Mi sento sporca dentro
E’ inutile negarlo: la disavventura sull’autobus, quando mi hanno scambiata per una ladra di borsette, mi ha segnato indelebilmente.
Ieri sono stata dalla dietologa per il controllo bisettimanale: sono arrivata a quota 13 Kg persi e sono felice come la pasquetta!!! Comincio a vedermi meno informe e ad avere voglia di vestirmi meglio e di voler bene al mio corpaccione che sta cominciando a tornar ad avere forme donnesche.
Uscita dalla dietologa mi sono infilata in un negozio del centro dove svendevano tutto a 6 euri. Era stipato come una chiesa per il funerale di Berlusconi.
Un negozio “normale” per persone “normali” e con taglie normali; ho provato un certo stupore nel ritrovarmi in uno di quei luoghi che non visitavo da anni. Tutto era uguale a come l’avevo lasciato, ma mi faceva comunque un certo effetto mischiarmi con le sbarbe taglia 42 senza sentirmi totalmente inadeguata.
Ho preso 2 maglioni e mi sono diretta verso i camerini per provarli.
Ora, io non frequento molto i negozi, né, come sapete, sono una amante dello shopping estremo, però non avevo mai visto dei camerini così.
Praticamente la zona vestizione è separata dalla zona acquisto solo da alcune tende che si possono, all’uopo tirare, come se si fosse dentro ad una doccia improvvisata nella vasca da bagno.
Ho dissimulato disinvoltura, ma tra piumino, borsa e ciccia, quando mi sono trovata dietro a questo catafalco, in cui non viene assicurata la minima privacy alla cellulite, peli superflui e completino mutandina bianca e reggiseno nero, ho proprio pensato di lasciar perdere.
Avrei rischiato di comprare 2 maglie senza la certezza di entrarci, ma per 12 euri ho deciso che potevo correre il rischio.
Mentre uscivo dal camerino, dove sono rimasta non più di 15 secondi, mi è parso di vedere le commesse guardarmi strano e fare facce tra loro.
Mi sono diretta alla cassa, dove una lunga fila mi aspettava.
E mentre ero in fila ho scoperto 2 cose su di me che non avrei mai e poi mai immaginato:
- mi piace la musica di Cesare Cremonini;
- ho la coda di paglia di fronte a qualsivoglia forza dell’ordine.
La prima considerazione è arrivata come un’illuminazione sulla via di Damasco: nel negozio avevano messo su il suo ultimo disco per intrattenere noi “saldisti” d’assalto e mi sono ritrovata a battere i piedi e fischiettare.
La seconda tragida verità mi si è palesata allorquando hanno fatto la loro comparsa in negozio 2 simpatici tutori dell’ordine pubblico e si sono messi a parlottare con la caponegozio.
Mi è aumentata la salivazione; sono diventata di mille colori e il cuore ha cominciato a battere, mentre una vocina mi urlava da dentro “scappa, scappa!!”.
La mia mente perversa si è messa a pensare che probabilmente i 2 erano stati chiamati per controllare che io non avessi infilato nulla in borsa durante la mia breve sosta in camerino e che stessero aspettando il momento opportuno per ammanettarmi, portarmi davanti al giudice, rinchiudermi per 10 anni, farmi fare la mia ultima telefonata al numero sbagliato, buttare via la chiave della cella, guardarmi mentre la compagna di gattabuia approfittava di me e ridurmi ad un relitto umano che non sarebbe mai riuscito a rientrare nella società.
Stavo già per costituirmi quando sono tornata in senno e – con la maturità che mi contraddistingue – giunta alla cassa, ho appoggiato la borsa, ne ho tirato fuori il portafogli per pagare e ho fatto ampia mostra a tutti del fatto che non nascondevo nulla nella mia sacca, tirandone fuori, con non chalance, tutto il contenuto e appoggiandolo bellamente sul banco.
Oltre al fatto che i poliziotti non guardavano nemmeno nella mia direzione, non solo mi si è incastrato il piumino nel macchinino del bancomat che stava per finire in mille pezzi, ma sono riuscita a perdere almeno 2 euri in monete da 5 cents che sono andati a spargersi per tutto il negozio!!!
Uscita mi sembrava di esser scampata all’atomica!!!
Uscita mi sono sentita sporca, anzi sporchissima dentro, che se fossi stata cattolica mi sarei infilata in una chiesa a confessarmi!!!
e tutto per colpa di qualche vecchio rincoglionito da autobus!!!
Era stipato come una chiesa per il funerale di Berlusconi. LOL !L’atmosfera euforica da saldi credo che sarebbe stata la stessa…
Secondo me, dopo l’incidente dell’autobus, capisco come ti puoi essere sentita, adesso hai un po’ di manie di persecuzione, o no ? ^_^ Tranquilla, la gente giudica è vero, ma a volte ci si vuole convicere che stanno (s)parlando proprio di *noi*. Succede sempre anche a me ! Ho una certa fissazione con i capelli che devono essere sempre ordinatissimi o mi sembra di avere tutti gli occhi addosso ( tutti che commentano i miei capelli spettinati, ovviamente ).
Perciò tranquilla, e poi i due maglioni li hai pagati !!!
13 Kg, beh, sono un gran bel risultato! Sono contenta per te ! 🙂
Baci e buona serata !
Folla e polizia, due buoni motivi per sentirsi piccoli, oltre che sporchi.
Fare cose ordinarie in mezzo alla gente a volte è più difficile di quello che sembra.
Capisco l’imbarazzo di panzallaria, l’euforia che sparisce in tre secondi, la voglia di essere da tutt’altra parte e non riuscire a convicersi che, nonostante tutto, quel disagio è un disturbo passeggero, che basterebbe guarire con una piccola aspirina immaginaria: faccia tosta e nonchalanche.
Le nostre straordinarie forze dell’ordine, invece, lo fanno apposta.
E mi chiedo se Umberto Eco scherzasse o fosse serio quando, da Fazio, ha detto che apprezzava molto tutte le serie tv su polizia, carabinieri, squadre speciali e agenti investigativi.
Panzallaria… e se invece di un libro facessi un programma televisivo?
Wow!