Sbarbus est melius!!!!!!!!!!!!
Durante uno dei famosi con-sessi delle esperte, con le mie amiche si ragionava sullo stato attuale degli uomini trenta-quarantenni single, appurando -dopo attente valutazioni delle prove contestuali e statistiche alla mano – che la situazione in cui versano i maschietti non accasati della mia generazione è veramente e quasi sempre, molto grave.
Visto che Panzallaria non si fa prendere in castagna (che c’hanno pure una quantità di kalorie che il mio dietologo mi ucciderebbe!) propongo di aprire una discussione a riguardo mettendo sul piatto (le metafore alimentari sono il mio forte) le prove di tale gravità.
L’uomo che arriva a 30-40 anni single è peggio del brufoloso diciottenne (i frequentatori diciottenni non me ne vogliano, ai miei tempi si usava poco topexan ;-)) che ti fa innamorare e dopo averti convinta che il petting è una sacra pratica affettiva e che farne a meno sarebbe inopportuno, ti scaricano, come una lavatrice usata e passata di moda, davanti al cassonetto.
Al tempo la mamma ci diceva che i maschi maturano dopo e che per trovare un sensibile essere umano dell’altro sesso – disposto ad ascoltarci e ad amarci incondizionatamente – avremmo dovuto attendere qualche annetto, che poi arrivava il Principe Azzurro con l’anello, le promesse e una gran voglia di sfornare figli e con il desiderio di fare felici noi splendide farfalline innamorate.
Al tempo, quando alle feste ci si divideva -rigorosamente- in gruppi di genere, e noi si parlava di amore vero e loro pensavano alla moto, alla discoteca e a toccarti le tette, ciò che ci confortava di fronte a tanta incomprensibilità e incomprensione reciproca, era il pensiero di questo Principe Azzurro trenta-quarantenne; Lui sarebbe stato di certo un intellettuale, magari anche uomo di successo, preferibilmente ricco e in forma, con tanti onesti, puri ma solletticosi pensieri con cui sollazzare il nostro nobile animo – e non solo.
Al tempo, quando si piangeva come disperate – dopo che l’ometto di turno ci aveva dato il 2 di picche – magari smettendo semplicemente di telefonare, il nostro cuore trovava una speranza nella certezza che il dono della parola e della successiva spiegazione delle proprie azioni, agli uomini veniva dato a 25 anni e che – a quel punto – ci avrebbero fatto condividere pensieri altissimi, e che avremmo SEMPRE parlato di tutto.
Stessa cosa valeva nei rapporti, anche collaudati, e che chiamavamo “seri”, di fronte all’incapacità del nostro Amore di relazionarsi con amiche, genitori e fatti della vita.
Sarebbe cresciuto il virgulto, e prima o poi -insieme – avremmo anche parlato di filosofiascienzacinema e letteratura, magari sorseggiando birra, magari in una bella casetta in montagna dove lui ci avrebbe portate per rimuovere lo stress da lavoro e senza che noi lo avessimo prima pregato in ginocchio.
Beata ingenuità da eredità Candy Candy…
Terence non esiste, e anche i fratelli incestuosi di Georgie non si schiodano dalla australiana magione.
Gli uomini se arrivano a 30/40 anni senza che una donna gli abbia messo il lucchetto, sono più problematici, musoni, incredibilmente pirla che a 18!!! oppure sono degli ex galeotti appena rilasciati o degli psicopatici serial killer a piede libero.
Le prove circostanziali indicano che i soggetti in questione ( se si escludono appunto psicopatici e ex galeotti):
- di solito hanno alle spalle una relazione molto lunga e molto complessa con una fantomatica donna del mistero, spesso con un nome assurdo ma che fa tanto gnocca, della quale non si riescono a liberare – tranne quando ti trombano – e che rimane scolpita nel loro cuore come un’effige di Saddam nella piazza di Bagdad prima della purga americana…
- sono infelici sul lavoro, a causa di questa donna, perché in realtà è il loro capo e non ce la fanno proprio a dare il meglio con una che li ha rifiutati. Questo crea in loro la cosiddetta “turbe da Businessman” per cui passano le notti sul progetto di turno e non riescono proprio a pensare a te come ad una valida evasione, compresi nel dover dimostrare alla loro fantasmatica kapa quanto valgono e quanto si è persa.
- nel caso non avessero alle spalle la donna del mistero e non soffrissero della sopracitata turbe, probabilmente cercano solo storie di letto, ma quando anche tu – candidamente – gli confidi che vuoi altrettanto, ci rimangono così male che preferiresti averlo usato per dormire il letto! Cominciano a farti pippone del tipo “io non sono fatto per le storie lunghe”, “non vorrei ti innamorassi” “non riesco ad affrontare i problemi di qualcun altro” “tu dici che vuoi una storia leggera, ma io so che non è così”…e così via
- quelli che si sentono pronti per una storia lunga, di solito sono i peggiori: dopo 3 giorni si trasferiscono da te con lo spazzolino e senza che neanche te ne accorgi hanno prenotato chiesa, rinfresco e asilo per i figli!!!! Di solito sono i più amati dalle mamme, perché il rischio zitellaggine a questa età è incombente, ma a te producono solo crisi di orticaria e una gran voglia di usare il loro spazzolino da denti per pulire il TUO wc!!!
