18 dicembre 2006
Dato che domani non credo mi collegherò, i festeggiamenti blogger per il compleanno di frollina li anticipo ad oggi.
Per l’occasione, inizio con un video post:
E adesso frollina ti racconto la storia di quando sei nata.
Te non ti preoccupare che anche se dico “dolore” o dico “lacrime” o dico “urla” non devi credere che la mamma ti voglia meno bene eh? ti racconto solo la storia di quando ti abbiamo trovata sotto il cavolo dell’amore, dentro ad un ospedale di Bologna. Te, piccola Frollina, sei nata di notte. In un orario che tuo babbo era molto contento perché con tutta la sua numerologia, non potevi fare di meglio. Erano le 3.01, numeri primi. Del 18/12/06: tutti multipli di 3.Te, Frollina, hai cominciato a spingere molto presto, che era il 16 dicembre ed era sabato. Io guardavo le lucine intermittenti del natale e sentivo le viscere, compresse dalla tua presenza, sempre più mobilitate.Sentivo che volevi uscire ma la strada era serrata.Alle 8 di sera ho guardato Tino e dopo aver mangiato un cucchiaino di nutella, ho detto:”tino, mi sa che questa volta è quella giusta, Tino adesso faccio una doccia e tu mi dai una mano ad entrare nella vasca, poi mi depili che non arrivo nemmeno alle ginocchia e poi andiamo”.
Ho fatto la doccia e Tino mi ha depilata, che ancora credevo mi sarebbe rimasto uno straccio di amor proprio femminile, ma poi quando mi sono trovata lì con le viscere spezzate e le ossa che cedevano ti cedevano il posto, col cavolo che ho pensato a tutto quello che ero diventata, a tutta quella bestialità di cui si ha pudore, ma poi ti ci ritrovi e sai che è la cosa più naturale del mondo.
All’ospedale l’ostetrica mi ha visitata, comunicandomi che la strada non sarebbe stata breve, che tu volevi uscire e le contrazioni erano forti, ma il mio utero non voleva dilatarsi.
Abbiamo camminato in lungo e in largo per i corridoi del reparto con il babbo che mi teneva la mano. Io non pensavo mica che stavo per diventare mamma a tutti gli effetti, non pensavo mica che avrei visto mia figlia da lì a breve. Che strano. Fino al giorno prima ero diventata curiosa come una scimmia, sarà così, sarà cosà, mi dicevo.
E invece arrivata al momento pensavo solo a respirare, a essere forte, a fare del mio meglio.
Fuori scendeva una pioggerellina fitta che la vedevo attraverso i finestroni dell’ospedale, sebbene le luci al neon del corridoio rendessero tutto così artificiale. Intorno a me c’erano tante altre donne e bambini, che si sentiva piangere in quel modo tipico del neonato appena entrato nel mondo.
Io sentivo solo la mano di Tino, stretta alla mia. Sentivo solo il mio corpo che cambiava e si preparava e la mia testa ferma ad un punto esatto della vita, che non vedeva ne’ lavoro nè impegni, ne’ niente di niente.
Era in quel punto della mia storia. Come mai altre volte.
Le ore passavano, ogni tanto qualcuno mi visitava e mi diceva “ti farò male” e io rispondevo con quel modo di accettazione che hanno le donne quando partoriscono, che quel male lo sanno, è necessario.
Le acque mi si sono rotte all’una di mattina del 17 dicembre: come un pop corn quando scoppia dentro al micronde. Ho sentito puf e allora è stata una cascata.
Ho pensato che fosse presto il momento della nascita, ma mi sbagliavo.
Il 17 dicembre 2006 è stato il giorno più lungo della mia vita. Mi hanno imbottita di antibiotico perché questa cosa delle acque poteva essere pericolosa, visto che Frollina non nasceva.
Io ho camminato, fatto doccie, anche pianto. Piangevo che mi sembrava che non finisse più. E invece alle 9 di sera del 17 dicembre sono entrata in sala parto.
Tino si era portato con se’ un arancia e una mela ed ha arredato la stanza. Ha fatto molto ridere l’ostetrica, quella dalla faccia simpatica che non scorderò mai, quella che ti ha fatto nascere e mi ha dato coraggio.
Con lei e con Tino è iniziata la lotta mia e della frolla per staccarci l’una dall’altra. All’inizio contavamo insieme, Tino ed io, e questa cosa di contare mi serviva per resistere ai dolori delle doglie.
