Giornate no
la mia mamma dice: “quelle giornate in cui se vai al mare si asciuga…” e la trovo una azzeccatissima metafora.
Stamattina sono stata all’ospedale che dovevo prenotare, diligentemente, come mi ha consigliato il ginecologo, tutte le ecografie. La prima – che la faccio il 18 maggio in un poliambulatorio – l’ho prenotata non appena ripresami dallo scioc dell’annunciazione da test farmaceutico, per le altre mi sono fatta consigliare dal dottore. “Prenotale tutte all’ospedale Grande, che così partorisci lì ed è buona norma farle nello stesso posto, almeno dalla seconda in poi”.
Intanto ho fatto erroneamente la fila per un’ora allo sportello sbagliato, al piano sbagliato dell’ospedale; un po’ colpa della information’s woman e un po’ del mio rincoglionimento cronico.
Quando finalmente ho raggiunto la maternità, mi sono trovata di fronte a quintali di donne incinta, che sembravano un plotone di mangiatrici stagionali di cocomeri.
Sedie, divanetti, luoghi accoglienti; ogni dove era pieno di panze a vari livelli di rigonfiamento…che mi sono sentita una magrissima mamma in forma 😉
I corridoi erano invece appannaggio di qualche sparuto neopapà accompagnatore, con l’occhio sbarrato e la netta sensazione di trovarsi in un posto sconosciuto e avverso quasi quanto un salone di estetista durante una session di spetegolezzo estremo tra le clienti…
Tutte belle e prosperose, le neomamme aspettavano il loro turno per le ecografie.
Già certa di finir presto tra il novero delle suddette gestanti, mi sono condotta con passo fermo e sicuro dalla ostetrica, la quale invece mi ha fatto sentire un paria della gestazione…
Gentilissima e molto carina, mi ha detto che visto che la prima eco la farò in un altro posto, loro non mi possono inserire nel programma fedeltà del Grande e che non è detto che le ecografie potrò farle lì…
mi guardava come si guardan quelli che son stati bocciati all’esame e tentano il tuttoxtutto per strappare un 18 risicato ma di spessore numerico…scuoteva la testa la dolce signora, mentre Panzallaria cercava di convincerla che la sua panza valeva quanto quella delle presenti.
Nulla da fare: per la prima ecografia non c’è più posto prima di giugno (e io la devo fare entro il 20 maggio) e quindi sono fuori, out, kaput.
E comunque, forse posso fare lì la translucenza nucale (che è a pagamento e ha un nome che mi fa paura) telefonando all’ostetrica Franzoni…(che appena ho sentito che una povera ostetrica si chiama pure Franzoni come la presunta pupocida di Cogne, non sapevo se ridere o cosa….e mi sono immaginata la sua omonima più famosa, con lo sguardo furbetto che dà consigli alle neomamme su come “far smettere” di piangere i propri figli…)
Mi sono sentita una kalimera….perché nessuno mi ha raccontato di questa regola? perché non mi hanno detto che dovevo studiare pure quel libro????????????
siiiiiiiiiiigggggg!!!!
Uscita, mi ha assalito l’ormone malvagio, voltagabbana dei miei umori e sono scoppiata in lacrime come una bimba a cui hanno fatto cadere la pallina di gelato dal cono bavoso…
E sapete quale pensiero assurdo ha prodotto la mia mente malata?
” se fin dall’inizio trascuro così la caccola, cosa succederà quando nascerà???????” e giù a pianger disperata, pur sapendo che ci son problemi più gravi nel mondo, ma senza riuscire a chiudere i rubinetti.
Poi ho pensato che allora andavo dalla dottoressa, che allora telefonavo al ginecologo, che avrei spostato mari e monti ma le cose DOVEVANO andar bene e mi sono rasserenata un po’…
ma non era finita:
– la banca dove dovevo andare urgentemente era chiusa senza un valido motivo;
– la dottoressa mi ha ricevuta dopo un’altra ora, è stata molto gentile che proviamo a far l’escamotage e a riprenotare la prima eco, sperando in qualche disdetta all’ospedale
– il cup (dove si prenotano gli esami) era chiuso da 3 minuti esatti quando sono arrivata
– il mio ginecologo è all’estero, così non sono riuscita a parlarci!!!!!!!!!!!!!!
Insomma, ecco una di quelle giornate faticose, in cui non succedono cose proprio tragiche, ma nelle quali ti sembra di remare controcorrente…
E devo ancora iniziare a lavorare!!!!!!!!
Per fortuna tornata a casa ho guardato panzallaria e ci ho trovato le dolci parole di Broke, i consigli di Talking e tutti gli altri vostri commenti….che vi ringrazio molto molto molto, perché con sto ormone assassino, ogni parolina dolce è nettare per il mio cuoricino….
vado a lavurà
ohi! dai! non lasciarti abbindolare dal ricatto della madre perfetta: le persone reali e impegnate si arrangiano sempre per tutto, figurarsi quando le cose si complicano davvero, ed è per questo che sono magiche e miracolose, e tirano avanti la carretta… e le code sbagliate sono proprio un classico, per non parlare della cervellotica organizzazione del sistema sanitario. coraggio! (oggi anch’io ho subito i maltrattamenti di centraliniste e impiegate delle poste: forse erano tutti acidi per il rientro dal ponte)
Gulp !
Giornatina niente male, anzi, malaccio ! Proprio una giornata no !
Ma pensa quando lo racconterai alla/al tua/o pupetta/o…
Oh, l'”ormone assassino” per poco non colpisce anche me,sebbene io non sia in dolce attesa, per il momento…^_^
Un grosso abbraccio 🙂
Ecco, come al solito trascuri le pulizie di pasqua del karma e poi ti lamenti!
Adesso come minimo devi passare mezz’ora a chiaccherare del nulla con la vicina vecchietta per recuperare. Santa pazienza!
:-*