A-Dios…
Buongiorno a tutti; oggi avrei voluto raccontarvi tutti gli aneddoti della mia Lectio Magistralis di ieri, mi ero proprio visualizzata che mi sarei coccolata, dopo la fatica, con qualche spassoso aneddoto sul web e con Panzallariate.
E invece qualcosa ha fatto si che io abbia deciso di rimandare a domani, o forse a tra qualche giorno, per spremere il succo divertente della vita.
Da poche ore, infatti, ho saputo che una persona a cui tenevo molto è volata in cielo. Si chiamava Giusy ed era la migliore amica di mia madre. Era ammalata da tre anni ma non aveva perso una frizzante allegria e voglia di vivere che la faceva sembrare ancora giovane come quando, da bambina, l’avevo conosciuta.
Giusy per me era l’amica della mamma con cui andare a fare lo shopping figo (lei aveva quintali di gusto e ogni tanto ne elargiva gentilmente anche per me); Giusy aveva una risata divertente e coinvolgente e ci faceva ridere con le sue fantastorie amorose.
Giusy sembrava sempre uguale a quella che mia mamma ed io conoscemmo 20 anni fa: sempre una ragazzina. E’ rimasta così fino quasi alla fine, prima che la malattia la bloccasse a letto e il suo volto si trasformasse in quello di una giovane quarantenne vecchia…l’ultima volta che sono stata a trovarla in ospedale le ho detto un sacco di bugie, su quando sarei dimagrita e lei guarita e saremmo andate insieme a ballare…(doppia bugia perché io ODIO le discoteche!). Mentre parlavamo accanto a lei c’era già una Nera Signora con la scure in mano, ad attendere il suo momento di Gloria; mentre parlavamo, dalle finestre ho visto che nell’ala di fronte dell’ospedale stava nascendo un bambino e il mio cuore si è riempito di gioia e tristezza insieme, perché tutto questo cerchio che è la vita, a volte fa girare la testa.
Ma Giusy non era quello, Giusy era quella che – quest’Estate – in vacanza con la mia mamma a Cervia, si era portata una parrucca per il mare e una per la sera e aveva comprato tante di quelle cose, nello shopping vacanziero, da doversi far portare una valigia supplementare!!!
Giusy ha fatto ridere mia mamma quando voleva solo piangere e ha sempre saputo affrontare la vita con ironia.
Probabilmente, quando la Nera Signora è arrivata, avrà ammirato il suo look e saranno insieme andate a fare l’ultimo shopping compulsivo alla giusy, quello che quando uscivi con lei dovevi farti fare un finanziamento dedicato.
Probabilmente ora Giusy non indossa più parrucche e i suoi capelli corvini sono ricresciuti belli come quando da bambina glieli pettinavo.
Probabilmente i genitori del bambino nato ieri, dall’altra parte dell’ospedale, staranno sorridendo a quel gran dono che è la vita…
Alzo il calice alla Giusy e alla mia mamma che le voleva tanto bene.
A-Dios
Francesca -Panzallaria