Il Bar Billy
Il bar Billy è un’istuzione a Bologna: da 60 anni, sotto i portici del Meloncello, prospiciente allo Stadio del Calcio, questo posto dispensa caffè, aneddoti calcistici e Panspziel: che non è – come credevo io – il cognome ebreo del Sig. Billy, ma un panone tipico natalizio usato anche, nei primi secoli dopo la fondazione Olimpica, come giavellotto di lancio, tanto è massiccio.
Il Bar Billy occupa una superficie di enne Km quadrati, con giardino, sale da biliardo e tempo fermo ai radiosi anni ’60.
Oggi non se ne trovano molti altri di bar Billy.
Entrare in questo regno di Luisone e Palugone glassate è un trionfo per la mente e per lo stomaco: le paste alla crema sono tutte RIGOROSAMENTE fritte e glassate e quando ti avvicini al banco, ti invitano a mangiarle in 4 lingue diverse – perché il Bar Billy è equo e solidale e chiunque vi entri si deve sentire a proprio agio.
Queste divine palugone – che ci metti 8 giorni per digerirle ma 2 minuti per amarle -trasformano nebbiose mattine in attimi meravigliosi, in cui senti che ti stai – veramente – prendendo cura di te e che nessuno potrà farti del male.
Per me ormai le palugone sono un ricordo, ma la saliva aumenta al solo pensiero e la lacrimuccia scende per il lutto della separazione da cotante cibarie.
Al Bar Billy sei al centro del mondo e dello sport targato Bologna: si narra che 2 dei baristi siano stati dei brillanti giocatori di basket di quasi serie A e gli umarells che lo frequentano sono tutti tifosi del Bologna della schiatta più prestigiosa: seguirebbero Pagliuca anche se andasse in Serie F!.
Al bar Billy, tra una stecca e l’altra del biliardo , si intessono comizi popolarcalcistici e il livello delle discussioni è sempre così elevato da far invidia a Maurizio Mosca.
Narrano che un tempo volessero girarci una trasmissione calcistica domenicale ma che la tv del quartiere si sia rifiutata perché non si trovava un traduttore dal bolognese che avesse il coraggio di ripetere le sconcerie che venivan proferite dagli esimi ospiti – ma forse è una leggenda.
Al bar Billy, tra una palugona e l’altra puoi ammirare mostre temporanee di fotografi e pittori delle nostre parti, e leggere tutti i quotidiani che il Creatore ha inventato.
Perchè il bar Billy è un ponte tra l’antico e il moderno sempre in dinamica evoluzione – tranne per quanto riguarda gli arredi, che sembrano usciti dalla casa di famiglia di “Arancia Meccanica”.
Al Bar Billy Panspziel respiri bolognesità di quella ancora buona, quella che nulla ha da spartire con certi provincialfighetti che si trovano per le vie del centro, e se hai voglia di far due chiacchere, lì ti attacca bottone anche la coca cola…
Ora che abito vicino a Billy, tutte le volte che arriva qualcuno a trovarmi da fuori città lo porto a conoscere le Luisone e i caffè macchiati più generosi dell’universo.
Il barista spilungone e sportivo ci presta un vassoio ( che sembra quello della collezione della nonna di Tino per quanto rococò) su cui noi facciam strabordare grassi insaturi, caffeina, acquetta supergas e 8 giornali diversi per sederci poi al tavolino – rigorosamente marcato con uno sponsor fallito già nel 1980!.
Quando fa bello si sta fuori, all’ombra degli ombrelloni giallo-marca di the, a fancazzeggiare ( che ogni tanto un sano fancazzeggio da bar migliora la vita!) con in sottofondo le pittoresche bestemmie vernacolari dei giocatori di Briscolone…
Uomini che sono cresciuti con Billy e si sono nutriti di Panspziel, uomini che hanno capito che il mondo stava irrimediabilmente cambiando allorché la prima donna ha solcato il pavimento del bar…
Uomini che ne han viste di tutti i colori: dal fallimento del Bologna, ai giorni di quasi gloria in coppa Uefa al tristo destino attuale in serie B.
Uomini che fumano solo Merit senza filtro e che se vedono passare una bella passerona hanno scritto nel DNA che devono fischiare, un po’ come in quei vecchi film italiani al sapor di postguerra.
Al bar Billy, in certi giorni di maggio, ci puoi trovare anche frotte di pretini, suorone e credenti cristiani perché è proprio dal luogo in cui sorge che parte il pellegrinaggio più famoso della città, verso il colle di San Luca.
E sono quelli i momenti di maggior gloria, quando il sacro e il profano si incontrano e una pasta fritta e zuccherosa di diabete abbatte barriere culturali e di fede, unendo in un solo risucchio di caffè, coloro che han fede rossoblu e coloro che pregan solo la Madonna!.
Per chi non fosse della città, il Bar Billy si trova alla fine di via Saragozza, sotto l’arco del Meloncello: se avete voglia di farci un giro datemi una voce che vi faccio da Cicerone! 😉
Esattamente il bar che ho sempre sognato di poter frequentare e che non ho mai trovato.
Se il cielo mi darà una mano e mi aiuterà a venire a Bologna, prometto solennemente di avvisarti: non mi perderei una visita a quel bar (con un Cicerone d’eccezione come solo tu sai essere) per nulla al mondo.
Ti aspettiamo!!! e se sai giocare a briscola, potrai anche evitare il pellegrinaggio sul colle sotto i portici più lunghi del mondo: suggestivo ma un po’ faticoso 😉
Parlando del Bar Billy con me, lo sai, sfondi una porta aperta!! quel posto ( ma quale posto! quell’oasi) è stata una rivelazione, un amore immediato e totale, la riprova che Benni nei suoi libri non esagera neanche un pelo, ma fa solo un rendiconto oggettivo della realtà: il Bar Billy ne è la prova! potrei trsferirmi a Bologna anche solo per il Bar Billy. guarda ne sto scrivendo e già mi commuovo…
I love Bar Billy.
Broke ( che sempre ti sarà grata per averla portata al Bar Billy!!!)
cavolo è il bar dei sogni…ci vorrebbe in ogni città!!!
l’importante per un bar cmq è che ci sia sempre qualcosa da mangiare….odio entrare nei bar e trovari i ripiani vuoti!!!!
ciauuuu
al bar billy c’è sempre qualcosa da mangiare, bisogna far solo attenzione a chi mangia prima l’altro…insomma: braccine e fauci svelte nell’azzannare la Palugona di turno!
grazie Broke per la tua testimonianza; diciamo che il post è un po’ dedicato a te, perché da quando ho visto con gli occhi del tuo entusiasmo, ho visto un billy più speciale 😉
quindi grazie!!!
Il bar ideale. Basta con l’apoteosi della violenza. Basta con le notizie che sfruttano la curiosità malata di psicopatici. Auspico che anche lo sport torni nei suoi valori originari. Non si può accoltellare un altro ragazzo perchè dei miliardari in mutande vincono o perdono giocando una partita di pallone.
Ciao! sto cercando il libro con quella precisa copertina.. mi serve quell’edizione che hai nella foto dell’articolo! non lo trovo da nessunissima parte.. se lo hai e non hai preso l’immagine da internet mettiamoci d’accordo per il prezzo.. te lo pago quanto vuoi ma mi serveee
Mi spiace ma non ho quell’edizione. In bocca al lupo per la tua ricerca.