Poi ho cominciato a stare veramente male. Ho cominciato a sentire come qualcosa che mi spaccava le ossa da dentro e solo Tino riusciva a contare. Io digrignavo i denti, digrignavo tanto i denti. Non sono mica riuscita ad urlare eh? avevo bisogno di energie. Mi sembrava che lei stesse uscendo e mi dicevano che dovevo trattenermi dallo spingere, perché non ero dilatata.
Forse ho anche pianto, forse ho anche urlato un “allora, porca troia, vieni tu qui al posto mio. Non è facile per una cippa trattenere quando hai una bambina che vuole uscire!”.
Ho provato ad alzarmi in piedi, a vedere se mi sentivo più pronta e brava a fare quello che la natura mi aveva chiamato a fare. Rien a faire.
Un incubo di dolore.
Tino ha contato per 4 ore. Senza mai fermarsi.
Poi è iniziata la fase espulsiva. E dato che io al corso preparto ero mancata proprio a quella lezione, mi ricordavo solo vagamente che mi avessero detto che era quella più corta, che lì bastava che uscisse la testa e il più era fatto.
Così dopo la prima spinta, che ho sentito tutti i capillari della faccia scoppiare, ho guardato l’ostetrica gentile e le ho chiesto “è nata?”.
Lei non ha riso per pietà, ma la strada è stata lunga. Dopo un paio di ore si sono intravisti i capelli. Io non ne potevo davvero più. Ero distrutta. Ormai erano 2 notti che non dormivo nemmeno mezz’ora. Tra una spinta e l’altra, prima dell’onda, mi assopivo, anche solo per 30 secondi.
Dice Tino che mi roteavano gli occhi all’indietro e mi lasciavo andare come un fantoccio. Per poi riprendermi e ricominciare a spingere con tutte le mie forze che il mio uomo poi mi ha chiamata Rambo per una settimana.
Ad un certo punto si è visto il primo ciuffo di capelli di nostra figlia. L’ostetrica ha riso e nel suo dialetto barese mi ha detto “Francè, qui ci sta ‘na capellona che spero tu abbia portato il pettine, dai che la vedi, dai che la vedi!!!” e quell’incitamento, il fatto che entro breve avrei saputo quante dita ha, quanti capelli, che occhi, che gambe e che sta bene, quell’incitamento mi ha aiutata.
Mi sono concentrata. Ho chiamato a raccolta i miei angeli custodi, ho chiamato a raccolta il pensiero dei miei amici, quelli che sapevano dove fossi e quelli che non.
Ho chiamato la Silvia. quella che le ha regalato il nome.
E la piccola silvia è nata.
Viva e vegeta. Piena di capelli.
Non so cosa io abbia provato. Non lo so e me ne rammarico spesso. Non è vero che vuoi sempre un bene assoluto a tuo figlio, non appena lo metti al mondo.
Per me non è stato esattamente così, figlia mia.
So che l’amavo, ma era molto più lo stupore. Lo stupore di una persona che avevo conosciuto in un altro modo, formarsi dentro di me e uscire. Lo stupore di vederla abbarbicata alla vita, cercare subito il mio seno.
Lo stupore del suo pianto sordo e impreparato. Lo stupore delle sue dita. Di essere madre. Che Tino fosse padre.
Ho cominciato ad amarti in quel momento.
Ma era solo un inizio. In questo anno è stato un crescendo. E’ stato un crescere continuo. Una disperazione e una gioia immensi. Una prova. Un modo nuovo di guardare alle cose e alle persone. La paura mischiata con la consapevolezza. Il rapporto tra Tino e me che è cambiato. Lui che prima era operativo e poi si è innamorato di sua figlia, ma non lì, non subito.
Le coliche, il senso di solitudine e di pienezza, l’incapacità di sapere cos’è giusto ma di cercarlo sempre, per lei.
Io ti guardo, biscottino dolce che ridi spesso. Ti guardo e a volte me lo chiedo se me la merito un’occasione così grande. Mi chiedo se risentirai di ogni mia ansia, delle liti con i tuoi nonni o di quelle tra me e tuo padre.
Mi chiedo se saprò capirti, se saprò rispettare la tua indipendenza. Mi chiedo tante cose.
Ma mi dico anche che sei bellissima, che mi stai regalando momenti pieni di amore e che voglio dare il meglio di me.
