancia che frulla e frolla e ho pensato che poteva essere lui a bussarmi alla porta dell’ombelico.

Un toc toc timido, come a dire “guarda che son qui, non ti dimenticar di me, di darmi da mangiare degnamente, di accudirmi e di non addormentarti di pancia che mi schiacci!”.

Non è stata la grande emozione che mi aspettavo perché non sono mica ancora sicura che si trattasse di lui o di una puzzetta…;-) però, diciamo, che mi sono emozionata, ecco, come quando da piccola dovevo partire per la gita e passavo la notte a pensare a cosa sarebbe successo il giorno seguente. Insomma, poi mi sono messa a pensare a quando lo sentirò veramente, a quando magari – tipo alien – vedrò il suo pugnetto spingere verso fuori.

E ad un certo punto mi massaggiavo la pancia e in un dato punto ho sentito più duro, molto più duro. Lì ho capito che era lui, era la sua consistenza. E ho svegliato Tino perché mettesse su la mano. Lui si aspettava chissà cosa e mi chiedeva di stare in silenzio, forse desiderava sentire frollino che lo chiama Papà, ma poi ha capito che non può pretendere così tanto ancora dal suo pupattolo e si è messo tranquillo a tastarmi.

Stamattina mi ha telefonato la mia cuginetta F. che vive in Francia e a cui voglio molto bene. Lei ha sfornato un bellissimo (di me ) nipotino, due anni fa e allora le ho raccontato tutte le ultime settimane, l’ansia che mi era arrivata a causa dei continui attacchi esterni e delle ansie delle mamme talebane che incontro al corso di acquagym.

Ed è stato fantastico sentire che anche a lei eran successe le stesse robe, che anche lei non ci pensava nemmeno a fare l’amniocentesi e tutti intorno a dirle che ormai è prassi…

ma lei, che è cocciuta come me, non l’ha fatta.
e mi ha fatto presente una cosa molto giusta a cui non avevo pensato: le mamme talebane tendono a terrorizzarti con racconti di sfighe fantascientifiche perchè non ti conoscono bene e sanno che se lo facessero con le loro amiche/mamme le farebbero internare…

mentre tu sei uno sconosciuto e in quanto tale chi se ne fotte se ti riversano addosso tutte le loro fottute ansie!!!
Insomma, un po’ le odio, un po’ ho deciso di fare spallucce, tanto ci saranno sempre persone così che non sanno vivere con tranquillità le cose e hanno bisogno di condividere le loro ansie perché “mal comune mezzo gaudio”…anche se per me è molto più vero il detto “mal comune: epidemia!”.

Quindi in questi giorni sono molto più serena, perché sto acquisendo consapevolezza del mio ruolo, perché sto acquisendo consapevolezza della mia decisionalità…

e perché, credo che nella vita si presenteranno sempre tanti problemi, e se non si sa affrontarli con serenità, si è – davvero – finiti!!.
E visto che io posso vantare un discreto numero di sfighe nel mio passato familiare e ne sono uscita “abbastanza” indenne e serena, non sarà un gruppo di panzute talebane con la fissa del nome corto per cognome lungo e viceversa a rovinarmi la festa!!!

E per inciso: mio figlio avrà un cognome lungo e anche un nome lungo e ben venga se glielo storpieranno, se inventeranno soprannomi che gli segneranno la vita, ricordandogli le varie fasi della sua adolescenza…io mi porto addosso ancora il soprannome di quando avevo 9 anni ed è una delle cose più belle che la vita mi ha lasciato in dote e che per il momento ha già ereditato il piccolo Frollino!!!!

Oibò! basta con il finto buonismo materno!