Insomma, adesso voi zitel..(ehm, volevo dire SINGLE) mi direte che è facile parlare, io che ho Tino e me lo sono accallappiata ancora nei 20, e che sono pure un po’ stronza, e forse c’avete ragione, ma il mio è lo spirito della studiosa, la sociologa che è in me si ribella di fronte a tanti scherzi di natura e biologia!!!
E per chi fosse sola e in cerca dell’anima gemella del momento, non posso far altro che riportare, dal verbale di una seduta del Con-sesso, le conclusioni a cui noi esperte siamo arrivate:
abbattiamo il luogo comune che tra coetanei ci si intenda meglio e ribaltiamo gli schemi, come le più avanguardiste dive di Hollywood: facciamoci i 30enni quando noi ne abbiamo 20 (porteranno il nostro spirito e le nostre sode tettine su un palmo di mano e ci faranno sentire molto belle, molto mature e molto importanti) e passiamo ai 18 20enni quando ne abbiamo 30/40!!!.
L’uomo giovane si affascina di fronte alla rughetta d’espressione che presuppone il “ne so una più del diavolo” e si sente molto molto protetto (quasi come nell’utero della sua mamma), tanto che puoi formarlo come creta sotto mani esperte…;-)!!!
Zitelle passatelle del mondo unitevi: presentatevi alle uscite delle scuole, del catechismo e davanti alle discoteche della domenica pomeriggio; troverete di sicuro lo sbarbo che vi farà battere il cuore e che riempirete di tenerezza come il cicciobello, e magari, se siete fortunate, sarà fresco, freesco dalla lezione di filosofia su Kant e magari, invece di parlare della sua perfida ex potrete pure intessere un’appassionante discussione in cui infervorarvi come solo a 20 anni si sa.
Piesse:
- ogni riferimento a fatti e persone è puramente occasionale;
- i 18/20enni all’ascolto non me ne vogliano perché sono il nostro futuro…;-) (in tutti i sensi!)
Il 18/20enne all’ascolto (ce ne sono altri?) non si è offeso, ma, anzi, essendo un grande fan di “Sex And The City”, non può che concordare con l’interessante, quanto completa e precisa, analisi sociol-sessual-affettiv-etc.etc.-a qui esposta. E conferma che i ggiovani hanno una passione per le signore “di una certa età”, prendendosi, ovviamente, come metro di giudizio per l’intera penisola. 😀
Ti rinnovo i complimenti per come scrive, perchè leggerti mi mette sempre di buon’umore. : )
Mo grasssie Amico sbarbo: a questo punto, dopo i complimenti, ti candiderò come 2oenne per qualche amica zitellapassattella ma supergnoccolona come noi trentenni sappiamo essere!!! 😉
Per inciso, ho appena avuto un simpatico incontro ravvicinato con una mia vicina di casa che ha circa 20-22 anni che ha chiesto ricovero perché si è chiusa fuori di casa e guardando i nostri cd è rimasta ben impressionata da un Led Zeppelin in vinile…
Mi ha guardata come a dire “proprio un’altra generazione…”, io interpretando il suo atteggiamento, per scherzare le ho detto: “non siamo poi così vecchi” e lei, in tutta risposta, per far cosa carina mi ha risposto: “comunque anche io a volte riscopro i vecchi successi, come per esempio De Andrè e Battiato”…
Ecco, in quel momento mi sono sentita DAVVERO vecchia…non avevo mai pensato a De Andrè e Battiato come a “vecchi successi”.
Anzi, noi trentenni quando ascoltiamo De André o andiamo ad un concerto di Battiato ci sentiamo davvero ggiovani!!!
Forse devo cominciare a rivedere le mie categorie mentali 😉 e guardare con sospetto Tino quando, facendo zapping, si ferma su “Teleliscio Romagna”….
Io appartengo alla categoria 1 (donna – effige Saddam) con qualche contaminzaione della 3.
Cmq ora che mi avvicino ai 30 sposo con determinazione la causa delle 20enni (come peraltro faccio da un paio d’anni a questa parte… a parte qualche recente “scivolone” sul percorso)
prole sante, come sempre. Però per equità aprire il dibattito anche sul 30-40 portatore insano di relazione in crisi che pensa di ritrovare la gioia spremendola da te donnina. Il problema è che fanno come col dentifricio: schiacciano il tubetto fregandosene del contenuto
Cara Adele,
sei sempre la più saggia…
In quanto membro “anziano” del con-sesso non posso esimermi dal dare la mia perla di saggezza anche in questa occasione. Ordunque il problema su cui ci arrovelliamo da tempo riguarda i trenta/quarantenni che sono ancora single o single di ritorno. come ovviare a ciò? è così lapalissiano che quasi mi vergogno a dirlo: buttandosi su quelli che single non sono! il fatto che siano accompagnati è già di per sè prova che proprio da buttare non sono. mi si dirà che in questo modo vado a “infastidire” l’orticello di altre stimatissime appartenenti al mio (splendido) sesso, ma si sa la vita è dura, siamo nate per soffrire e ognuna si arrabatta come può. e poi dopo i 35 si diventa più perfide di Crudelia Demon, non ve l’hanno detto?
Broke ( non a caso)
Perche non:)