Consapevole che non sono perfetta, che non lo sarà il mio amore.
Consapevole che Tino ed io cercheremo di comunicarti il calore che ci accompagna, l’amore che portiamo per te e l’un per l’altra.
sperando in un’imperfezione accettabile.
Auguri amore mio.
Buon primo compleanno.
la tua mamma
No ma così Panz mi viene un coccolone e sorrido con gli occhi lacrimevoli e commossi al lavoro!
Sei una bellissima e tenerissima mamma e la Frolli lo sa e appena riuscirà a dire tutte queste “esse” insieme te lo dirà! Per il momento te lo dice con i bacetti e gli urletti!
Buoni festeggiamenti (che mi sa che avete già dato il via alle danze)!
sonia
*commoss commoss*
OTANJOOBI OMEDETOO, piccola frollina-totoro, che gli auguri te li faranno in tanti qui e quindi per essere originale io te li faccio in giapponese!
Mi sono commossa … e meno male che in ufficio sono sola!!!!!!!
Buon primo compleanno, piccola Frollina … L’amore che i tuoi genitori provano infinito per te, ti accompagnerà lungo le strade della vita …
Un abbraccio, mamma Panz …
Buon compleanno Frolly!!!
Che bello questo racconto, Panz, ho sentito un po’ di male anche io…!
Un bacione, a presto.
Oddio! Così tante emozioni!
Mi hai, nell’ordine
– spaventata
– commossa
– spaventata e commossa.
Mi mancano quattro settimane a quel momento lì e non vedo davvero l’ora…
Auguri a Frollina!
sto piangendo….cavoli, panz….mi hai fatto piangere di brutto!!!
auguri frollina…auguri di cuore…
Tantissimi auguri alla Frollina.
Io non ti conosco, ma ogni giorno mi chiedo le stesse cose. E ogni volta che guardo mia figlia, OGNI VOLTA, mi sembra impossibile che sia così perfetta. Come se fosse una cosa magica. E ogni giorno siamo più innamorati di lei, in un modo che non pensavamo possibile
Molti auguri anche a te e a Tino per il prosieguo della vostra splendida avventura di genitori
grazie…
tanti baci e auguri alla piccolina, e anche a te stupenda donna che sei…
E sto piangendo pure io… Auguri frollina, auguri Mamma Panz, auguri papà Tino… Che il roccioso amore che vi unisce vi accompagni ogni giorno.
Sei bellissima in quella foto. Buon compleanno, frollina!
panz, mi unisco a chi già ha ammesso la lacrimuccia… e magari solo una! sto piangendo. hai fatto una cosa stupenda per la tua piccolina…che tanto piccolina non è, sta crescendo la frolla, e in un modo meravglioso. garantito. AUGURI frollina!!!!
Piccola Frollina, mi chiedo un giorno lontano cosa penserai leggendo cosa tua mamma e tuo papà hanno provato nell’istante in cui sei venuta al mondo. Non so quanti bimbi avranno il lusso di sapere certe cose in maniera così dettagliata come lo potrai sapere tu. Spero tanto che tu prenda tante cose da mamma e papà. Ma per quel pò che si può capire adesso del tuo carattere io dico di si. Sorridi sempre alla vita, così come sorridi a me nelle foto che ti ho fatto…Mille baci piccina…
Wow, non ho parole….è bellissimo questo post…
Panz Sei Forte!!
Evviva Frollina, Evviva Panz, Evviva Tino !!
Ancora Tanti Auguri!! 🙂
Un abbraccio!! 🙂
Tantissimi auguri piccola frollina e cara Panz mi sa che se mai avro’ un figlio cerchero’ di non leggere questo post prima del parto 😉
un abbraccio
La storia di Frollina, sì, è l’incanto dei suoi occhi che fa da filo conduttore. Ed è nei suoi occhi che vi dovrete specchiare, se il mondo sarà cattivo.
Buona fortuna Frollina cara, a te e ai tuoi genitori. Perchè ogni giorno sia pieno di Sole e la luce dei vostri occhi non smetta mai di brillare.
Un abbraccio sincero,
Lillibeth
Bellissima!
Un racconto che non si può leggere una volta sola!
Che fortuna che avrai Frollina, appena saprai leggere … quanto avrai “da leggere” su qst bloog!
