E mentre
E mentre continuo a dimagrire, impegnandomi tutti i giorni, con qualche eccezione – che non ho mai amato gli estremismi.
E mentre sto lavorando tanto, tanto e mi sembra che tutto fluisca, con fatica ma fluisca.
E mentre vedo idee intorno a me, mie e di persone che stimo.
E mentre vado in biblioteca con Frollina. E mentre leggiamo “Piccole donne” strette strette nel suo letto. Prima di dormire. E mentre faccio il pane di kamut. E mentre mi peso ossessivamente, tutte le mattine. E mentre progetto il prossimo viaggio in camper e ripenso al primo, a quando ci si è rovesciato addosso un intero mobiletto perché non avevamo bloccato bene i perni e nel rovesciarsi abbiamo scoperto che sotto c’era un letto. E mentre ricordo quei giorni bellissimi, a sentirsi liberi come era tanto che. E mentre penso che ho fatto proprio bene a decidere per quel posto in quello ufficio, in quel coworking, in mezzo a gente che mi piace, con cui solo prendere un caffè è piacevole.
E mentre mi preoccupo un po’ per le note che prende Frollina, che prende le note e poi falsifica anche la firma e mi dice “Mamma, ma è divertente, lo faccio perché è divertente essere te!” e le facciamo mille ramanzine e lei continua a prendere note.
E mentre l’umidità si fa gelo e io leggo sotto una coperta a fiori gialli, con due gatti sulla pancia e la sensazione che la mia vita sia un gran bel posto.
E mentre penso a tutto quello che non sto facendo e faccio tutto quello che non avrei mai pensato di fare.
E mentre ho voglia di passare tempo con gli amici, ma il tempo è tiranno e ci sono periodi che ogni attimo è occupato da qualcosa. E mentre prenoto la sala per il settimo compleanno di mia figlia. E mentre mi guardo con le braghe troppo larghe e le maglie che cominciano a sembrare sacchi. E mentre constato tutto quello che ho fatto al mio corpo per ridurlo a uno strumento di poco conto. E mentre aggredisco l’ultima rampa di scale andando a San Luca e ascolto la musica a palla. E mentre mi ripeto che prima o poi qualcuno scoprirà che non valgo una mazza. E mentre mi ripeto che prima o poi capirò che valgo molto più di quello che penso.
E mentre comincio a dimenticarmi qualcosa per strada e quando inforco gli occhiali, qualcosa si sbiadisce e penso che forse è anche questo avere 40 anni. E mentre mi dico che va bene, che non mi posso lamentare nemmeno un po’, che con me la vita è davvero generosa. E mentre mi chiedo se ce la farò a fare tutto. E mentre penso che devo imparare a dire dei no. E mentre penso che le cose che voglio imparare a fare bene sono soprattutto leggere e ascoltare.
E mentre aspetto Babbo Natale. E mentre riempo pagine della mia agenda.
Mentre. Nel mentre
Vivo.
Mi vorrei chiamare Carciofo fritto
Mi vorrei chiamare Carciofo Fritto è il più bel pensierino di tutti i tempi. Un giorno ci faranno un film, dillo alla Frollina.
Già… mentre. Sono in un periodo un po’ così anche io… forse.
Forza!! Avanti così!
Ti seguo da anni.
E’ proprio bello leggerti per come sei sempre ma anche per come stai diventando.
Barbara
ciao Barbara, grazie davvero! scusa se ti rispondo tardi ma sono giornate piene di e mentre 😉 l’età incanutisce ma rende anche un po’ più saggi, forse…Solo un po’ però 😉 buona giornata
E mentre che bella persona che sei.
Basta, ora la faccio finita coi complimenti, però dovevo dirtelo! 😉
sei troppo carina!!!! mi fanno bene al cuore questi complimenti 😉
Cara Francesca, solo grazie.
Un grazie sconfinato per queste parole.