Cambiamenti
Il primo segno tangibile dell’arrivo di Frollino – a parte la mia pancia che comincia a crescere – è l’attenzione mia e di Tino nei confronti della casa, i suoi mobili e le future configurazioni.
Tino ed io abbiamo una marea di libri, ogni stanza ne è invasa, compresa quella dove andrà a vivere il piccolo. Inoltre, suddetta stanza è anche il mio “ufficio”…scrivanie, computer, stampante, carte di lavoro…
Bisogna spostare tutto!!!
E così, visto che Tino ieri era a casa perché lunedì inizia il suo nuovo lavoro di Project manager e ora è momentaneamente “disoccupato”, abbiamo preso in mano la situazione e ce ne siamo andati in giro per Mobilifici a cercare la soluzione “inglobapiùlibripossibile!” a disposizione, a un buon rapporto qualità prezzo.
Casa nostra è un’accozzaglia di stili ora, mobili che erano suoi, mobili che erano miei, librerie Billy dell’ikea, librerie del discount che stanno in piedi per miracolo, scansie ricavate da pezzi di vecchi mobili, ripiani della cucina in compensato…
Insomma, non rappresentiamo proprio l’idea di coppia classica, che mette su casa e allora compra qualcosa di carino e lucida le piastrelle.
Noi siamo un po’ dei campeggiatori della vita, l’arredamento “per sempre” ci terrorizza e il concetto di qualità lascia ampiamente spazio a quello di portabilità e convenienza…
Ma stavolta, che arriva frollino, abbiamo deciso di fare le cose in grande. Siamo stati al mobilificio e ci siamo seduti alla scrivania della arredatrice.
Quando me ne giro per questo tipo di negozi, o per le fiere del settore e vedo la coppia seduta con “l’arredatore”, mi chiedo sempre quale importante scelta economica e di vita stia facendo la coppia in questione…
Ieri ho potuto provare l’ebrezza di essere io quella seduta alla scrivania dell’arredatore! dove si decide il futuro, si pianifica il proprio stile abitativo e si cancella come un colpo di spugna il passato.
Dove tra misure, colori, e disposizioni, ti senti – per qualche ora – con un potere assoluto, un genio creativo in grado di rendere bellissimo il tuo fottuto appartamento.
E così ieri, Tino ed io abbiamo virtualmente arredato la nostra sala con un nuovo – bel e costoso – pezzo di arredamento: una libreria superfika, con inserti in laccato rosso, e nella quale il nostro divano mangiato dai gatti si incastrerà alla perfezione!!!
Ieri abbiamo dato una svolta.
Ma che ne sarà della vita da campeggio??? E come si sentirà il resto dell’arredamento di fronte al fighetto della situazione? non se ne avrà a male la libreriadiscount? lei che per tanto tempo ha sorretto il peso della nostra cultura????
Non è che ora ci verrà il voglino di trasformar tutta casa in un luogo più chantoso???
….ahhhhh come è difficile avere 30 anni……….
dubbi esistenziali ed amletici mi perseguitano……….
anche se di fronte alla questione “campeggio si, campeggio no”, la barbona che vive in me non può che pensare a noi tre, un frollino e due bambinelli cresciutelli, chiusi nella nostra tenda a leggere le favole con la pila elettrica………..
tranquilla: puoi sempre regalarla/venderla a una persona a caso, che di librerie ha sempre bisogno :oPPP
No, non credo che la vecchia libreria se la prenderà (almeno non dopo qualche tempo). In fin dei conti, lo fate a fin di bene – minchia, è un’annunciazione, mica un parto qualunque! – ed è comunque un vantaggio per la cultura: io ho libri sparsi per la mia camera e ogni volta che cerco qualcosa devo tirar giù metà dei Santi del calendario prima di poterlo trovare.
Forza e coraggio, un minimo di rinnovamento per un nuovo arrivo ci vuole!