Un racconto che per tanti aspetti, accomuna tutte noi neo-mamme (la mia piccola a fine dicembre festegia 1 anno!). Quant amore, quante incertezze abbiamo noi mamme nei confronti dei nostri piccoli, … ma siamo le mamme e anche se non perfette, facciamo del nostro meglio e questa è la cosa più importante!
Auguri Frollina …. e un bacio a Ma’ e Pa’
Auguri bella Frollina, sei venuta a questo mondo e lo hai reso ancora piu’ bello: il tuo sorriso e i tuoi occhi possono riscaldare anche il cuore piu’ arido.
La tua mamma e il tuo papa’ sono due persone straordinarie e sara’ bello crescere con loro.
Bravi Panza e Tino per come l’avete cresciuta, questo e’ anche il vostro giorno.
Un abbraccio grande da Isabella , Matthew e Federica che vi pensano dall’altra parte del mondo, quella dove si vive a testa in giu’!
Buon compleanno Silvia!!!
e a te e Tino un abbraccio grande grande, godetevi questo momento speciale e indimenticabile….
un bacio
Non riesco a scrivere nulla. In effetti, è difficile aggiungere qualcosa a questo straordinario post… Buon primo compleanno a Frollina e alla grandissima mamma Panz!
Tanti auguri alla piccola Silvia, auguri a te Francesca, per il tuo primo anno da mamma.
Auguri augurissimi!!!!
sono commossissima!!! grazie a tutti.
notizia dell’ultima ora: proprio oggi, frollina, ha deciso di iniziare a camminare da sola!!!!
un bel regalo di un sagittario indipendente per se stessa!
grazie anche da lei che mi ha detto “da da da, ta, ta ta, papà, pappa”
😉
Cara Panz,
auguri commossi. Sinceri. Emozionati. Partecipati.
Anche noi ci stiamoo avvicinando a questo traguardo e ci stiamo allenando al soffio della candelina. Ti chiamo presto, appena rientro in possesso del mio pc e dei numeri del mio cellulare, fulminato dalla bava di Maria Sole.
Un abbraccio forte e baci,
Alessandra
Tanti auguri di cuore (e anche di panza!!! Hi!HI!Hi!, scusa ma quando mi commuovo dico sempre fesserie per sdrammatizzare)
AUGURISSIMI !
Giusi
Evviva! Buona festa a tutta la matta famigliola!
Dolci parole per la frollina più amata…siete due splendidi genitori !Auguroni a tutti e tre per questo “avventuroso” anno trascorso insieme.
non ho voluto leggere il post in ufficio perchè avevo paura che mi sarei commossa…beh, ora sono in casa davanti al pc con il pupo attaccato alla tetta e lacrimante di gioia ed emozione…è bello quello che hai scritto, proprio bello. tanti auguri a tutti e tre…e w la frollina deambulante!
auguri!!!!!
Ho pianto di commozione. io sono solo all’inizio di questo percorso. per me il regalo di Natale è stata la notizia che una vita si sta formando dentro di me. mi fa uno strano effetto pensarci. non riesco ancora crederci del tutto. Le tue parole però mi hanno dato tanta forza, speranza che tutto vada bene e una nuova consapevolezza di volermi assaporare, assieme a mio marito, ogni istante di questi primi 9 mesi (anche se ne rimangono solo 7) di amore. Grazie, un bacio a te e alla Frollina.
P.S. anch’io mi appoggio all’ospedale di Bologna perchè il mio ginecologo lavora li, se avessi dubbi o curiosità, posso eventualmente contattarti via mail?
@MariCri: mi puoi scrivere quando vuoi, anche se non so quanto sono “esperta”, posso fornirti solo la mia personalissima esperienza eh? ma davvero mi fa piacere se mi scrivi: panzallaria@francescasanzo.net
io mi sono messa a piangere come una patata bollita.
Piccola frollina, piena di capelli da sempre, buon primo compleanno!!!
Panz, prima o poi mi riprendo dal tuo racconto parto. Spero. 😛
ciao frolli,
mamma ed io ti vogliamo bene.
georgette e mamma angela.
Sono commosso.
E riuscire a commuovere un baol è una cosa difficile.
Un abbraccio di buon compleanno!
buoncompleanno frollina!!
ciao panzallaria, bella e vera favola.
bt
http://www.mammenellarete.it
Auguri in ritardissimoooo
Commossa sono!
Я бы кое-чего добавил конечно, но в общем-то по сути сказано все.