Referendum
Ma voi avete capito per cosa e per come voteremo domenica?
Io ammetto la mia enorme ignoranza in affari costituzionali ma temo di essere completamente impreparata, mi sento molto piccola e molto poco adatta a questo voto che – sospetto però- abbia un’importanza mostruosa.
E’ vero che ultimamente si è votato parecchio e che ormai conosciamo meglio gli scrutatori ai seggi che i nostri partners, ma stavolta mi sembra che per una questione così importante, sia passato tutto abbastanza in sordina, salvo recrudescenze politiche dell’ultima ora.
Ieri sera, per cercar di capire qualcosa in merito a questo nuovo appuntamento elettorale (ma non si saranno consumate le matite???) mi sono guardata attentamente la puntata di Ballarò.
Come al solito, anche se inizialmente si sono trattenuti e ci hanno provato, i nostri politici – di sinistra e di destra a pari merito – non hanno potuto far a meno che trasformare un si ed un no con un voto politico, con un “sono di destra” “sono di sinistra” che mi schifa abbastanza.
E come al solito, il salotto televisivo si è trasformato in un salotto privato, con Fassino e Fini che litigavano su chi era più maleducato, su chi era più intercettato e su chi prendeva la parola per primo, interrompendo l’altro.
Su tutto questo il faccione di Calderoli che se ne usciva con affermazioni in dialetto della Val Brembana, a ribadire che la devolution porterà all’Italia un gran giovamento….soprattutto in termini di conservatorismo linguistico, mi par di capire.
In mezzo a tutto questo noi italiani: confusi dal confuso e difficile quesito a cui dobbiam rispondere domenica e che si porta dietro non 1 ma 50 articoli della costituzione…
come prendersi una responsabilità così grossa????
All’inizio – e un po’ me ne vergogno – avevo pensato di non andare a votare, mi sentivo schiacciata e annichilita da cotanta responsabilità, poi ho saputo che questo referendum ha valore anche se non si raggiunge la maggioranza e così ho deciso di farmi carico, insieme ai miei connazionali, di questo peso decisionale.
Ma cosa fare?????
Non sono mica stati tanto chiari i politici della tivvù di ieri: se voto si – di fatto- quale potere va a alle regioni diversamente da oggi???
aiutoooooo
mi sa che passerò ciò che resta della settimana a studiare la costituzione e questi 50 articoli, che magari ci capisco qualcosa…
Per capirci qualcosa, un ottimo decalogo e controdecalogo: http://www.referendumcostituzionale.org/controdecalogo.pdf